Dimagrire: fame nervosa e stress psicologico
Lo stress non ti aiuta a perdere peso
Secondo alcune ricerche svolte alla Georgetown University di Washington, lo stress psicologico e la conseguente fame nervosa hanno un ruolo fondamentale nell'aumento di peso.
Stress e ormoni contro il dimagrimento
In situazioni di stress (VIDEO) vengono prodotti ormoni che provocano ritenzione idrica (VIDEO). In particolare un ormone chiamato Neuro peptide Y agisce a livello dei nervi periferici che innervano il grasso, nutrendo il tessuto adiposo, soprattutto sul girovita. Tale effetto diventa macroscopico quando lo stress porta a mangiare di più.
Dimagrire? Elimina la fame nervosa
Uno dei peggiori nemici della linea è la fame nervosa (VIDEO 1), un disagio compulsivo che porta a mangiare senza avere vera fame e quindi alcuna necessità di introdurre cibo nel corpo. Spesso noi stessi non siamo in grado di distinguere tra fame nervosa (VIDEO 2) e fame fisiologica.
La fame nervosa, falsa e illusoria, non nasce nello stomaco ma nella sfera di
- emotività
- ricordi
- piacere compensatore
Il meccanismo fame-sazietà
Il meccanismo fame-sazietà nasce dal cervello. Il cervello invia segnali allo stomaco, che si contrae: è la fame e lo stomaco, quando è pieno, invia a sua volta segnali al cervello: è la sazietà.
Il ritmo fame-sazietà è una sorta di danza, un equilibrio, una comunicazione perfetta e innata a cui è legata la nostra sopravvivenza.
Dimagrire: come regolare il meccanismo fame-sazietà?
Tuttavia, in alcune persone questo l'equilibrio fame-sazietà è spezzato, è snaturato ed abusato per appagare bisogni diversi dal nutrimento.
Si diventa preda di una voracità che il cibo non placa, una fame slegata dal segnale sia di fame che di sazietà. Con il cibo si cerca irrazionalmente di
- placare i dispiaceri
- lenire le delusioni
- gestire l'ansia (VIDEO) e lo stress (VIDEO)
- allontanare le preoccupazioni
- colmare i vuoti affettivi
che diventano assenze insopportabili.
Ovviamente, non si può regolare o dominare una funzione o pulsione fisiologica se non siamo in grado di riconoscerla. Si può invece abusare della fame mettendola al servizio di problemi emotivi e interpersonali troppo complessi.
Questa fame nervosa o irreale nasce nella corteccia orbito-frontale, la zona del cervello legata all'emotività, e nell'ippocampo, uno dei luoghi dei ricordi emotivi.
La fame reale ti aiuta a perdere peso
La fame reale, autentica deriva da un' altra area del cervello, l'ipotalamo laterale.
La fame reale, infatti, causa contrazioni gastriche, il famoso "il buco allo stomaco", accompagnato da nervosismo e irritabilità considerati sintomi che si placano mangiando... Quando si presenta la fame bisogna cercare di capire se è realmente fame, ovvero un bisogno fisiologico che si appaga mangiando, di cui ci dimentichiamo quando siamo sazi.
Dimagrire grazie all'alimentazione consapevole
Oppure, il cibo non placa questa esigenza è necessario chiedersi che tipo di richiesta c'è dietro di essa, quale bisogno affettivo o emozione che si sa gestire in altro modo. Questa nuova consapevolezza permetterà di rispondere a quel bisogno o emozione non con il cibo, ma in modo adeguato.
Perdere peso col pensiero positivo
Per perdere peso o mantenere la forma ideale è molto importante volgere al positivo i pensieri pessimistici, tenere sempre presente che ogni cosa può essere migliorata e si può riuscire a mantenere inalterato il peso raggiunto nel lungo termine.
Come cambiare un pensiero da negativo in positivo
Il pensiero negativo nei confronti della dieta e del mantenimento del peso può e deve essere trasformato in chiave positiva per raggiungere il risultato e mantenerlo nel tempo.
Questo tipo di pensiero:
"Non ho forza di volontà e non riesco resistere alla tentazione.
E’ inutile che segua un regime alimentare."
può diventare:
"Ogni giorno faccio piccoli progressi,
so che ci vorrà un po' di tempo per raggiungere il mio obiettivo,
ma questo non mi scoraggia.
E se per caso cado lungo la strada non desisto, ma mi rialzo e riparto".