Minerali e sistema immunitario
Minerali, benessere ed energia
Oltre alle vitamine, anche alcuni minerali sono indispensabili per avere un sistema immunitario forte e sano, pronto a combattere virus e batteri che aggrediscono l’organismo umano.
Quali sono i minerali che potenziano il sistema immunitario?
Ecco l'elenco dei minerali che migliorano la funzione del sistema immunitario.
Rame e sistema immunitario
È anticancerogeno a livello del fegato. La carenza di rame ha effetti sul sistema immunitario, soprattutto perché influenza i processi di formazione dei globuli bianchi, in particolare neutrofili e linfociti T.
Il rame, inoltre, neutralizza i radicali liberi, grazie alla diminuzione di attività dell’enzima superossidodismutasi. Nei cibi il rame si trova in cacao, noci, soia, cozze, ostriche, fegato di vitello, etc. L’assunzione giornaliera raccomandata è negli adulti di 1,2 milligrammi.
Ferro e sistema immunitario
Spesso risulta carente, soprattutto in donne e bambini, anche se seguono una dieta equilibrata. È indispensabile per la produzione di emoglobina che trasporta ossigeno a tutti i tessuti. L’insufficienza di ferro può, dunque, danneggiare anche le cellule del sistema immunitario, il cui fabbisogno di ossigeno è elevato. A seconda della gravità, la carenza di questo minerale può portare atrofia dei tessuti linfoidi e diminuzione dei linfociti T e B nel sangue.
Altri effetti immunodepressivi sono:
- attenuazione della risposta infiammatoria
- minore capacità dei fagociti di eliminare i batteri
- riduzione della reattività all’antigene
Gli alimenti più ricchi di ferro sono: carni rosse (in particolare fegato), legumi secchi, uova, carciofi, cavolo ecc. L’assunzione giornaliera raccomandata è 10 milligrammi per gli uomini e 18 milligrammi le donne.
Magnesio e sistema immunitario
Esiste una correlazione tra insufficienza di magnesio e incremento dell’incidenza di tumori. Il deficit di magnesio provoca alterazioni nel sistema immunitario, che si manifestano in con l’aumento di globuli bianchi (soprattutto neutrofili ed eosinofili). Numerose patologie traggono beneficio da integrazione con magnesio: cardiache, epatiche, depressive, mestruali etc. Il magnesio abbonda in verdura a foglie verdi, cacao, soia, mandorle, arachidi, fagioli, noci, lenticchie, carne, frutti di mare etc. La dose giornaliera raccomandata (RDA) è di 300 milligrammi.
Selenio e sistema immunitario
Apporta benefici al sistema immunitario in modo simile alla vitamina E, e la sua associazione con essa ne amplifica gli effetti positivi. Il selenio influenza lo sviluppo di tutte le componenti del sistema immunitario, inclusa la formazione e la differenziazione dei globuli bianchi. In particolare, analogamente alla vitamina E, potenzia la capacità dei fagociti di eliminare i batteri. Inoltre, ha forti proprietà antitumorali e antiossidanti, protegge le membrane cellulari e inibisce il rilascio di radicali liberi. Inoltre, il selenio bilancia gli effetti immunodepressivi dei corticosteroidi e ne intensifica le proprietà antiinfiammatorie.
Zinco e sistema immunitario
È legato a ogni aspetto della funzione immunitaria, stimolando le difese naturali. La carenza di zinco può causare atrofia del timo, abbassamento dei livelli di ormone timico e diminuzione del numero delle cellule T. Vengono perciò compromesse molte funzioni immunitarie, tra cui la capacità di rigetto dei trapianti, l’attività battericida dei linfociti B e T. Se lo zinco è carente, scottature e ferite guariscono più lentamente, con maggiore probabilità di contrarre infezioni.
Zinco: quando assumerlo?
Nei Paesi industrializzati la dieta non fornisce una quantità sufficiente di zinco, spesso carente soprattutto in chi segue uno stile alimentare povero di proteine. Per fortuna, gli effetti dovuti a deficit di zinco sono reversibili grazie a un’adeguata integrazione. La carenza di zinco è rischiosa soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza. In generale, l’integrazione di zinco migliora la compromissione del sistema immunitario dovuta all’invecchiamento (quando timulina e altri ormoni timici calano). Ripristinando i livelli di timulina, infatti, gli integratori di zinco ristabiliscono la funzione immunitaria.
Zinco: alleato contro il raffreddore
Lo zinco, come la vitamina C, possiede un’attività antivirale diretta, soprattutto nei confronti di diversi virus responsabili del raffreddore, inibendone la replicazione. L’integrazione a base di zinco riduce la durata media delle sindromi da raffreddamento, oltre a favorire gli effetti immunopotenzianti. L’uso di integratori di zinco durante il raffreddore è sì valido, ma poiché dosi elevate possono inibire la funzione immunitaria, è bene non superare dosi quotidiane di 150 milligrammi per un periodo di una settimana.
Fonti di zinco e RDA
Le principali fonti alimentari di zinco sono: cereali integrali, germe di grano, lievito di birra, funghi, carne, fegato, crostacei, aringhe etc. L’assunzione giornaliera raccomandata (RDA) è 10 milligrammi negli uomini e 7 milligrammi nelle donne, nei bambini 4-7 milligrammi e nelle donne in gravidanza sale a 12.