La prostata è una ghiandola endocrina dell’apparato genitale maschile e la prostatite è l’infiammazione di questa ghiandola.
La prostata ingrossata o infiammata produce una compressione delle vie urinarie che ostacola il regolare flusso di urina verso l’esterno , prodotta dalla impedisce l'armonico scorrimento del flusso urinario. Il soggetto affetto da tale patologia percepisce il desiderio di urinare ma fatica, avverte una sensazione di bruciore e dolore, e nonostante gli sforzi, non riesce a rilasciare completamente l'urina. La prostatite, in genere, si riscontra negli uomini che hanno superato i 50 anni ma ci sono anche casi di prostatite giovanile. Può presentarsi in forma acuta o cronica.
Prostatite acuta
La prostatite acuta si manifesta con dolori all’altezza del pube, aumento della frequenza della minzione che può essere difficile e dolorosa e può accompagnarsi a bruciore e sensazione di urgenza; può avvenire anche di notte interrompendo spesso il sonno. In alcuni casi ci può essere febbre elevata e sangue nello sperma o eiaculazione dolorosa.
Prostatite cronica
La prostatite cronica si ha quando i sintomi persistono per un periodo di oltre tre mesi. Spesso non è presente la febbre ma solo minzione frequente (anche notturna), bruciore, urgenza nel dover urinare e dolore pelvico. La forma cronica è dovuta anche alla conformazione stessa della prostata che facilita il ristagno delle secrezioni e dei batteri.
Cause della prostatite in naturopatia
Tra le cause di questa infiammazione ci può essere un’infezione di germi provenienti dalla vescica o dal canale urinario. Spesso le cause sono legate ad alimentazione errata, a condizioni di stress, all’abuso di alcol o alla pratica di alcuni sport come equitazione, ciclismo o canottaggio. Un’alimentazione squilibrata, ricca di cibi adulterati e raffinati, che creano un accumulo di tossine e portano a disfunzioni intestinali è una delle cause principali.
Problemi intestinali ed infiammazioni
La prostata è anatomicamente molto vicina all’intestino. Gli agenti patogeni migrano dall’intestino alla prostata attraverso le vie linfatiche e risultano più probabili le manifestazioni di prostatite. Questo è possibile anche perché le difese immunitarie sono indebolite proprio dall’eccesso di tossine che sono conseguenza di un’alimentazione scorretta e un intestino non regolare. In naturopatia si considera sempre la salute dell’intestino e della flora batterica in relazione a tutti gli altri disturbi. Una flora batterica equilibrata e un intestino ben funzionante sono sinonimo di buona salute. Quando la flora batterica è alterata si va incontro ad infiammazioni, quindi a disturbi e malattie. Problemi come stitichezza e colon irritabile creano squilibri a livello intestinale, accumulo di tossine e congestione pelvica.
Alimentazione
Per esempio un'alimentazione non equilibrata con un eccessivo consumo di cibi raffinati, sale, grassi saturi, alcolici e l'abitudine di fumare rappresentano un fattore rilevante per l'infiammazione della prostata specie in rapporto all'indebolimento delle capacità reattive e dei meccanismi di difesa.
Al contrario sono indicati cibi freschi e integrali non trattati, di buona digeribilità, tra cui frutta e verdura di stagione, cereali e cibi fermentati che possono svolgere un ruolo pro-biotico nei confronti di un intestino poco vitale e che, di conseguenza, possono sostenere il recupero fisiologico di una "prostata in difficoltà".
L’uva ursina: un aiuto dalla natura
Fra i rimedi che offre la fitoterapia troviamo l’uva ursina. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche e si utilizza in modo specifico per i disturbi delle vie urinarie. Le foglie di uva ursina agiscono sull’infiammazione e sull’infezione; infatti la pianta ha proprietà antimicrobiche, antinfiammatorie e riduce lo stimolo continuo della minzione. Tra i vari principi attivi troviamo l’arbutina che, insieme ai triterpeni e ai flavonoidi esercitano un’azione diuretica ed antinfiammatoria. Per tale motivo l’uva ursina è utile nelle infezioni in cui è presente un forte bruciore e per cui è necessario un risciacquo di tipo meccanico dei condotti urinari.
Serenoa, utile pianta per la prostatite
Un’altra pianta con virtù terapeutiche nei confronti dei problemi alla prostata è la serenoa che ha un’azione decongestionante e spasmolitica. I frutti della serenoa hanno un effetto riequilibrante nei confronti del sistema ormonale maschile. La serenoa è utilizzata per l’ipertrofia prostatica benigna al primo stadio, dove sono presenti i disturbi urinari. Viene comunque anche utilizzata al secondo stadio dove è ancora più marcata la ritenzione urinaria. Infatti questa pianta ha eccellenti proprietà diuretiche, stimolando il flusso urinario. Nella prostatite la vescica non si svuota mai completamente. La serenoa permette il lavaggio delle vie urinarie e favorisce la fuoriuscita dei batteri attraverso l’urina.
L’ortica: depurativa ed antinfiammatoria
L’ortica è particolarmente indicata per la cura delle infiammazioni alla prostata. Ha proprietà depurative, antinfiammatorie e diuretiche. Questa pianta ha il pregio di agire su un particolare enzima che causa l’ingrossamento della ghiandola prostatica. Ne inibisce l’aumento di volume ed evita così l’infiammazione.
Il polline
Il polline dei fiori è utilizzato nella terapia della prostatite e nell’ipertrofia prostatica. Contiene licopene e numerosi flavonoidi che inibiscono la crescita di tessuto della prostata, diminuiscono il dolore e l’infiammazione e scongiurano il rischio di cancro a questa ghiandola endocrina. Il polline ha anche la qualità di rinforzare il sistema immunitario.
VIDEO - prostatite e rimedi naturali
Movimento fisico contro la prostatite
La prostata può soffrire anche in conseguenza a problemi circolatori a carico della regione pelvica che, oltre ad essere caratterizzata da pochi movimenti muscolari locali, è particolarmente danneggiata dalla sedentarietà. Il poco moto e l'eccessiva posizione seduta contribuiscono ad ostruire il circolo di ritorno, congestionando la zona pelvica. Nello specifico: la muscolatura del diaframma pelvico agisce sugli organi locali (uretra, prostata e tratto retto-anale dell'intestino), sostenendo le loro funzioni (apertura e chiusura dell'uretra e del retto-ano, distensione e contrazione della prostata) e, di conseguenza, la sua scarsa contrazione interferisce sulle condizioni della prostata (da verificare). Per questi motivi la naturopatia, nei disagi prostatici, consiglia ginnastica specifica localizzata per tonificare la struttura muscolare pelvica e perineale.
Lo stress aggrava i disturbi alla prostata
La prostata, come tutte le strutture muscolari, tende a contrarsi quando c'è tensione e stress e a divenire lassa quando c'è depressione. Nello specifico quando c'è agitazione e stress le ghiandole surrenali producono adrenalina, un ormone che sollecita la funzione contrattile dei tessuti muscolari, al contrario della depressione, che può essere generata da ipocalcemia ossia da una diminuzione di calcio presente nel flusso ematico, causa di una diminuzione della capacità contrattile della muscolatura. Le condizioni di stress cronico possono influenzare seriamente l'elasticità della prostata fino a danneggiarla.
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