Il farro
Il grano dell'antica Roma
Il farro è tra i più antichi cereali conosciuti dall'uomo, usato per ricette vegetariane e vegane, come l'insalata di farro o la zuppa di farro. La farina di farro contiene una elevata quantità di fibre; il farro è simile al grano per varie caratteristiche e contiene glutine, anche se in minore quantità rispetto agli altri cereali.
Farro, il cereale più antico
Il farro è tra i più antichi cereali conosciuti dall’uomo, insieme al kamut e al grano. È una sottospecie di frumento che veniva coltivata già dal 5000 a.C. Le sue origini risalgono alla Palestina, da cui poi si sarebbe diffuso in Egitto e poi in Grecia. Diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, nell’antica Roma era piatto basilare dell’alimentazione, tanto che era il cibo dei legionari e veniva donato nei riti nuziali. Il farro è stato un alimento molto importante in alcune parti d’Europa, dall’Età del bronzo fino al Medio Evo.
Il farro è più digeribile del grano
Il farro ha caratteristiche simili al grano e al kamut, ma è più facile da digerire. Ha un elevato contenuto in fibre, che favorisce la motilità intestinale. Il farro contiene più proteine del grano, che oltretutto sono più facili da assimilare. Il farro è una fonte eccellente di nutrienti essenziali. È ricco di sali minerali (in particolare di potassio, fosforo e magnesio) e vitamine A e B, toccasana per la pelle. Contiene carboidrati complessi, proteine e aminoacidi. Ha un basso indice glicemico, per cui è utile in caso di diabete o per mantenere livelli di glicemia bassi.
Il farro ha meno calorie
È uno dei cereali meno calorici, con poche calorie, perché povero di grassi, come il grano saraceno. Fa aumentare il senso di sazietà e riduce la sensazione di fame. È un alimento ideale per chi vuole dimagrire. Essendo ricco di proteine vegetali, è una valida alternativa a quelle animali in caso di stili alimentari vegetariani o vegani. Contiene selenio che contrasta l'azione dei radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento e dei tumori.
Il farro fa bene per la colite
Essendo molto solubile in acqua, il farro permette al nostro organismo di ottimizzare l’assorbimento delle sostanze nutritive degli alimenti. Il suo consumo è particolarmente consigliato ai bambini e alle donne in gravidanza. Il farro contiene glutine, anche se in quantità minore rispetto agli altri cereali come grano, kamut, orzo e avena, e quindi controindicato per chi soffre di celiachia oppure di colite.
Il farro, come si mangia
Per cucinare il farro, si consiglia di utilizzare il farro perlato e llasciare i chicchi in ammollo da 6 a 12 ore, una parte di farro e due di acqua, e di fare cuocere per 50 minuti in pentola normale o 30 in pentola a pressione. Il farro dovrebbe assorbire tutta l’acqua della cottura. Può essere utilizzato come piatto unico, al posto di pasta e riso, oppure come zuppa di farro o minestra di farro. Anche l’insalata di farro è un’ottima ricetta. La farina di farro può essere impiegata per la preparazione di pane, focacce torte salate, crepes e dolci vari.