La cellulite colpisce soprattutto le donne e consiste in un accumulo eccessivo di adipe nel sottocute. Si presenta soprattutto nei glutei, nelle cosce, nelle ginocchia, ma si può trovare anche nell’addome, nelle caviglie e nelle braccia. La cellulite colpisce in prevalenza le donne per via dell’alta percentuale di estrogeni, ormoni che favoriscono la ritenzione idrica e l’accumulo di grasso. A questo consegue un rallentamento della circolazione.
Sintomi della cellulite
Ci sono quattro stadi diversi di cellulite; partendo dal primo che si manifesta con gonfiore e pesantezza. Nel secondo stadio la pelle è meno elastica e i capillari si dilatano. Si presenta la cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”. Nel terzo e quarto stadio la pelle è ancora più dura e dolente e compaiono degli ematomi. Come conseguenza possono presentarsi smagliature e varici.
Cause della cellulite in naturopatia
Alla base di questo inestetismo, secondo la naturopatia, ci sono squilibri alimentari, scarso consumo di acqua durante il giorno, scarso movimento fisico. Nella cellulite è presente un ristagno dei liquidi, all’origine del quale c’è uno squilibrio della microcircolazione nei capillari sottocutanei.
Alimentazione e cellulite
Un’alimentazione scorretta, ricca di cibi raffinati, industriali e pieni di additivi e conservanti, porta ad un accumulo di tossine che il corpo non riesce ad eliminare. Un’alimentazione priva di elementi nutritivi crea un’alterazione della flora batterica che non riesce più svolgere il ruolo di filtro, quindi non è più in grado di bloccare il passaggio agli agenti patogeni. Questi ultimi finiscono nel sangue e nella linfa e transitano giungendo in diversi distretti. Si accumulano nelle cellule, nei tessuti e in vari organi, sovraccaricandoli.
I deiversi fattori
Oltre a queste cause possono aggiungersi squilibri delle ghiandole endocrine, assunzione della pillola anticoncezionale, lo stress, alterazioni della colonna vertebrale, problemi digestivi come la stipsi. Per superare il disturbo occorre sicuramente disintossicare l’organismo ed aiutarlo ad eliminare le tossine in eccesso, nutrendosi nel modo corretto ed evitando gli alimenti che portano ad un ristagno linfatico.
Centella asiatica per rinforzare i capillari
La natura viene in aiuto nei confronti di questo inestetismo; infatti esistono rimedi fitoterapici molto efficaci. Fra questi, molto valido è la centella asiatica. Le foglie di centella contengono diversi principi attivi che rinforzano e rendono elastiche le pareti dei vasi sanguigni, favorendo la corretta circolazione periferica. Sono utili per ridurre la permeabilità capillare e il gonfiore sottocutaneo. La centella asiatica contiene, tra l’altro, la quercetina, un flavonoide che riduce la fragilità capillare.
Le virtù terapeutiche del meliloto
Questa pianta officinale è molto utile per il trattamento dell’insufficienza venosa e linfatica. Contiene un’alta percentuale di cumarine ed ha un’azione flebo-tonica. Oltre a questo è riconosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche e per la capacità di ridurre gli edemi. Il meliloto è ampiamente utilizzato in presenza di edemi e gonfiori agli arti inferiori, in presenza di ritenzione idrica e di gambe pesanti. È un valido ed efficace rimedio per la cellulite.
Il rimedio elettivo per la cellulite: la betulla
Le foglie di betulla sono un valido rimedio perché hanno la capacità di stimolare la diuresi e il sistema linfatico, facilitando l’eliminazione dei liquidi in eccesso. È uno dei rimedi migliori per la cellulite. Inoltre favorisce l’eliminazione e la scomparsa dei noduli fibroconnettivali che sono caratteristici di questo disturbo cutaneo. L’effetto diuretico delle foglie di betulla è dato dai glucosidi flavonici e dalle saponine in esse contenuti
La vite rossa
Un altro ottimo rimedio per la cellulite è la vite rossa. Si utilizzano le foglie che contengono flavonoidi ed antociani ed agiscono sulle affezioni venose e circolatorie. Grazie a questo, la vite rossa risulta essere tonica e vaso protettrice del sistema circolatorio. Agisce positivamente sulla permeabilità dei vasi ed impedisce edemi e gonfiori. Ha proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti e viene utilizzata, oltre che per la cellulite, anche per le vene varicose, per le flebiti, per la ritenzione idrica, per la stasi ematica, per la pesantezza degli arti inferiori e per le emorroidi.
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Inestetismi della cellulite
In realtà la cellulite non sempre causa l'aumento di volume o eventuali sproporzioni nelle forme colpite. Spesso rimane all’interno dei tessuti e fino a una certa misura, è normale che il corpo femminile accumuli il tessuto adiposo nei pannicoli sottocutanei dei glutei, dei fianchi, delle cosce e dell'interno del ginocchio. Non sempre perdere peso e ritrovare il peso forma aiuta a ridurre la cellulite.
Adipe uomo-donna
Il tessuto adiposo, ovvero il grasso, si distribuisce in modo diverso nel corpo femminile rispetto a quello maschile: le donne sono caratterizzate dalla forma ad "anfora", mentre gli uomini invece, quando sono in sovrappeso, tendono ad accumulare la pancia. Questi sono ii punti diversi dove entrambi devono dimagrire. Recentemente inoltre, a causa della cattiva alimentazione, si notano diversi casi di cellulite anche maschile, distribuita in diverse parti del corpo.
Le fasi della cellulite
A lungo andare infatti se non si interviene con lo stile di vita, l’applicazione dei giusti prodotti o l’esecuzione dei più adeguati trattamenti, la cellulite è soggetta a un progressivo peggioramento che dipende proprio dalla circolazione sanguigna e linfatica. La cellulite si può manifestare i tre fasi progressive.
Prima fase – E’ causata da uno stato diffuso di carenza di ossigeno che porta a un minore nutrimento ai tessuti. La cellulite è’ caratterizzata da forte ritenzione idrica e presenta zone di pelle gonfia e tesa, come ispessita. La cellulite può essere trattata e tornare facilmente alla normalità con un buon massaggio drenante su tutto il corpo. Non serve perdere peso.
Seconda fase – A lungo andare la ritenzione idrica provoca l’edema e quindi le cellule adipose dove ristagnano i liquidi si difendono producendo noduli fibrosi, la cellulite dapprima nei tessuti profondi poi sempre più in superficie verso la pelle, con zone visibili di cellulite “molle”. Per trattare questo disturbo è necessario agire su più fronti, internamente ed esternamente.
Terza fase – I noduli di cellulite diventano sempre più duri e compatti, fino a premere sulle fibre nervose rendendo la cellulite dura e dolorosa al tatto. Anche l’irrorazione sanguigna è scarsa e le zone colpite sono fredde e soggette a formicolii e pesantezza, in particolare sulle gambe.
Rimedi anti cellulite
Rimedi - talassoterapia
La natura ci dona l’acqua di mare per effettuare la talassoterapia, trattamento che rende la cute più liscia e compatta. E’ un trattamento anticellulite che sfrutta le proprietà benefiche delle acque marine e dei fanghi drenanti e astringenti, come l’argilla.
Le immersioni in mare esercitano un'azione antinfiammatoria e sgonfiante dei tessuti: una vera e propria "ginnastica" del microcircolo. Le gambe, i glutei e le cosce ricevono un massaggio dal ritmo cadenzato delle onde e un peeling con il sale; i muscoli si attivano e si fortificano grazie alla resistenza dell'acqua.
Con i fanghi, invece, si stimolano le zone dove i pannicoli sono più vistosi. Si usano quelli costituiti da una parte solida argillosa e una liquida rappresentata da acqua termale o marina. E si possono preparare anche a casa!
Ricetta da fare a casa
Fai così. Versa un cucchiaio di sale marino integrale in mezzo litro d'acqua, mescolando fino a scioglimento. Scalda il tutto, aggiungi un chilo di argilla in una ciotola insieme all'acqua salata: ottieni un composto morbido da spalmare sui "punti critici" con una spatola. I fanghi non devono mai essere bollenti (oltre i 40 gradi) e si tengono in posa non più di 30 minuti. Ripetili 2-3 volte a settimana: in un mese vedrai già i risultati.
Cellulite - approfondimenti
Il grasso, la gravidanza e l’allattamento
Il grasso ha la sua utilità
Nonostante i canoni imposti dalle mode privilegino un'immagine di donna asciutta, dalle gambe lunghissime e dai fianchi scarni, più vicina al sogno che alla realtà, la biologia è di tutt'altro avviso: per le finalità evolutive della specie la natura ha operato in modo che, nelle donne sessualmente mature, circa un quarto del peso sia costituito da tessuto adiposo, che si distribuisce sul petto e sui fianchi svolgendo una funzione regolatrice sulla riproduzione e sulla buona conduzione della gravidanza e dell'allattamento.
L'attività di liposintesi (ovvero la "fabbricazione" di nuove molecole di grasso) di queste aree aumenta, infatti, in modo significativo durante il terzo trimestre di gravidanza e rappresenta la riserva energetica da cui poi vengono estratti i grassi fondamentali per la costituzione del latte materno. Dopo la gravidanza questi grassi accumulati vengono rapidamente smaltiti, in particolar modo se la donna allatta così che, di norma entro un anno, si verifica una rapida riduzione del pannicolo adiposo formatosi durante la gestazione.
L'azione degli ormoni sessuali femminili modella la forma della donna e trasmette alla mente ancestrale inconscia maschile un messaggio di buona salute, integrità genetica e fertilità. Per questo motivo gli uomini di tutte le culture sono sempre stati attratti da un seno abbondante e dalla proporzione tra il punto vita e i fianchi che è determinata proprio da una buona conformazione del bacino e da un sufficiente deposito di grasso sottocutaneo. Questo aspetto rappresenta quindi un attributo di femminilità che non andrebbe eliminato, ma piuttosto armonizzato.