Le vene e Rimedi Naturali

Secondo la Naturopatia, quali sono i rimedi naturali, le cure naturali e lo stile di vita più sano per le vene varicose? Leggi tutte le informazioni raccolte in questa sezione a cura di Simona Vignali, Naturopata, sulle vene varicose e i relativi disturbi come le vene varicose e le varici, secondo la visione della Naturopatia.

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    vene.jpg" border="0" alt="vene" width="200" height="148" />posizione veneLe vene sono i vasi responsabili dello scorrimento del sangue dalla periferia verso il cuore. Più sono vicine al cuore, più le vene aumentano di diametro e di spessore parietale. Le vene sono molto più numerose delle arterie e sono disposte in due sistemi, uno superficiale e l'altro profondo. Le vene superficiali sono situate sotto la pelle e le loro terminazioni sboccano nel sistema venoso profondo. Le vene profonde accompagnano nel loro decorso le arterie. Le vene hanno struttura simile alle arterie, solo che le arterie hanno pareti più robuste ed elastiche perché devono sopportare la forte pressione del sangue. Inoltre la grande differenza è che le vene possiedono delle valvole dette "a nido di rondine" che impediscono al sangue di tornare indietro a causa della forza di gravità.

  • Visione naturopatica delle vene

    Quando le vene iniziano a dilatarsi, torcer­si o gonfiarsi  le cause possono essere mancanza di esercizio, obesità, gravidanza e tutti i fattori che riducono la circola­zione. I disturbi si trovano più comunemente sulle gambe, perché il cuore non è suffi­cientemente forte per far rifluire il sangue venoso dalla parte più bassa del corpo senza l'azione di pompaggio dei muscoli delle gambe, se non sono ben esercitati.  E’ importante mantenere le gambe toniche e allenate con esercizio fisico regolare, camminando o nuotando.

  • Interpretazione psicosomatica delle vene

    Si desidera portare a termine i propri compiti e ci si sovraccarica, sebbene li si trovi pesanti. Si vive bloccando il flusso dell’agire gioioso. Si sopravvalutano le proprie preoccupazioni e il peso cresce. Spesso ci si costringe a vivere situazioni o relazioni che si detestano. Se le gambe sono pesanti, la vita è pesante.

  • Sintomi dei disturbi delle vene

    Le vene sono dei vasi sanguigni che hanno la funzione di trasportare il sangue dall’estremità venosa dei capillari al cuore. Tutte le vene, escluso quelle polmonari, trasportano sangue ricco di anidride carbonica, quindi privo di ossigeno.

    Le vene sono soggette a disturbi diversi tra cui:

    • le vene varicose (o varici);
    • le teleangectasie (note come “capillari”, più piccole delle vene varicose e più superficiali);
    • l’insufficienza venosa cronica (le vene non sono più in grado di trasportare il sangue al cuore);
    • la trombosi venosa profonda delle gambe (formazione di piccoli coaguli di sangue nelle vene per un allettamento prolungato);
    • la flebite (o infiammazione delle vene);
    • le ulcere degli arti inferiori.

     In ogni caso quando  la circolazione rallenta, ci si sente pesanti con formicolii, gonfiore, bruciore, prurito.

     

  • Ippocastano: un rimedio molto conosciuto

    L’ippocastano è una pianta ornamentale conosciuta anche come Castagno d’India. In fitoterapia si utilizzano i semi, la corteccia e gli estratti delle gemme dove, in proporzioni diverse, troviamo saponine, proantocianidine, flavonoidi, tannini ed escina. Queste sostanze conferiscono proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e vasoprotettive. L’ippocastano assunto in tintura madre, estratto secco o gemmoderivato ripristina la microcircolazione del sangue, evita i ristagni venosi, la flogosi delle vene superficiali, le teleangectasie e la ritenzione idrica.

    La calendula dall’azione astringente

    I fiori di calendula contengono un olio essenziale costituito da oltre 45 sostanze. Inoltre sono presenti: flavonoidi; triterpenoidi; steroli; carotenoidi e tannini. La calendula viene utilizzata per la preparazione di pomate e unguenti ed è rinomata per la sua azione astringente e perché rinforza le vene. La si può utilizzare, massaggiando delicatamente le gambe, dal basso verso l’alto, per favorire il flusso sanguigno. Volendo, per avere un effetto rinfrescante, può essere lasciata in frigorifero prima dell’uso.

    Olio essenziale di lentisco

    Se si preferisce affidarsi all’aromaterapia un ottimo rimedio per i disturbi venosi è l’olio essenziale di lentisco, grazie alla sua azione decongestionante venosa e linfatica, antinfiammatoria e antisettica. Viene utilizzato in caso di stasi e insufficienza venosa, flebite e tromboflebite. L’olio di lentisco ha una tradizione millenaria ed è riconosciuto, tra l’altro, per le sue proprietà antiossidanti grazie al contenuto in toceferoli, meglio noti come vitamina E.

    Aloe vera per le vene varicose

    L’aloe vera è apprezzata per le sue proprietà antibatteriche, antivirali, antinfiammatorie, antitossiche e antifungine. È utilizzata con successo per curare diversi disturbi. Molto spesso si presentano dolori alle gambe, pesantezza, formicolii, crampi notturni, sintomi che anticipano la malattia varicosa. In questo caso si può applicare il gel di aloe vera per migliorare l’irrorazione delle vene.

    La cura di pronto intervento

    Visto che sono le gambe ad essere più che altro colpite dai disturbi venosi, spesso, alle prime avvisaglie, viene consigliato l’uso delle calze compressive. I disturbi venosi, se non trattati precocemente, possono diventare cronici. Inizialmente possono non causare dolore ed essere solo un problema antiestetico. Nel tempo possono cronicizzarsi e dar luogo a disturbi più gravi che richiedono un trattamento più lungo e più costoso. Quindi la prevenzione e la cura tempestiva sono d’obbligo.

    I consigli di un professionista

    Se vuoi prevenire o curare i disturbi venosi, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina per una consulenza di naturopatia on-line oppure in studio. Ti risponderò quanto prima.

     

     

     

     

  • La prevenzione dei disturbi venosi parte dalla tavola

    I disturbi venosi si presentano con sintomi specifici: gambe pesanti, formicolii, prurito, gonfiore alle caviglie, dolore e possono incidere negativamente sul vivere quotidiano. Inserire nella dieta i giusti alimenti ed evitare quelli sbagliati può essere d’aiuto per non peggiorare e cronicizzare i disturbi o per prevenirli. Un corretto movimento fisico quotidiano (camminare o andare in bicicletta) favorisce la funzionalità venosa e alleggerisce la pesantezza delle gambe. Ci sono dei cibi che sono considerati salutari per la salute venosa e altri che sono da evitare completamente per non compromettere la situazione.

    Inserire alimenti ricchi di vitamina C

    Innanzitutto è fondamentale inserire durante i pasti cibi ricchi di vitamina C come carote, peperoni, kiwi, frutti di bosco, cavoli, broccoli, cime di rapa, agrumi. Questi cibi favoriscono la costituzione del collagene e prevengono la formazione delle vene varicose. La vitamina C agisce da immunoregolatore e antiflogistico naturale.

    I frutti di bosco

    Tutti i frutti di bosco sono indicati per favorire l’integrità delle pareti venose. Le bacche sono ricche di flavonoidi che aumentano la resistenza dei vasi, combattono la permeabilità capillare e le reazioni infiammatoria a scapito del tessuto connettivo. Quindi è utile mangiare mirtilli, more, ribes e anche ciliegie. I succhi di frutti di bosco freschi (ad esempio il succo di mirtillo) sono utili per prevenire e curare le vene varicose già manifeste.

    Tè verde: antiossidante e protettivo

    Una bevanda che fa bene alle vene e ai capillari è il tè verde, ricco di flavonoidi che gli conferiscono proprietà antiossidanti, quindi utile per prevenire la formazione di radicali liberi e la degenerazione cellulare. Il tè verde può essere assunto da solo o con del limone, ricco in vitamina C. Assunto quotidianamente rinforza i vasi sanguigni e previene i disturbi venosi. 

    Il miso: un cibo curativo per le vene

    Il miso è molto conosciuto nella cucina macrobiotica. È ottenuto dalla fermentazione di soia e orzo, riso o grano e ha un sapore salato. Viene utilizzato come condimento per le zuppe. Il miso depura il fegato, riequilibra la flora batterica intestinale e migliora la circolazione venosa. Inoltre il miso aiuta a prevenire la stitichezza che è una delle cause dei disturbi venosi. Grazie al contenuto di acido linoleico e lecitina abbassa il colesterolo e contribuisce a rendere le vene più elastiche. Tutto questo rappresenta un’ottima prevenzione anche contro arteriosclerosi e ipertensione.

    Quali cibi evitare

    Per salvaguardare le nostre vene è bene non eccedere nel consumo di zuccheri raffinati, di alcol e fumo. Evitare i condimenti ricchi di grassi saturi come il burro; evitare le carni rosse, gli insaccati, il latte e i derivati che fanno aumentare il colesterolo “cattivo” e nuocciono alla circolazione sanguigna. Le spezie forti come peperoncino, paprica, senape e pepe nero stimolano l’infiammazione e la dilatazione delle pareti venose, quindi è meglio consumarli con parsimonia, se non evitarli completamente. Eliminare anche i cibi troppo salati come gli insaccati, le acciughe, il pesce affumicato perché aumentano la ritenzione idrica, il gonfiore e la dilatazione delle vene.

    Camminare e respirare ogni giorno

    È molto utile, invece, fare del movimento fisico regolare, come delle camminate quotidiane di circa mezz’ora a passo sostenuto e respirare profondamente. Questo perché viene stimolato il diaframma e il suo movimento facilita la risalita del sangue venoso. Il movimento regolare e il respiro prevengono il sovrappeso e la stipsi, due cause scatenanti i disturbi venosi.

    L’utile esperienza di un professionista

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simona vignali

Affidarsi ai consigli di un esperto

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  • Trombosi venosa profonda

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la trombosi venosa profonda

      La trombosi venosa profonda è una patologia che comporta la formazione di un coagulo di sangue (trombo) in una o più vene profonde dell’organismo e, solitamente, colpisce le gambe. A volte può interessare anche le braccia e raramente le vene profonde dell’addome. Questa patologia non deve essere sottovalutata perché i trombi, costituiti all’interno delle vene, possono staccarsi e giungere sino ai polmoni portando, come conseguenza, all’embolia polmonare.

    • Cause della trombosi venosa profonda

      La trombosi venosa profonda (TVP) può dipendere da diverse cause:
      • riposo a letto protratto: degenti ospedalieri o soggetti con paralisi;
      • interventi chirurgici che possono rallentare la circolazione sanguigna, aumentando il rischio di formazione di trombi;
      • ferite e lesioni alle vene;
      • patologie ereditarie della coagulazione;
      • gravidanza. Durante la gestazione aumenta la pressione all’interno delle vene delle gambe e del bacino;
      • insufficienza cardiaca; se il cuore è danneggiato non riesce a pompare il sangue in modo adeguato;
      • pacemaker o catetere inserito in una vena;
      • un esercizio muscolare violento;
      • familiari affetti dalla stessa patologia;
      • utilizzo della pillola anticoncezionale o terapia ormonale sostitutiva;
      • sovrappeso o obesità;
      • fumo.


    • Sintomi della trombosi venosa profonda


      I sintomi principali della trombosi venosa profonda sono:
      • gonfiore alla gamba e dolore simile a un crampo, che può irradiarsi fino alla caviglia e al piede;
      • arrossamento della parte colpita;
      • pelle calda nell’area del coagulo.
      Se la patologia viene trascurata, può manifestarsi un’embolia polmonare, quindi con dei coaguli di sangue in uno dei polmoni. In questo caso di sintomi sono:
      • mancanza di respiro;
      • dolore al torace;
      • collasso improvviso.
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