Cibo per il corpo, cibo per lo spirito
Il cibo deve nutrire corpo e spirito
per raggiungere il vero benessere
Secondo la Naturopatia, l'alimentazione ha il compito di nutrire l'individuo nel suo complesso; non solo il corpo, quindi, ma anche mente, emozioni e spirito. Ecco alcuni consigli del naturopata per nutrirsi in modo olistico.
Una corretta alimentazione secondo i principi della Naturopatia, come abbiamo già visto in precedenza molte volte, prevede la progressiva eliminazione degli alimenti di origine industriale a favore di quelli meno lavorati.
Ma se questo è un principio fondamentale dal quale non si può prescindere, esistono infiniti altri accorgimenti, scelte e comportamenti che,grazie aiconsigli del naturopata, concorreranno in modo importante a ripristinare il vostro equilibrio fisiologico e psicologico proprio perché corpo e mente sono legati il cibo per il primo diventa anche alimento per lo spirito.
I consigli del naturopata per nutrirsi correttamente
Un consiglio che non verrà mai ripetuto abbastanza è quello di masticare lentamente e a lungo il cibo.
Si tratta di una abitudine che vi porterà benefici di vario tipo, da un maggiore apprezzamento dell’alimento a livello di gusto a un minore livello di stress durante il pranzo fino a, fattore di importanza cruciale, una digestione completa e molto meno difficoltosa.
Masticando, infatti, compiamo sia un notevole lavoro meccanico di sminuzzamento del cibo sia una importanze azione chimica in quanto la ptialina, l’enzima salivare, può attivarsi e cominciare la digestione già nel cavo orale scomponendo gli amidi in zuccheri.
Lo stomaco e l’intestino avranno quindi a disposizione un alimento già ben scomposto sia a livello fisico che chimico e potranno operare al meglio facendo la loro parte e anche le persone più scettiche sanno bene quanto una digestione difficoltosa e l’assunzione esagerata di determinati elementi possa influenzare in modo pesante gli stati d’animo.
Ecco quindi che possiamo associare, alle tre principali categorie di alimenti industriali che andrebbero evitate, delle nette e ben individuabili influenze sull’umore.
Le proteine di origine animale provocheranno quindi uno stato di sonno e letargia della coscienza, rendendoci più rigidi, inflessibili e molto meno creativi.
I grassi invece provocheranno nervosismo e irrequietezza, rendendoci più difficile organizzare cose e sentimenti e facendoci tendere verso un’attitudine caotica
Gli zuccheri, infine, se in eccesso potrebbero renderci troppo legati agli aspetti fisici di cose e persone a discapito della sfera spirituale.
Meglio quindi consumare quantità molto moderate di queste sostanze e far invece largo uso di frutta e verdura delle quali, con un chiaro parallelismo ad alcuni sistemi del corpo umano, sarebbe opportuno consumare ogni parte, ovvero radici, fusto (e quindi foglie) e fiore (ovvero frutti e semi in esso contenuti.
Pensando appunto al corpo umano, troveremo che la radice, alimentando sistema nervoso e funzioni neurologiche, influirà su qualità e chiarezza del pensiero.
Il fusto e le foglie nutrono invece circolazione e respirazione, riflettendosi quindi sulla qualità e profondità delle nostre emozioni.
Fiore, frutti e semi presiedono alle funzioni metaboliche e dell’apparato riproduttivo e influenzano quindi l’espressione della nostra volontà.
L’ideale pasto vegetariano dovrebbe quindi contenere tutte e tre le parti della pianta, ovviamente non della stessa, per fornire un’alimentazione equilibrata e armonizzante nel pieno rispetto del legame che unisce corpo e spirito, cibo ed emozioni.