Eccessi e carenze nutrizionali
dei cibi industriali
L'alimentazione industriale a cui siamo purtroppo abituati è caratterizzata dallo squilibrio: se da un parte fast food e snack preconfezionati eccedono in zuccheri, grassi, additivi chimici, dall'altra sono carenti di vitamine, minerali e oligoelementi indispensabili al corpo.
Possiamo raggruppare i molteplici effetti dannosi del cibo industriale sostanzialmente in due gruppi, dei quali uno diviso in altri due.
Abbiamo infatti i danni conosciuti e quelli sconosciuti: ci stiamo cibando di alimenti alterati chimicamente da un tempo relativamente troppo breve che non ha permesso ancora accurati studi sulle sue conseguenze e non ci è quindi nemmeno possibile ipotizzare gli effetti di certi accumuli nel corso dei decenni.
C’è poi, al contrario, il vasto gruppo delle conseguenze conosciute, degli effetti ormai noti da tempo, sempre più analizzati e sui quali disponiamo ormai di una vasta letteratura scientifica. Li possiamo suddividere, per quanto riguarda le cause, nel gruppo delle carenze e in quello degli eccessi, entrambi molto dannosi.
Perché il cibo industriale è dannoso?
Il cibo industriale è quasi sempre sbilanciato, povero di alcuni elementi e troppo ricco di altri e crea inevitabili scompensi. Quando si passa da questa dieta poco sana a un’alimentazione naturopatica , la maggior parte delle persone sta subito meglio. Se si ritorna a un’alimentazione industriale, ci si sente di nuovo peggio. Vediamo ora quali sono i principali effetti dannosi dovuti a eccessi e carenze.
Le carenze e gli eccessi
- Carenza di fibre
- Eccesso di grassi elaborati
- Eccesso di zuccheri semplici
- Carenze di vitamine
- Carenze di minerali
- Carenza di acidi grassi essenziali
- Eccesso di additivi
Carenza di fibre
Le fibre sono carboidrati che l’organismo non riesce a metabolizzare e che quindi passano nell’intestino aiutandone la motilità. Esse sono contenute principalmente in frutta, verdura e cereali integrali e la loro carenza può portare a disturbi quali la stitichezza ma conseguenze anche più gravi come colite, appendicite, diverticolite e disturbi alla cistifellea. Una dieta ricca di zucchero e povera di fibre, come quella a base di cibi industriali, può portare a ipercolesterolemia e arteriosclerosi. L’ulteriore carenza di Vitamina C sembra favorire l’insorgere delle malattie coronariche. Sono presenti sul mercato ottimi integratori a base di fibre ma la pratica migliore è quella di variare la propria dieta mangiando più frutta, verdura e alimenti a base di cereali integrali quali il pane di segale e pasta e riso integrali.
Eccesso di grassi elaborati
Mentre il cibo naturale contiene grassi legati alla presenza di proteine e carboidrati, vitamine, minerali ed enzimi che ne favoriscono la corretta metabolizzazione, il cibo industriale, in particolare per quanto riguarda dolci, prodotti da forno e snack vai, contiene una quantità esagerata di grassi legata quasi esclusivamente a zuccheri e un po’ di farina, una combinazione che porta a una serie di patologie anche gravi quali obesità, ipercolesterlemia, difficoltà cardiache e circolatorie, occlusione coronarica. Meglio limitare sempre la quantità di grassi e assumere comunque quelli non alterati e idrogenati.
Eccesso di zuccheri semplici
Gli zuccheri semplici, abbiamo già visto in precedenza, inducono dipendenza e tutta una serie di conseguenze quali diabete, candidosi, alterazione del pH del cavo orale e del sangue e danni al sistema scheletrico. Inoltre spesso è contenuto in grandi proporzioni nelle bevande e, quando arriva nello stomaco, provoca come reazione secrezioni acide in quanto il nostro corpo ritiene che sia arrivato del cibo da digerire: queste secrezioni non troveranno proteine da scomporre e potranno alterare alcune funzioni metaboliche. Diminuire la quantità di zucchero assunto è uno degli interventi più importanti da fare sul nostro stile alimentare.
Carenze di vitamine
Con l’alimentazione industriale sono in pratica sparite le carenze gravi di una singola malattia e con loro le conseguenti malattie quali pellagra, scorbuto o rachitismo. Abbiamo invece uno stato perenne di carenza multivitaminica lieve, spesso inavvertita in quanto i sintomi (stanchezza, malessere, apatia e demotivazione )possono essere sottovalutati o scambiati per disturbi nervosi e psicologici.
La soluzione è quella di ricorrere a una alimentazione naturale ricca di frutta e verdura ma, mentre si cambia regime dietetico o comunque per integrare ulteriormente, si possono assumere anche i migliori complessi multivitaminici in commercio.
Carenze di minerali
Tramite mineralogramma, una analisi del livello dei minerali nel nostro corpo, emerge che la grande maggioranza della popolazione presenta carenze di minerali e anche rapporti squilibrati tra un minerale e l’altro. Le conseguenze di questo stato sono diverse e affliggono sia il sistema ormonale che quello immunitario, inoltre abbiamo tutta una serie di disturbi psicosomatici quali stanchezza, calo della libido, ansia e depressione. Il primo intervento da fare, in attesa di un cambio di regime alimentare, è quello di assumere complessi di sali minerali in grado di riequilibrare la situazione.
Carenza di acidi grassi essenziali
I cibi industriali non hanno grassi di buona qualità e mancano gli indispensabili Omega 3 e Omega 6 che possiamo invece trovare negli oli vegetali pressati a freddo, in particolare olio di lino, di girasole, di sesamo nonché nell’olio di fegato dei pesci, per esempio il famoso olio di fegato di merluzzo. Quando questi grassi vengono a mancare avremo disturbi cardio circolatori, squilibri ormonali, deficit cerebrali e invecchiamento precoce della pelle. Oltre a un necessario cambio di dieta esistono in commercio validi integratori di acidi grassi essenziali.
Eccesso di additivi
Coloranti, conservanti, antiossidanti, correttori di acidità, addensanti, emulsionanti, gelificanti, stabilizzanti, agenti lievitanti, esaltatori di sapidità… Queste sostanze, come potete immaginare, sono immesse con vari scopi nei cibi industriali mentre mancano in quelli naturali e si calcola che ormai il numero degli additivi sintetici in uso abbia superato quota duemila. Sebbene le conseguenze della continua assunzione di additivi non siano ancora perfettamente analizzate ci sono molti studi che le collegano all’insorgenza di allergie e ad alterazioni del sistema immunitario con possibili legami con malattie degenerative e disturbi nell’apprendimento dei bambini. Non è semplice passare da una alimentazione con cibi industriali a una con cibi naturali, ma grazie ad una consulenza naturopatica e un po’ di buona volontà vi porteranno ben presto a un maggiore stato di benessere e forma psicofisica dal quale non vorrete più tornare indietro!