Il linfodrenaggio è una tecnica manuale molto utile per la depurazione della linfa, che avviene attraverso il drenaggio ovvero il flusso e lo scarico dei liquidi linfatici attraverso i vasi linfatici.
A cosa serve il drenaggio linfatico e soprattutto che cosa è la linfa?
La linfa è un liquido composto di acqua, grassi, proteine, elettroliti, linfociti, che circola nel tessuto linfatico attraverso i vasi del sistema linfatico. La linfa serve a fare circolare le sostanze tra un distretto e l'altro dell'organismo e a catturare e annientare i micorganismi patogeni bloccandoli nelle stazioni linfatiche, dette gangli, che tendono al rigonfiamento.
Il linfodrenaggio serve a dissipare il rigonfiamento dei tessuti linfatici causato dall'eccessivo accumulo di liquidi interstiziali. Agisce a livello di cute e sottocute senza manipolare i tessuti muscolari.
Storia del linfodrenaggio
Il linfodrenaggio ha sempre fatto parte di molti massaggi orientali, mentre nella cultura occidentale è comparso all'inizio del Novecento grazie a un chirurgo austriaco che ha elaborato una tecnica suddivisa in tre passaggi:
- massaggio leggero
- compressione
- sollevamento degli arti per facilitare il deflusso linfatico
Questo metodo non è stato compreso inizialmente, fino a quando un fisoterapista tedesco di nascita ma francese di adozione, Emil Vodder, lo approfondì e lo sistematizzò, ottenendo gli importanti risultati che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
Come si svolge il linfodrenaggio
Il linfodrenaggio si pratica con manualità molto dolci e leggere con lo scopo di indirizzare e alleggerire il flusso della linfa spingendola verso gli sbocchi naturali, senza recare danno alle strutture dei capillari sanguigni e linfatici. I movimenti devono andare sempre dal centro, con un ritmo lento e regolare che segue tre passaggi: appoggio, spinta e rilassamento da eseguire con movimenti circolari, a pompaggio, erogatori e rotatori.
Il linfodrenaggio non deve provocare dolore, e nemmeno arrossare la pelle.
Linfodrenaggio e medicina
Alcuni settori medici utilizzano il linfodrenaggio per trattare il gonfiore del braccio soprattutto per le donne operate al seno con la asportazione dei linfonodi del cavo ascellare, che non possono più drenare la linfa.
Il trattamento dona sollievo ma deve essere ripetuto periodicamente. Il linfodrenaggio risulta utile anche per altre problematiche come l'infiammazione cervicale, le cisti linfatiche, gli edemi, gli ematomi, la lombalgia.
Il linfodrenaggio dal punto di vista medico e naturopatico, anche se lieve e superficiale muove i liquidi in profondità ed è controindicato in caso di tumore maligno, trombosi venosa, infezioni o infiammazioni gravi.
Linfodrenaggio e naturopatia
La naturopatia consiglia di effettuare periodicamente dei brevi cicli di tre trattamenti linfodrenanti per una pulizia profonda del terreno e dei tessuti, per uno smaltimento delle tossine dai canali linfatici.
Il trattamento si può considerare preventivo a livello di benessere soprattutto se eseguito in modo dolce e rilassante. Del resto siamo tutti un po' intossicati dal cibo, dalle bevande, dallo stress, dall'inqiuinamento e una bella pulizia della linfa può solo farce bene.
Linfodrenaggio ed estetica
Il linfodrenaggio offre diversi benefici, e uno degli effetti più visibili è il drenaggio dei liquidi e la riduzione del gonfiore agli arti, alle gambe, all'addome. Anche per il trattamento della cellulite il linfodrenaggio può essere utile, ma secondo la naturopatia non può essere risolutivo senza una corretta alimentazione e uno stile di vita adeguato. In particolare la pulizia dell'intestino con idrocolon, eliminando le tossine dal colon e il loro riassorbimento nei vari tessuti, può rendere più efficaci i trattamenti linfodrenanti.