Colite e colon irritabile: i rimedi della Naturopatia

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    • Cos'è la flora batterica?

      simona vignali colite flora battericaLa flora batterica intestinale è un vero e proprio ecosistema, molto complesso, costituito da più di 400 specie di batteri che popolano l'intestino.

      I batteri intestinali sono un insieme di organismi viventi che sono ospitati dalle pareti del colon, in un rapporto di vera e propria simbiosi.

      Flora batterica: l'esercito che nutre

      Questi batteri si si nutrono attraverso l'organo che colonizzano, ma contemporaneamente svolgono una faunzione benefica, migliorandone lo stato di salute.

      La flora batterica aiuta l'intestino ad assorbire le sostanze nutritive degli alimenti, permettendo all'intero organismo di aumentare la propria resistenza alle malattie, rinforzandone il sistema immunitario.

      Flora batterica: l'esercito che difende

      I batteri intestinali hanno la capacità di sottrarre nutrimento ai batteri nocivi, impedendone così la proliferazione. La flora microbica aumenta l'attività di alcune cellule deputate alla difesa dell'organismo (i cosiddetti macrofagi), stimolando il sistema immunitario a funzionare meglio.

      Per questo la flora batterica va sostenuta prima di tutto dall'ingestione di cibi "amici", poi eventuali probiotici che ne rafforzano le condizioni.

    • L'intestino chiamato secondo cervello

      simona vignali colite intestino secondo cervelloPerchè si può dire che l'intestino è un "secondo cervello"? Perchè il "secondo cervello" nasce durante la formazione dell'embrione: una parte delle cellule nervose viene inglobata nella testa (formando il cervello) un'altra parte va a formare l'addome.

      Questo "cervello addominale" produce sostanze psicoattive (come la serotonina e la dopamina) che influenzano gli stati d'animo.

      L'intestino crasso (colon) o secondo cervello lavora in modo autonomo e invia più segnali al cervello di quanti ne riceva dal cervello stesso.

      Colite: il pensiero di pancia...

      Analizzando la colite dal punto di vista della Naturopatia Funzionale Integrata®, è importante pensare l'intestino come elaboratore di emozioni, e non solo come organo predisposto all'assorbimento e all'eliminazione delle sostanze nutritive.

      … diventa mal di pancia

      Il colon rappresenta quindi il cervello più basso, elementare e primitivo, che allo stesso modo della psiche produce reazioni emotive attraverso dolori muscolari, spasmi dolorosi, eccessiva contrattilità oppure rigidità.

      Il secondo cervello si esprime anche con la secrezione di mediatori chimici che modulano l'umore e che ci rendono irritabili come il nostro intestino, ipersensibili, pronti a scattare al minimo stimolo.

      Secondo questa visione un attacco di dissenteria (diarrea) o una stipsi ostinata sono l'equivalente di una crisi di angoscia, di un meccanismo di difesa attivato dalla psiche.

      Curare l'intestino e curare la psiche sono due fattori importanti per l'equilibrio globale dell'organismo.

    • Dolori
    • Stanchezza
    • Irregolarità
    • Colite spastica
    • Colon irritabile e dolori addominali

      simona vignali colite sintomi male pancia dolore addomeTra i sintomi più frenquenti della colite, ci sono i dolori che interessano la parte inferiore destra dell'addome. Tali fitte addominali in genere, si attenuano dopo la defecazione o l'espulsione di gas intestinale.

      In altri casi il dolore è provocato dal senso di tensione causato dal gonfiore addominale. In generale, tuttavia, questo sintomo ha un carattere soggettivo, e può variare sensibilmente da persona a persona, soprattutto in merito alla sua localizzazione.

      Spesso la semplice borsa dell'acqua calda aiuta a lenire questi dolori. Anche la sola applicazione delle proprie mani sull'addome può avere un effetto lenitivo e calmante.

    • Colite e stanchezza

      simona vignali colite sintomi stanchezzaUn altro sintomo che appare con una certa costanza in caso di colite è rappresentato dall'astenia, un generale senso di stanchezza e di spossatezza fisica e mentale, spesso associato a una persistente sonnolenza e in alcuni casi ad un eccessivo dimagrimento.

      Spesso la colite spastica si manifesta con sintomi non immediatamente riconducibili a disturbi di natura intestinale, come l'emicrania, l'alitosi, la difficoltà a deglutire, la nausea, l'urgenza di urinare (soprattutto notturna), l'inappetenza o il senso di sazietà precoce.

      La persistenza di queste condizioni denota uno stato di infiammazione intestinale, che alla fine porta stanchezza perchè costringe l'organismo a cercare di mantenere un equilibrio tra mille difficoltà intetsnali.

    • Colite e irregolarità intestinale

      simona vignali colite disturbi irregolaritaUno dei primi segni distintivi della colite è la perdita di regolarità nell'evacuazione: le feci cambiano stato, sia per quanto riguarda la consistenza che per quanto riguarda il colore.

      In seguito l'evacuazione diventa estremamente irregolare, alternando fasi di stipsi (stitichezza) a fasi di scariche di dissenteria (diarrea), oppure mostra una netta prevalenza di una di queste due condizioni.

      Spesso l'evacuazione è difficoltosa, dolorosa o incompleta, e in alcuni casi le feci sono associate a muco (materia mucoidale). Il gonfiore diventa il vero protagonista anche durante il processo di defecazione che risulta difficoltoso o troppo frequente.

      Quando l'evacuazione migliora, è un segno tangibile che la colite si sta placando.

    • Cos'è la colite spastica?

      simona vignali colite disturbi colite spasticaLa colite spastica è una combinazione di sintomi gastro-intestinali cronici o ricorrenti di natura benigna. Non è quindi una patologia organica o  biochimica dell'intestino.

      Per questo motivo la colite spastica è considerata un "disordine funzionale" più che una patologia. Si manifesta con dolori addominali associati a disturbi della defecazione o a sintomi come il gonfiore o la distensione addominale. Si tratta di uno dei problemi più frequenti del tubo gastroenterico.

      Cos'è il colon irritabile?

      Il "colon irritabile" è un neologismo che deriva dalla traduzione del termine medico inglese "Irritable Bowel Disease", che significa "sindrome del colon irritabile" e indica, per l'appunto, la colite spastica. Spesso i termini colite spastica (o sindrome del colon irritabile) e colite sono utilizzati come fossero sinonimi, eppure non è così.

      Cos'è la colite?

      La colite è una definizione medica utilizzata per indicare una malattia infiammatoria del colon imputabile a svariate cause organiche o fisiologiche.

      La colite spastica si può curare?

      La colite spastica se non ben seguita, tende a ripresentarsi nel tempo. Nella maggior parte dei casi, quindi, la sindrome non scompare completamente, ma i sintomi della colite sono facilmente controllabili e con i rimedi naturali si può evitare che influisca negativamente sulla qualità della vita.

      Alimentazione e colite spastica

      La colite spastica necessita di una corretta alimentazione per essere prevenuta e curata. A chi soffre di colite spastica è consigliata una dieta varia ed equilibrata, che soprattutto deve:

      • prevedere il giusto apporto di fibre non irritanti (che sono in grado di aumentare la consistenza delle feci e contribuiscono alle regolarizzazione della flora intestinale)
      • escludere gli alimenti che hanno un'azione troppo stimolante sulla motilità intestinale (ad esempio la caffeina, latte e latticini)
      • essere  seguita in modo personalizzato da un naturopata o esperta alimentazione perchè i cibi capaci di scatenare i sintomi possono variare da soggetto a soggetto
    • Generale
    • Alleati
    • Nemici
    • Alimentazione e colite: che mangio?

      simona vignali colite alimentazione rimediLa colite e il colon irritabile generano un grosso dilemma: che alimentazione adottare? In fase attiva qualsiasi cibo può irritare l'intestino, ma col tempo ciascuno impara a selezionare cibi amici e cibi nemici che peggiorano i sintomi.

      Ma più di una dieta standard o del nostro istinto, dovrebbe essere il naturopata o esperta alimentazione di fiducia a decidere il modo in cui alimentarsi ogni giorno.

      Colite e cibi semplici e naturali

      I cibi da scegliere dovrebbero essere il più possibile naturali, semplici e naturali. Meglio se biologici.

      L'alimentazione ha un ruolo cruciale nella lotta alla colite: l'intestino è uno degli organi più sensibili al cibo. Non a caso basta un alimento "fuori luogo" per ritrovarsi gonfi e infiammati.

      Anche stress, ansia (oltre alle cattive abitudini alimentari) sono all'origine dei disturbi intestinali più frequenti, che danno sintomi quali gonfiore, dolore, alternanza di stipsi e diarrea.

      Perciò, oltre a eliminare lo stress, possiamo aiutarci con i giusti cibi e le corrette combinazioni.

      Come trasformare il cibo in cura piacevole, sana e gustosa per l'intestino irritato?

      L'aiuto della natura contro la colite

      Un grande aiuto viene da erbe e cibi esistenti in natura: finocchi, mirtilli, mele e menta.

      • il finocchio modera le fermentazioni intestinali e favorisce l'espulsione del gas
      • i mirtilli possiedono una notevole azione antifermentativa
      • la mela (da consumarsi sia cruda sia cotta insieme alla pera), ricca di fibre, interviene nella regolazione delle reazioni fermentative intestinali
      • la menta rinfresca l'intestino irritato e infiammato, promuovendo l'eliminazione dei gas
    • I 5 alleati contro la colite

      simona vignali colite alimentazione 5 alleatiI 5 alleati indispensabili contro la colite, da consumare ogni giorno, sono: patate, riso, germogli, olio di lino, semolino di farro.

      • Patate: ottimo sostituto del pane, hanno un apporto calorico contenuto (80 kcal per 100 g di patate contro le 245 del pane). L'ideale è consumarle lesse, ma vanno bene preparate anche come pagnottelle: vanno amalgamate insieme alle uova e cotte in forno. Riequilbrano lo stato intestinale.
      • Riso: ben digeribile e di facile preparazione. Il riso bianco è utile nel combattere la diarrea, soprattutto quando la colite è in fase acuta. I prodotti raffinati come il riso bianco  aiuta in caso di attacco colitico, mentre per il colon irritabile sono meglio i cereali integrali, bn cotti, che contribuiscono a eliminare le scorie intestinali.
      • Germogli: Costituiscono un'eccezione poiché sono gli unici vegetali che fanno meglio e non irritano l'intestino se consumati crudi. Un pugnetto di germogli di alfa-alfa oppure di lenticchie o di trifoglio, assunto prima dei pasti, fornisce enzimi e minerali necessari per il benessere intestinale. I germogli di soia sono anche indicati per le donne in caso di gonfiori addominali dovuti a cause ormonali.
      • Olio di lino. Ricco di Omega 3, agisce sul sistema nervoso calmando l'ansia che spesso è alla base della colite. L'olio di semi di lino, meglio se spremuto a freddo, va conservato in bottiglie di vetro scuro e in luogo fresco e, una volta aperto, va consumato entro otto settimane. Usiamone due cucchiaini per condire l'insalata o le verdure lesse.
      • Semolino di farro. E' il chicco di farro lavorato come una farina, ma più grossa. Cotto nel brodo vegetale assume la consistenza di una polenta e accompagna bene ogni verdura o ogni pietanza. Il semolino di farro ha un effetto lenitivo per l'intetsino irritato, in caso di disenteria crea maggiore consistenza alle feci, in caso di stitichezza crea massa e volume quindi favorisce l'evacuazione.
    • Cibi nemici della colite

      La colite genera gonfiore addominale, uno dei sintomi più fastidiosi e antestetici. Bisogna eliminare subito quegli alimenti che generano gas e flatulenza, prima che diventi una situazione permanente.

      Prima di tutto dire addio ai cibi ricchi di lattosio, come latte, formaggio e gelato; lo yogurt naturale senza zucchero, invece, essendo fermentato è tollerabile di tanto in tanto. Al posto del latte, si può bere il latte di soia, di riso, d'avena e di mandorle.

      I legumi possono creare flatulenza, come fagioli, piselli, soia, lenticchie. Tra le verdure, fare  attenzione a cavoli, ravanelli, cipolle, broccoli, cavolfiori, cetrioli e peperoni. Chi ama i minestroni e i passati di verdura dovrebbe consumarli tiepidi, mai caldi, per non gonfiarsi.

      Anche i lieviti presenti nei prodotti da forno possono continaure la lievitare nell'addome e produrre fastidiose dilatazioni. Quindi meglio consumare pane azzimo oppure gallette di riso o mais, o prodotti secchi come tarallini, grissini, cracker e fette biscottate.

      I cibi ricchi di grassi creano fermentazione e irritazione, in particolare fritti, carni grasse, salse a base di burro, formaggi tipo gorgonzola.

      In merito alla cottura dei cibi bisogna fare attenzione in particolare alle verdure, se troppo crude  le loro fibre possono irritare le mucose intestinali.

      Infine è importante sapere che anche i dolcificanti artificiali come il sorbitolo e il mannitolo - presenti nelle caramelle e nelle gomme da masticare - possono irritare l'intestino e quindi gonfiarlo.

    • Stress
    • Mente
    • Dissenteria
    • Stitichezza
    • Colite e stress

      simona vignali colite emozioni stressSecondo i ricercatori della British Columbia University di Vancouver (Canada) il legame tra colon irritabile e stress è molto stretto. Il team scientifico, che  ha studiato a fondo la correlazionetra colite e stress, ha sottoposto 25 adolescenti sofferenti del disturbo a quattro settimane di yoga.

      I risultati confermano quanto rivelato da un analogo studio condotto in precedenza della State University di New York che utilizzava gli esercizi yoga di rilassamento.

      Yoga e colite

      Lo yoga agisce sulle aree cerebrali, influenzando amigdala e ipotalamo, i controllori della funzionalità intestinale. Gli esercizi di yoga, praticati con costanza e attenzione, sono in grado di ridurre l'infiammazione delle pareti del colon e i sintomi a essa correlati.

      I risultati sono stati subito visibili: l'infiammazione si è attenuata quasi immediatamente nel 40% dei casi, con risultati di guarigione completa nel 56% dei soggetti sottoposti al test.

      Yoga della scrittura: il diario anticolite

      Ecco una sana pratica benefica, lo "Yoga della scrittura": trenta minuti di diario al giorno per quattro settimane e i sintomi dell'intestino irritabile causato da ansia e depressione migliorano in modo duraturo.

      Lo dimostra uno studio della Boston University School of Medicine (Massachusetts): i soggetti sofferenti di colite psicosomatica hanno mostrato un miglioramento della qualità della vita dopo un mese, grazie alla scrittura dei propri pensieri.

      E' come se mettendoli su carta, i pensieri negativi avessero meno presa sull'intetsino. Un rimedio economico e indolore.

    • Colite, mente ed emozioni

      La persona colitica tende a trattenere le emozioni, che si tratti di brutti pensieri o di preoccupazioni, di sfoghi o di belle parole. Esternare sembra difficile e tacere sembra più facile; nascondere sembra più semplice che manifestare. Ma l'intestino, a lungo andare, ne risente.

      L'intestino, secondo cervello

      Infatti sia il cervello sia il suo "gemello più basso", l'intestino,  si intasano di emozioni.  E' meglio esprimere sempre, in diretta, il più possibile opinioni, sensazioni e commenti, pensando alla salute del nostro intestino più che al giudizio degli altri.

      Quando vogliamo esprimere noi stessi e assumere una posizione nella vita, non ricacciamo indietro le parole. Si bloccherebbero nell'intestino, oltre che nella mente...

      In caso di conflitto, non tratteniamo ciò che gli altri ci buttano addosso, come quando non vogliamo ricevere qualcosa e lo rimandiamo semplicemente al mittente.

      Impariamo a formulare i desideri e le proposte, non aspettiamo che gli altri assecondino i nostri desideri segreti, soprattutto se non li esprimiamo.

      Pensare è agire

      In certi casi per evitare la colite come manifestazione emotiva, è meglio agire d'impulso senza rimuginare troppo sui problemi, essere più incisivi e meno riflessivi.

      Del resto anche l'intestino assimila le sostanze utili ed espelle quelle inutili. Così nelle varie situazioni conviene mirare alla sostanza con franchezza e lucidità ed evitare ansie, rancore e frustrazione. In particolare quando parliamo di persona o al telefono, o scriviamo una mail.

      Il risultato è una maggiore tranquillità personale e dell'intestino, perchè non si trattengono pensieri e nemmeno scorie.

    • Colite e conflitti emotivi

      La colite spesso dimostra una psiche piena di tensioni.

      La medicina definisce colite quella fastidiosa alternanza tra periodi di diarrea e periodi di stitichezza.
      Alternativamente prevale uno dei due sintomi, ma entrambi rappresentano un disturbo relativo all'eliminazione degli scarti.

      Dal punto di vista psicosomatico le feci assumono diversi significati simbolici: fin dalla prima infazia, quando il bambino assume il controllo degli sfinteri, diventano una sorta di atto creativo, un "regalino" per la madre che le attende e le accoglie con gioia. Gli sfinteri sono collegati anche agli aspetti della disciplina e dello sporco.

      Colite simbolica

      Se nei primi anni di vita si vivono momenti conflittuali legati all'espulsione delle feci, allora la colite esprime una fissazione alla "fase anale", come la definisce Freud.

      Può essere che la colite e la diarrea siano un modo per elaborare contenuti non risolti. Quindi bisogna pensare che il corpo ci stia dando messaggi positivi, e cercare di assecondarlo con una elaborazione profonda del passato e una alimentazione consapevole.

    • Colite con stipsi

      La stitichezza tipica della colite si può manifestare nelle situazioni in cui si ha paura della solitudine e dell'abbandono o quando lo si è subito, o ci si sente trascurati e senza affetto. Quando non ci si sente amati si può reagire diventando avari e rifiutandosi di dare agli altri ciò che si ha.

      Il significato simbolico del trattenere le feci rivela possibili disagi con la dinamica trattenere-donare.

      Inconscio e intestino

      Purtroppo quando inconsciamente si decide di non lasciare andare questi scarti all'esterno, ci si riempie di tossine e non si guadagna nulla di vitale.

      Chi soffre di stitichezza spesso fa fatica a donare e a donarsi, non desidera mostrare agli altri il suo vero volto, ma soprattutto la parte che considera meno "pulita", perchè preferisce mpstrare un'immagine immacolata.

      Alterando la propria personalità, si arriva a una alterazione progressiva dello stato intestinale.

    • Linguaggio
    • Respirazione
    • Colite e auto-espressione

      simona vignali colite rimedi linguaggioChi soffre di colite incamera molta tensione che spesso tiene per sé, sentendosi irritato da ciò che lo turba. Il colitico coltiva reazioni emotive immediate e molto intense. I non detti, i rospi ingoiati,  le lamentele, i disaccordi non espressi si trasformano in un ridondante quanto sterile ruminìo interiore che anziché smorzare i toni finisce con l'esasperarli.

      Colite,rabbia e rancore

      Chi soffre di intestino infiammato spesso coltiva rabbia, senso di oppressione e di rancore. È nella norma, per chi soffre di questa fastidiosa patologia, accumulare i "non detti".

      Parlare in modo chiaro e franco agevola le relazioni con gli altri ma aiuta anche a sciogliere gli equivoci, i dubbi, tutto ciò che risiede sotto la soglia della coscienza.

      Linguaggio: espressione della colite

      Il colitico esercita una censura molto serrata sulle sue parole, cerca di sottrarle il più possibile dalle implicazioni personali. Le parole diventano neutre e non dicono nulla. Di fatto trattiene tutto (rabbia, delusione, tristezza, indignazione) come una barriera.

      Parla in modo diretto e assertivo, ti ripulirai dalle scorie emotive e dalle irritazioni che bruciano il tuo l'intestino!

    • Esercizi per calmare la colite

      La colite colpisce anche quando l'addome si raffredda e rimane freddo. Per rimanere caldo, indossa abiti comodi ma caldi, è importante che la pancia sia coperta da tessuti naturali, possibilmente di lana, cotone o seta. Se la senti fredda, appoggia le mani sul ventre e diffondi il calore dei tuoi palmi. Se la temperatura della stanza è tiepida, lascia pure scoperta la pancia così le mani vengono percepite bene.

      Il rilassamento dell'addome

      Ecco un altro esercizio. Siediti comodamente con l'addome rilassato, respira regolarmente e ogni tre respiri esegui un respiro molto più lento e profondo. Ora metti le mani sopra la parte bassa dell'addome, proprio sotto l'ombelico. Percepisci l'addome che si dilata quando inspiri e si restringe quando espiri. Porta tutta la concentrazione sull'addome e percepisci il rilassamento profondo.

      Controlla il ritmo del respiro

      Esegui questo esercizio per tre serie di tre respiri profondi, poi riposa per qualche minuto. Il ritmo del respiro diventa sempre più regolare e soprattutto piacevole da percepire. Man mano che prendi confidenza con l'esercizio, potrai estendere i cicli di respirazione e prolungare l'esercizio. In questo modo la tensione addominale si placa.

    • Depurazione
    • Autoesame feci
    • Infiammazione
    • Idrocolon terapia e colite

      simona vignali colite idrocolon depurazioneL'idrocolon terapia (lavaggio profondo dell'intestino crasso o colon con acqua) è una pratica di depurazione dell'organismo molto utile e benefica per chi soffre di colite. Spesso la materia ingerita sotto forma di cibo è troppa rispetto alle reali esigenze metaboliche, mentre la fuoriuscita degli scarti è ridotta.

      Colite e accumulo di tossine

      In chi soffre di colite è particolarmente dannoso il normale accumulo di tossine e il ristagno di tali scorie, che si possono dividere in

      • scorie alimentari non ben digerite
      • sostanze chimiche considerate tossiche
      • sostanze non metabolizzate
      • scorie del metabolismo alimentare
      • scorie del metabolismo cellulare
      • muco e agglomerati di materia mucoidale

      Le tossine accumulate nell’organismo irritano e infiammano l'intestino e le sue pareti, lanciando segnali molto precisi che spesso però vengono sottovalutati.

      L'idrocolon terapia rappresenta sicuramente il primo passo verso il benessere dell'intestino affetto da colite, ma è necessario agire quotidianamente sull'alimentazione.

    • Intestino sano e autoesame delle feci

      Un intestino sano, che funziona correttamente, dovrebbe espellere delle feci (o scarti metabolici) che a un autoesame dovrebbero avere le seguenti caratteristiche:

      • Colore: marrone brillante
      • Forma: cilindrica
      • Consistenza: solida ma morbida
      • Compattezza: friabile al getto dell’acqua
      • Materiale: non appiccicoso
      • Peso specifico: affonda e non rimane a galla
      • Odore: non eccessivamente sgradevole

      Attenzione anche al colore delle feci:

      • tendenti al bianco indicano disturbi al fegato
      • tendenti al verde dimostrano problemi di cistifellea
      • gialle segnalano squilibrio della flora batterica
      • rossastre indicano infiammazione intestinale
      • nere potrebbero contenere tracce di sangue occulto
    • Idrocolon terapia contro l'infiammazione

      L' idrocolon terapia è una pratica che sta riscuotendo grande interesse e inizia eìa essere consigliata e praticata anche dalla medicina ufficiale. Finalmente, dico io. Questo semplice ma efficace lavaggio intestinale viene effettuato utilizzando acqua tiepida depurata, introducendola nell'intestino e allo stesso massaggiando bene l'addome. L'acqua dilata le pareti del colon e lo spinge a buttare fuorile incrostazioni e le scorie infiammanti.

      Benefici dell'idrocolon

      L'effetto dell'idrocolonterapia non è solo quello di pulire a fondo l'intestino, rimuovendo i resti fecali  che ristagnano nelle anse e lungo le pareti del colon, ma anche quello di eliminare la flora batterica nociva per favorire la ricolonizzazione e la ricrescita di una nuova flora, molto più equilibrata.
      Questo trattamento ha come effetto immediato quello di attenuare il gonfiore e la tensione addominale, riequilibrare gli attacchi di colite e gli episodi di stitichezza, sia cronici che acuti. Vi sono poche controindicazioni, tra cui rettocolite ulcerosa, diverticolite e gravi patologie intetsinali, in ogni casi prima di sottoporsi a idrocolon terapia consiglio di verificare lo stato di salute del'intestino.

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