Uno dei maggiori effetti negativi che si possono riscontrare durante l’assunzione continuata di alimenti industriali raffinati è la dipendenza che essi provocano nell’organismo. Mentre è relativamente facile accettare il concetto che molti di questi cibi sono nocivi, impoveriti di sostanze nutritive e purtroppo ricchi di agenti inquinanti, per molti è comunque più strano immaginare il cibo industriale come una vera e propria droga, ma se andiamo a analizzarne gli effetti ci renderemo conto di quante similitudini ci siano.
Spesso questi elementi vanno ad alterare l’equilibrio naturale del corpo sia dal punto di vista ormonale che per quanto concerne metabolismo e sistema immunitario, sostituendo alla nostra condizione di equilibrio uno stato alterato che percepiamo ormai come normale.
I sintomi dell'astinenza da zuccheri: depressione, ansia, stress
Spesso quando alcuni di questi alimenti vengono a mancare insorgono vere e proprie crisi di astinenza, così come la loro assunzione provoca un senso di piacere artificiale. Pensate anche solo al mal di testa che ci assale se saltiamo il nostro caffè quotidiano… Ansia, tensione, irritabilità, mancanza di concentrazione, emicrania, stanchezza, depressione, stress e perfino capogiri e mancamenti sono tutti sintomi da astinenza che insorgono se ci priviamo di questi cibi. Uno degli alimenti in grado di creare maggiore dipendenza è lo zucchero, e la prima cosa da fare è stabilire con chiarezza che quando si sente affermare dalla scienza che corpo e cervello hanno bisogno di “zucchero” non si intende certo lo zucchero raffinato industriale che siamo ormai abituati a consumare.
Caratteristiche di zucchero bianco e zuccheri raffinati
Proveniente dalla barbabietola, esso subisce un’infinità di processi chimici prima di arrivare sulla nostra tavola attraverso sostanze come calce e solfiti e viene impoverito di sostanze nutrienti e sali minerali. Sono molti i motivi per cui bisognerebbe progressivamente diminuire il suo consumo fino a eliminarlo dalla nostra dieta. Fra i principali possiamo ricordare:
- Lo zucchero raffinato innalza troppo velocemente il livello glicemico, creando forti scompensi all’asse glicemico-insulinico, creando quindi anche dipendenza;
- Apporta calorie prive di valori nutrizionali combinati;
- È uno degli alimenti più acidificanti in assoluto, in grado di squilibrare sensibilmente il pH del sangue e quello della cavità orale, causando quindi carie e altre disfunzioni;
- Impoverisce il corpo di sostanze nutrienti e svolge una azione dannosa nei confronti del sistema scheletrico Proprio per gli effetti che ha su corpo e psiche, non è consigliabile interrompere bruscamente il consumo di zucchero in quanto si rischierebbe una fase di astinenza con sindromi ed effetti dolorosi.
Grazie a una consulenza nutrizionale è possibile concordare uno stile alimentare personalizzato, studiato di volta in volta a seconda di abitudini ed esigenze particolari, ricco di cibi naturali e affiancata all’uso dei giusti integratori che andranno a colmare eventuali lacune nutrizionali.
I consigli del naturopata per ridurre gli zuccheri
Si possono comunque seguire dei consigli di carattere generale sempre e comunque utili, che ci aiuteranno a diminuire sensibilmente il consumo di zucchero.
- Sostituire gradualmente lo zucchero raffinato con quello di canna, meglio ancora impiegare miele e sciroppo d’acero, ridurne-comunque la quantità impiegata;
- Esaminare con cura le etichette dei vari alimenti per controllare la presenza di zucchero;
- Consumare meno dolci, sia a casa che fuori, sostituendoli con frutta fresca e secca;
- Evitare il consumo di bevande gassate sostituendole con acqua e succhi di frutta non zuccherati;
- Evitare di zuccherare il latte;
- Diminuire automaticamente le dosi di zucchero consigliate nelle ricette;
- Impiegare marmellate non zuccherate e spalmarne comunque una quantità ridotta;
- In genere cercare nei vari alimenti quali yogurt, biscotti, dolci, torte e gelati la versione con la minore quantità di zuccheri.