Lo Stomaco e Rimedi Naturali

Secondo la Naturopatia, quali sono i rimedi naturali, le cure naturali e lo stile di vita più sano per lo stomaco? Leggi tutte le informazioni raccolte in questa sezione a cura di Simona Vignali, Naturopata, sullo stomaco, e i relativi disturbi come gastrite, ulcera, mal di pancia, reflusso esofageo, ernia iatale, reflusso gastrico, dolori di stomaco, bruciore di stomaco, acidità di stomaco, ulcera gastrica, tumore stomaco, helicobacter pylori, ulcera peptica, secondo la visione della Naturopatia.

  • Descrizione
  • Naturopatia
  • Psicosomatica
  • Sintomi
  • Rimedi Naturali
  • Alimenti
  • Approfondimento
  • Lo stomaco in Naturopatiastomacoposizione stomaco

    Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente che svolge la seconda parte del processo di digestione, successiva a quella della masticazione.

    Le funzioni dello stomaco

    Lo stomaco ha la funzione di immagazzinare il cibo ingerito, rimescolarlo al suo interno, scomporlo tramite gli acidi e gli enzimi e infine convogliarlo gradualmente nel resto dell'apparato digerente, dove viene assimilato, trasformato in scorie ed eliminato.

    Le fasi della digestione

    Il cibo, dopo essere stato attaccato dall'acido cloridrico e dagli enzimi gastrici, si trasforma in una sostanza semifluida detta chimo. Lo stomaco è capace di contenere sino a 1,5 litri di chimo. La spessa muscolatura dello stomaco  garantisce i movimenti di rimescolamento degli alimenti durante la permanenza al suo interno. La digestione può impiegare da una a tre ore in base alla quantità e qualità di cibo ingerito. 

  • Visione naturopatica dello stomaco

    Secondo la naturopatia, lo stomaco è l’organo più importante del processo metabolico complessivo, perchè è dedicato alla digestione del cibo. Quando lo stomaco viene sovraccaricato con cibi inadeguati, le mucose interne si irritano e si alterano anche in maniera permanente, compromettendo sia la scomposizione che la successiva assimilazione del cibo. 

    Lo stomaco digerisce cibo e anche situazioni

    La naturopatia sostiene che trovandosi a monte della catena metabolica, lo stomaco ricopre un’importanza fondamentale per tutto il metabolismo. Oltre al cibo, ogni persona deve digerire anche le situazioni, quindi lo stress incide fortemente sulla salute dello stomaco, infatti aumenta o blocca le secrezioni in base ai diversi stimoli emotivi. La naturopatia suggerisce che ogni cura dello stomaco si accompagni a una riduzione dello stress.

    Proteggiamo il nostro stomaco

    Lo stomaco è un organo dell’apparato digerente, che ha il compito di digerire gli alimenti. La digestione dei cibi avviene scomponendo i legami molecolari attraverso specifici enzimi. Al termine gli alimenti passano al duodeno, dove sono smontati in molecole semplici, per poi passare all’intestino tenue per essere assimilati.

    La mucosa gastrica

    La mucosa gastrica riveste la cavità dell’organo, che secerne muco e bicarbonato per proteggerla dall’aggressività dei succhi gastrici acidi secreti dalle proprie ghiandole. Quando questa protezione viene aggredita dall’acido cloridrico (per motivi di varia natura) si può giungere sino all’ulcera gastrica.

    Meglio prevenire

    Meglio prevenire i disturbi gastrici e preservare la funzionalità dello stomaco; se si ammala possono insorgere: digestione lenta e difficile, bruciori, senso di fastidio, dolori all’epigastrio, ecc. Se questi disturbi non si curano per tempo, possono sfociare in vere e proprie patologie.

  • Interpretazione psicosomatica dello stomaco

    Nella visione psicosomatica i disturbi dello stomaco si collegano di solito alla rabbia repressa perché non ci si sente rispettati o valorizzati come si riterrebbe giusto. La non accettazione di una situazione, che “non va giù” si trasforma in non accettazione del cibo che viene accolto in un ambiente infiammato e non può essere digerito e assimilato correttamente.

    La rabbia brucia anche lo stomaco

    Per la psicosomatica la forte collera erode la mucosa dall’interno, la rabbia dovuta a una situazione che non si accetta, ma non si riesce a cambiare, provoca irritazione dovuta all’impotenza di fronte agli eventi. Il disturbo dello stomaco rappresenta una situazione che non si riesce ad accettare e genera una rabbia bruciante e profonda, perché non si intravede nessuna soluzione.

  • Sintomi dei disturbi dello stomaco

    I sintomi dello stomaco si fanno sentire quando lo squilibrio è già forte, perchè normalmente lo stomaco è un organo silente, ovvero se tutto funziona bene non si percepisce nemmeno la sua presenza.

    Infiammazione permanente dello stomaco

    Se un  disturbo dello stomaco come la cattiva digestione persiste molto a lungo, si trasfo­rma da funzionale a strutturale, ovvero si verifica un'infiammazio­ne permanente delle pareti dello stomaco, con sintomi quali pesantezzagonfiore,bruciorereflusso, nauseavomito.

    Leggi qui sotto la descrizione di tutti i disturbi specifici di questo organo, con i sintomi e le possibili cause. 

  • Curare lo stomaco con l'alimentazione

    I rimedi naturali per lo stomaco servono a facilitare le funzioni digestive. Come prima cosa bisogna evitare tutti i fattori irritanti che possono causa­re o aggravare l'infiammazione, come

    • cibi o bevande troppo caldi o troppo freddi,
    • alimenti che contengono aceto di vino,
    • cibo speziato e piccante,
    • alimenti ricchi di grassi, 

    Evitare gli alimenti acidificanti

    L'alimentazione deve essere il più possibile alcalinizzante e sempre adeguata alle esigenze di ciascun individuo. Quindi bisogna  evitare anche gli alimenti acidificanti, in particolare

    • caffè,
    • arachidi
    • pomodori
    • alcol in qualunque forma poiché irrita le pareti dello stomaco,
    • tabacco poiché con esso si ingoia molto catrame, 
    • irritanti chimici che hanno un impatto immediato.

    Rimedi naturali per lo stomaco

    Contestualmente si possono assumere rimedi come Tilia Tomentosa e Ficus Carica in forma di gemmoderivati, oppure Nux Vomica in forma omeopatica. 

    La radice di liquirizia: un toccasana per lo stomaco

    La radice di liquirizia è un ottimo rimedio per i bruciori e i dolori di stomaco. La liquirizia ha proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche, cicatrizzanti e protettive della mucosa gastrica. È indicata per tutti i disturbi gastro-esofagei e anche per l’ulcera. I benefici sono dovuti anche alla presenza di flavonoidi. Si può utilizzare in infuso ma la si trova anche in compresse o capsule.

    Camomilla per alleviare i dolori

    I fiori di camomilla sono un noto “rimedio della nonna” contro i dolori addominali, soprattutto i bruciori di stomaco e quelli intestinali. Questa proprietà deriva dai flavonoidi che attenuano i dolori e le irritazioni nel tubo digerente e nelle pareti gastriche. La camomilla ha anche un effetto antinfiammatorio e gastro-protettivo. Infatti se ne consiglia il consumo dopo il pasto per evitare bruciori di stomaco

    Il finocchio per aiutare la digestione

    I semi di finocchio sono molto utili per favorire la digestione, ridurre i gonfiori e la formazione di gas. Hanno importanti proprietà depurative oltre che digestive. Il finocchio è ricco di minerali, tra cui il potassio e vitamine A, C e alcune vitamine del gruppo B. Inoltre contiene anetolo, una sostanza che riduce le contrazioni addominali dolorose. Si possono preparare i semi in infuso o decotto. 

    Tisana alla salvia

    La salvia è una pianta officinale al cui interno si trovano oli essenziali contenenti, tra gli altri, la salvina, vitamina B1 e C. Inoltre sono presenti enzimi e flavonoidi. Per il mal di stomaco si utilizza la tisana alla salvia. La salvia favorisce la secrezione gastrica, migliorando così la digestione; quindi risulta efficace sia nel trattamento dei disturbi di lieve entità che nei casi acuti. Con le foglie di salvia si può preparare un decotto. La salvia tonifica l’apparato digerente e aiuta lo stomaco a lavorare meglio.

    Un aiuto mirato

    Se desideri conoscere meglio il rimedio più adatto per prevenire o curare un disturbo gastrico, ti invito a contattarmi. Ti aiuterò a individuare il percorso naturale più corretto. Puoi contattarmi dal form di questa pagina, per una consulenza on-line o una consulenza di persona, ti risponderò quanto prima.

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    Alimentarsi correttamente per la funzionalità gastrica

    Innanzitutto è importante evitare le abbuffate, le combinazioni alimentari errate, mangiare di fretta o in situazioni di stress e di tensione. Tutte queste condizioni rallentano la digestione e non favoriscono la produzione degli enzimi digestivi che, facilmente, si inibiscono.

    Le combinazioni alimentari 

    Le combinazioni alimentari errate affaticano la digestione. Se, ad esempio, consumiamo i carboidrati insieme alla carne, dobbiamo tener conto che non hanno gli stessi tempi di digestione. La prima digestione dei carboidrati avviene in bocca, in un ambiente alcalino. La digestione della carne e di altre proteine animali necessita di un ambiente molto acido e avviene nello stomaco. Infatti durante la digestione della carne il ph gastrico si abbassa di molto.

    Proteine e carboidrati... no

    I carboidrati, invece, non necessitano di un ph così acido. Quindi, all’interno dell’ambiente gastrico, si crea un conflitto. Per accontentare zuccheri e proteine, lo stomaco produrrà un ph che non sarà funzionale né per la digestione dei primi né per la digestione delle proteine. La conseguenza sarà una digestione lenta e difficile.

    Come mantenere lo stomaco in salute

    È fondamentale masticare bene per non affaticare questo organo e non avere fretta nel consumare i pasti. Mangiare ingurgitando rapidamente i cibi può portare al reflusso perché si allunga il tempo di permanenza degli alimenti nello stomaco.  

    Bere molto, e con calma

    Occorre bere durante il giorno molto perché la saliva e i liquidi proteggono le mucose dell’esofago dai succhi gastrici ed è importante smettere di fumare perché il fumo favorisce il reflusso, incrementa l’acidità gastrica e rende più sensibili le pareti dello stomaco agli attacchi dell’acido. Se si è arrabbiati, meglio far sfumare la rabbia prima di mettersi a tavola, per non rallentare o bloccare la digestione.

    Gli enzimi di frutta e verdura

    La verdura cruda, biologica, mantiene inalterati i principi attivi che si disperdono con la cottura; quindi consumandola regolarmente apportiamo vitamine e sali minerali preziosi per la salute del nostro corpo e della nostra mente.  La produzione di enzimi digestivi viene favorita dall’assunzione di verdura cruda e germogli, che si consiglia di consumare prima dei pasti proprio perché in grado di stimolare gli enzimi e facilitare la digestione.

     Succo di cavolo dalle proprietà cicatrizzanti

    Il cavolo e il cavolo-verza sono noti per le loro proprietà antiossidanti e hanno un’azione cicatrizzante, in grado di rimediare ai problemi del tratto digerente. Grazie al contenuto di isotiocianati, il succo di cavolo o di verza viene utilizzato per curare la gastrite e l’ulcera perché protegge la parete della mucosa gastrica. Ha un’azione disinfettante per cui impedisce che nello stomaco si riproduca l’Helicobacter Pylori, un batterio responsabile dell’insorgenza di alcuni tipi di ulcere.

    Il benefico succo di carota

    La carota, ricca di provitamina A, dalle proprietà antiossidanti, è un alimento molto efficace in caso di bruciore di stomaco e gastrite. È ricca di pectina, che riesce a depositarsi sulle pareti dello stomaco e difenderlo dall’acidosi anomala. Inoltre contiene beta-carotene, una sostanza che è in grado di difendere la mucosa dai microorganismi e di favorire la rimarginazione della parete gastrica (come nel caso delle ulcere). Volendo si può bere quotidianamente un succo di carota unendolo al succo di cavolo.

    Latte di mandorla senza zucchero 

    Il latte di mandorle, che può essere anche preparato a casa, è un ottimo rimedio in caso di ulcera, perché riduce l’acidità gastrica. Inoltre fornisce un buon apporto proteico e un buon apporto di calcio. Le mandorle, oltre al calcio, sono ricche di magnesio, ferro e fosforo. Inoltre contengono vitamina E, B1 e B2. 

    Lo zenzero per favorire la digestione

    La radice di zenzero è ricca di proprietà curative. È aromatizzante; stimolante; antireumatica; elimina i gas intestinali; è digestiva e amaro-tonica. Inoltre è conosciuta come valido rimedio antinausea. Utilizzando regolarmente questa spezia si possono prevenire o curare i crampi provocati dai dolori di stomaco. Lo zenzero fa bene a tutto l’apparato digerente ed è utilizzato anche contro gastrite e ulcere. Infatti i principi attivi di questa radice sono efficaci contro l’Helicobacter Pylori, il batterio responsabile delle ulcere gastriche. La radice di zenzero può essere utilizzata in cucina per aromatizzare alcuni cibi oppure si può masticare la radice all’occorrenza o usarla sotto forma di infuso.

    Un percorso guidato

    Se desideri conoscere gli alimenti più opportuni per prevenire o curare i disturbi gastrici, ti invito a contattarmi. Ti indicherò gli alimenti più adeguati alla tua situazione. Puoi contattarmi dal form di questa pagina, per una consulenza on-line oppure di persona, ti risponderò quanto prima.

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    1 Video-approfondimento: alimentazione e pesantezza di stomaco, i consigli di Simona Vignali 

    Naturopatia Funzionale Intregrata® e pesantezza di stomaco

Disturbi comuni dello stomaco

  • Gastrite

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la gastrite

      Con gastrite si identifica un'infiammazione della mucosa dello stomaco. Le gastriti vengono suddivise in due macro-categorie: gastrite acuta e gastrite cronica.

      Gastrite acuta o gastrite cronica

      La gastrite acuta è un tipo di gastrite temporanea, caratterizzate da lesioni erosive, che vanno a danneggiare la mucosa intestinale. La gastrite cronica presenta le stesse caratteristiche della gastrite acuta, con lesioni erosive della mucosa della parete gastrica, abbinati a una grave infiammazione. La gastrite cronica può essere di due tipi.

      Due tipi di gastrite cronica

      Il tipo A, o gastrite del fondo, è localizzato nel fondo dello stomaco ed è di tipo autoimmune; il disturbo causa la produzione di anticorpi che attaccano le pareti dello stomaco.  Il tipo B, o gastrite dell'atrio, è causato dal batterio Helicobacter pylori. Il batterio si stabilisce nella mucosa gastrica dove trasforma l'urea in ammoniaca, squilibrando il pH dello stomaco. In questo modo gli acidi gastrici necessari alla digestione aggrediscono le pareti dello stomaco, provocando la gastrite.

    • Cause della gastrite acuta

      Le cause della gastrite acuta possono essere ingestione di agenti chimici acidi, basici o irritanti, abuso di alcool, abuso ed effetti collaterali di farmaci come aspirina, ibuprofene, oki, comunemente detti FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei), shock, ipovolemia, emboli.

      Cause della gastrite cronica

      Le cause della gastrite cronica sono legate al tipo. Nel tipo A, gli anticorpi autoimmuni generati aggrediscono la parete dello stomaco, causando la gastrite. Nel tipo B, un batterio GAM negativo, l'Helicobacter pylori, trasforma l'urea dello stomaco in ammoniaca. Questo abbassa il pH e permette l'aggressione delle pareti gastriche da parte degli acidi digestivi.

    • Sintomi della gastrite acuta

      I sintomi della gastrite acuta sono dolore, bruciore di stomaco, nausea, vomito, febbre e nelle forme più gravi febbre scarlatta, dispepsia, emorragia, anoressia. Normalmente i sintomi scompaiono subito dopo la rimozione della causa scatenante della gastrite.

      Sintomi della gastrite cronica

      La gastrite cronica talvolta non ha sintomi evidenti, ma può causare sintomi ancora più gravi come anemia perniciosa, atrofia della mucosa gastrica, fino a cancro allo stomaco.

  • Ulcera

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione dell'ulcera

      L’ulcera gastrica è una lesione che si forma sulla parete interna dello stomaco. La parete gastrica viene corrosa dall’acido cloridrico presente nei succhi gastrici. In condizioni normali la mucosa dello stomaco tollera perfettamente l’acidità; in caso di squilibrio subentra la patologia. L’ulcera può anche aggravarsi, arrivando a perforare la parete dello stomaco e colpire gli organi limitrofi come fegato, pancreas, ecc. Se si soffre di gastrite, meglio prendere subito provvedimenti, riequilibrando la dieta, perché, se trascurata, può trasformarsi in ulcera con conseguenze ancora più gravi.

    • Cause dell'ulcera

      “Helicobacter pylori”

      Recentemente si è scoperto che in una grande percentuale di casi l’ulcera gastrica è causata dalla presenza di “Helicobacter pylori”, un batterio che colonizza la mucosa e induce una reazione infiammatoria locale. Non è noto come avvenga il contagio ma è certo che in una percentuale di pazienti con ulcera, che va dal 50% al 65%, è presente un’infezione da Helicobacter.

      Altre cause scatenanti

      Fra le cause scatenanti l’ulcera si riscontrano: le gastriti croniche che creano un’infiammazione prolungata nel tempo; l’eccessiva produzione di succhi gastrici acidi; il consumo esagerato di caffè, coca-cola e superalcolici; il fumo; lo stress; un’alimentazione ricca di acidi grassi e l’assunzione per lunghi periodi di farmaci antinfiammatori che corrodono la mucosa gastrica.

      Cause genetiche

      Sembra che i soggetti con gruppo sanguigno 0 abbiano più probabilità di contrarre la malattia.



    • Sintomi dell'ulcera

      Il sintomo principale è il dolore al di sotto dello sterno che può essere accompagnato da nausea e vomito. L’addome può presentarsi gonfio e possono manifestarsi problemi digestivi. Può essere presente sangue nelle feci e nel vomito, perchè l’ulcera diventa emorragica, con conseguente anemia sideropenica. Inoltre si può riscontrare una evidente perdita di peso.

  • Mal di pancia

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il mal di pancia

      Il mal di pancia è un tipo di dolore abbastanza frequente che può avere cause diverse; solitamente è sintomo di disturbi lievi. La posizione del dolore può aiutare a capire l'organo responsabile: se il dolore alla pancia è sopra l'ombelico probabilmente è legato a un disturbo dello stomaco, mentre se è situato nella parte bassa si possono avere disturbi intestinali.

    • Cause del mal di pancia

      Il dolore addominale, o mal di pancia, può avere cause svariate e non necessariamente a carico degli organi dell’addome.

      Il mal di pancia da disturbi gastrointestinali
      Spesso il mal di pancia è causato da disturbi gastrointestinali: dispepsia ovvero difficoltà digestive; meteorismo; intolleranze alimentari; celiachia.

      Il mal di pancia da cause ginecologiche
      Il mal di pancia può essere causato dalle mestruazioni. La dismenorrea, che è molto dolorosa, colpisce molte donne in età fertile. Può essere curata in modo naturale con tisane spasmolitiche e antinfiammatorie per alleviare il dolore. Altre cause più gravi sono legate alle cisti ovariche; ai tumori dell’ovaio, dell’utero e dell’endometrio; all’endometriosi; ai fibromi uterini; alla salpingite; a una gravidanza extrauterina.

      Altre cause scatenanti
      Sono diverse e correlate ad altre patologie. Il mal di pancia può essere conseguenza di una gastrite o una esofagite o un’ulcera. La gastroduodenite, l’epatite, la pancreatite, i calcoli della colecisti, la colite, l’appendicite o tumori agli organi addominali possono provocare dolore addominale.

      Cause extra-addominali
      Ci sono malattie a carico di altri organi che possono essere accompagnate da dolore addominale come le infezioni polmonari: l’embolia polmonare; l’infarto del miocardio. Spesso i disturbi al cuore vengono confusi con problemi allo stomaco, quindi occorre sempre non sottovalutare il dolore e affidarsi al proprio medico.

      Il mal di pancia nei bambini
      Le cause del mal di pancia nei bambini possono essere identiche a quelle degli adulti: meteorismo, aerofagia, flatulenza. Ma il bambino può accusare dolore addominale anche per l’acetonemia, un disordine metabolico più conosciuto come “acetone”. Oltre al mal di pancia, l’acetone si caratterizza per alitosi, vomito, inappetenza e altri sintomi specifici.

    • Sintomi del mal di pancia

      Il dolore addominale si accompagna a sintomi differenti come diarrea, meteorismo, cattiva digestione, flatulenza, eruttazione, vomito e nausea. Il dolore varia e può essere generalizzato, quando interessa più della metà dell’addome; localizzato, quando si avverte in un’area ben precisa, come può succedere nel caso di appendicite; crampiforme, con gonfiore addominale dovuto alla produzione eccessiva di gas; colico, che comincia e finisce all’improvviso ed è più che altro legato ai calcoli epatici o renali.

  • Reflusso esofageo

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il reflusso esofageo

      Il reflusso esofageo, o reflusso gastrico, o malattia da reflusso gastroesofageo, indica una situazione in cui gas, liquidi o cibo provenienti dallo stomaco risalgono nell'esofago.

    • Cause legate allo sfintere esofageo

      La causa principale del reflusso esofageo è da ricondurre ad un mal funzionamento dello sfintere esofageo, il muscolo ad anello che divide lo stomaco dall’esofago. Anche la lentezza dello svuotamento dello stomaco e la mobilità della muscolatura dell’esofago possono favorire il reflusso esofageo

      Cause legate all’alimentazione

      Masticare velocemente e mangiare pasti molto abbondanti, quindi far si che il cibo rimanga più a lungo nello stomaco per essere digerito, aumenta la probabilità di reflusso. Alcuni cibi acidificanti come il cioccolato, il caffè ed anche  l’alcool ed il fumo favoriscono il reflusso esofageo.

       

    • Sintomi del reflusso esofageo

      Il reflusso esofageo ha come sintomo principale la pirosi retrosternale, un bruciore localizzato dietro allo sterno. Questo bruciore si può espandere fino a collo e gola. Se il contenuto dello stomaco raggiunge la bocca allora si possono avere anche rigurgiti. 

      Disfagia

      Il reflusso esofageo può causare anche difficoltà nel far percorrere l’esofago al cibo ingerito. Questo disturbo prende il nome di disfagia.

       

  • Ernia iatale

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'ernia iatale

      L’ernia iatale si verifica quando una piccola porzione della parte superiore dello stomaco risale attraverso un foro del diaframma, dalla cavità addominale a quella toracica, al di sopra dello iato, causando reflusso esofageo ed alitosi come sintomi principali.

      Diversi tipi di ernia iatale

      Il 95% dei casi di ernia iatale deriva da una condizione di “scivolamento”, ma esiste anche un’ernia iatale di tipo para-esofageo in cui, con uno spostamento più importante al di sopra del diaframma, lo stomaco può arrivare ad affiancare l’esofago.

    • Cause dell'ernia iatale

      Le cause dell’ernia iatale non sono del tutto note, ma alcuni fattori indeboliscono il tono muscolare dello stomaco e predispongono alla malattia.

      I fattori predisponenti

      Ecco quali sono: una dieta troppo ricca di farina bianca e zuccheri, fumo di sigaretta, thé, caffè, alcool, bibite gassate e zuccherate, gravidanza, obesità, sforzi fisici severi anche di breve durata, tosse cronica e forti traumi all’addome.

    • Sintomi dell'ernia iatale

      Il sintomo più frequente e caratteristico dell¹ernia iatale è l’eruttazione, dovuta all’aria che tende a riempire la parte dello stomaco che risale durante la normale inspirazione. Nella fase iniziale in cui lo stomaco si riempie d’aria, la persona avverte un senso di pesantezza che si converte presto in dolore epigastrico e toracico che potrebbe anche simulare un infarto del miocardio.

      Un sollievo momentaneo 

      L’eruttazione causa un netto sollievo, ma il ciclo eruttazione-dolore si può ripresentare più  e più volte durante l’arco della giornata. Altri sintomi sono: bruciore di stomaco, nausea, rigurgiti di cibo acido, dispepsia e stipsi.

       

  • Reflusso gastrico

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
  • Dolori di stomaco

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
  • Bruciore di stomaco

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Vedi acidità di stomaco

      Bruciore intenso

      L'acidità di stomaco o bruciore di stomaco, detta anche pirosi, è un disturbo molto diffuso nella sua forma occasionale. Si tratta di un intenso bruciore il cui dolore può risalire dalla bocca dello stomaco al collo e alla bocca. Può dare problemi con l’ingestione di cibo o liquidi.

       

    • Cause legate all'alimentazione

      Le cause sono legate all'assunzione di pasti troppo abbondanti, ad una masticazione veloce o ad una errata composizione di cibi, anche all'assunzione eccessiva di alcool.

      Cause legate a motivi complessi

      L'acidità di stomaco può essere collegata a disturbi più gravi quali stress, gastrite cronica, ulcera gastrica. Anche l'utilizzo prolungato di farmaci e fattori emozionali negativi non sono da sottovalutare.

    • Bruciore e crampi

      sintomi dell'acidità di stomaco sono una sensazione di bruciore più o meno intenso, localizzato all'interno del torace che a volte può risalire fino all'esofago o alla gola. Questo bruciore è spesso accompagnato da crampi e rigurgito acido.

  • Acidità di stomaco

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'acidità di stomaco

      L'acidità di stomaco o bruciore di stomaco, pirosi, è un disturbo molto diffuso nella sua forma occasionale. Si tratta di un intenso bruciore il cui dolore può risalire dalla bocca dello stomaco al colle e alla bocca. Le cause dell'acidità di stomaco sono molteplici, spesso è collegata a scorrette abitudini alimentari.

       

       

    • Cause legate all'alimentazione

      Le cause sono legate all'assunzione di pasti troppo abbondanti, ad una masticazione veloce o ad una errata composizione di cibi, anche all'assunzione eccessiva di alcool.

      Cause legate a motivi complessi

      L'acidità di stomaco può essere collegata a disturbi più gravi quali stress, gastrite cronica, ulcera gastrica. Anche l'utilizzo prolungato di farmaci e fattori emozionali negativi non sono da sottovalutare.

    • Bruciore e crampi

      I sintomi dell’acidità di stomaco sono una sensazione di bruciore più o meno intenso, localizzato all’interno del torace che a volte può risalire fino all’esofago o alla gola. Questo bruciore è spesso accompagnato da crampi e rigurgito acido.

       

  • Ulcera gastrica

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'ulcera gastrica

      L'ulcera gastrica è una lesione della parete interna dello stomaco; a seconda della gravità, può indicare l'erosione della mucosa gastrica o la completa perforazione del tessuto dello stomaco. Spesso è preceduta da gastrite.

    • Cause dell'ulcera gastrica

      L'ulcera gastrica, nella maggior parte dei casi (50/60%) è dovuta a infezione da helicobacter pylori, un batterio che si insedia sotto la mucosa, ma anche l'abuso di antinfiammatori non steroidei (FANS) e l'impiego di cortisonici possono ridurre i meccanismi di protezione della mucosa dello stomaco.

      Fattori di rischio

      Altri fattori irritanti sono fumo, caffè, alcool e spezie, così come incidono significativamente fattori psicologici quali stress e conflittualità.

    • Sintomi dell'ulcera gastrica

      Il sintomo d’esordio dell'ulcera gastrica è rappresentato dal dolore epigastrico (appena al disotto dello sterno) che insorge con intensità variabile in genere entro iprimi 30 minuti dopo i pasti. Possono essere presenti anche nausea e vomito del contenuto gastrico.

      Reazioni all'ulcera gastrica

      La paura del dolore causa spesso riduzione dell’appetito con conseguente dimagrimento. L’incidenza massima dell’ulcera gastrica si riscontra nella popolazione maschile tra i 50 e i 60 anni. Il rapporto maschi/femmine è valutato di 3 a 1.

  • Tumore o cancro allo stomaco

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il tumore o cancro allo stomaco

      Il tumore o cancro allo stomaco è stato fino a qualche anno fa uno dei più frequenti ed è caratterizzato dalla formazione di polipi nel lume gastrico, di tipo sia benigno che maligno. Anche l'ulcera gastrica e la gastrite cronica sono tra le cause del cancro allo stomaco.

    • Cause ancora sconosciute

      Nel tumore allo stomaco spesso tutto inizia da un’infiammazione della mucosa gastrica, ma anche l’Helicobacter pylori, che ha un ruolo nel formare l’ulcera, è considerato una potenziale causa.

      Fattori alimentari sospetti

      Non si conoscono ancora le cause ma alcuni cibi, come l’elevata assunzione di carboidrati e carni rosse, la scarsa o elevata assunzione di sale, di nitrati contenuti nei cibi affumicati, lo scarso utilizzo di frutta e verdura crude, sono sospettati nella formazione del tumore allo stomaco.

       

    • Sintomi non riconoscibili a breve termine

      I sintomi del tumore allo stomaco, nelle prime fasi, sono latenti o lievi come ad esempio disturbi digestivi o un precoce senso di sazietà. Se inizialmente i sintomi non simulano un ulcera, difficilmente vengono diagnosticati, ma si può avere perdita di peso, debolezza o febbre che rappresentano dei segnali importanti che vanno approfonditi.

       

  • Helicobacter pylori

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    • Cos'è l'helicobacter pylori

      L'helicobacter pylori è un batterio gram negativo ( i Gram-negativi si distinguono dai gram positivi perchè sono batteri che presentano una parete cellulare più sottile, ricca di lipopolisaccaridi e lipoproteine) flagellato (cioè un batterio della classe dei protozoi caratterizzati dalla presenza di uno o più prolungamenti a forma di frusta chiamati flagelli) acidofilo, il cui habitat ideale è il muco gastrico dello stomaco. 

      Dove si sviluppa l'helicobacter

      L'helicobacter pylori sopravvive se l'ambiente è acido e protetto da uno strato di muco; lo stomaco è l'unico ambiente con queste caratteristiche. Producendo l'enzima ureasi, il batterio riesce a neutralizzare l'acidità gastrica e rimanere in vita. L'Helicobacter pylori agisce insediandosi nello stomaco. Poi sottopone la mucosa ai metaboliti tossici da esso prodotti. Il batterio può produrre sostanze che causano danni piuttosto gravi alle cellule che potrebbero evolvere in gastrite ed ulcera.

      I portatori di helicobacter

      La maggior parte delle persone è portatrice asintomatica di helicobacter pylori, ma fino a quando il sistema immunitario è integro, l’organismo è in grado di contenere gli effetti patogeni del batterio e non presenta sintomi. L'Helicobacter pylori resiste al pH di 1 o 2 dello stomaco, grazie alla produzione dell'enzima ureasi, il quale gli crea intorno un microambiente che gli permette di esistere. La presenza di questo enzima ha reso possibile la messa a punto del test del respiro, o in inglese UBT.

      Cos'è il test del respiro o UBT?

      Al paziente viene somministrata urea marcata con l'isotopo (elemento marcatore) 13C. Se è presente il batterio avviene una reazione, catalizzata dall'enzima ureasi, che porta alla scissione dell'urea-13C con la formazione di ammonio e 13CO2, ovvero anidride carbonica formata da ossigeno e l'isotopo 13C del carbonio. Se l'analisi del respiro del paziente rivela la presenza di 13CO2 il test è positivo.

    • Cause dell'helicobacter pylori

      L’helicobacter pylori è un batterio molto resistente e irritante che si sviluppa all’interno della mucosa dello stomaco, in un ambiente prevalentemente acido. L’helicobacter pylori si trasmette per via infettiva e la modalità più comune è quella diretta da persona a persona, per via orale e oro-fecale. 

      Fattori di trasmissione

      Si trasmette anche attraverso veicoli intermedi come l’ingestione di acqua e verdure contaminate o di cibi manipolati con mani non adeguatamente lavate. L’unica prevenzione possibile consiste nel rispetto delle normali abitudini igieniche, particolarmente importanti quando si viene a contatto con un bambino piccolo, in quanto l’infezione si acquisisce tipicamente in età pediatrica e persiste in quella adulta.

      Fattori che predispongono

      Ecco alcuni comportamenti predisponenti: il tabagismo, l’alcolismo e l’assunzione cronica di farmaci antiinfiammatori non steroidei come l’aspirina che alterano l’ambiente gastrico e lo predispongono.

       

    • Sintomi dell'Helicobacter pylori

      I sintomi principali dell’helicobacter pylori sono nausea, vomito, eruttazione frequente, reflusso gastroesofageo, perdita di peso. Ma anche forti bruciori e dolori sotto lo sterno, che peggiorano a stomaco vuoto e diminuiscono con l’assunzione di cibo e l’uso di antiacidi.

      Come diagnosticarlo

      Per diagnosticare l’helicobacter esistono esami semplici e non invasivi come i test delle feci o del respiro, o esami endoscopici come la gastroscopia, per una diagnosi più immediata.  La maggior parte delle persone è portatrice asintomatica di helicobacter pylori, ma fino a quando il sistema immunitario è integro, l’organismo è in grado di contenere gli effetti patogeni del batterio e non presenta sintomi.

  • Ulcera peptica

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    • Cos'è l'ulcera peptica

      L'ulcera peptica è un'ulcera circoscritta che colpisce la mucosa di una zona del tratto digerente superiore esposta all'azione del succo gastrico. A seconda dell'area di localizzazione, l'ulcera peptica viene definita duodenale o gastrica.

      Ulcera peptica da esofagite

      Anche il tratto terminale dell'esofago può essere sede di ulcerazioni di tipo peptico all'interno del quadro clinico di un'esofagite (infiammazione della mucosa dello stomaco) da reflusso esofageo (disturbo dell'esofago che porta a sentire un continuo bruciore di stomaco e una fastidiosa acidità).

    • Le due cause più frequenti

      Le due cause più frequenti dell'ulcera peptica sono l'infezione causata dall'Helicobacter pylori e l'uso di farmaci come aspirina, corticosteroidi ed antinfiammatori (FANS) .

      Le cause da non sottovalutare

      L'assunzione di caffè, di grassi nell'alimentazione, di alcool,di fumo e ovviamente lo stress aumentano l'acidità dello stomaco e diminuiscono la resistenza della mucosa gastrica favorendo la formazione di ulcere.

    • Il dolore è il sintomo predominante

      Nella metà dei casi di ulcera gastrica il dolore è più o meno intenso e localizzato al di sotto dello sterno. Il cibo ingerito può alleviare temporaneamente il dolore, ma rischia di renderlo più acuto in seguito.

      Spiacevoli inconvenienti

      L'ulcera gastrica a volte causa rigonfiamenti nei tessuti che occludono i passaggi del cibo causando meteorismo o dando luogo a nausea e vomito.

       

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