Fratture da Osteoporosi negli over 65 in aumento, ecco i numeri

Aumento del rischio osteoporosi e fratture negli over 65: studio scientifico su Osteoporosis International. A cura di Simona Vignali Naturopata Life-style Coach
Il rischio osteoporosi tra gli over 65 è in aumento, in particolare il pericolo di osteoporosi con fratture. Le cause sono molteplici, e su alcuni aspetti di questa situazione ha fatto luce uno studio scientifico pubblicato su Osteoporosis International. Segui gli articoli e video di Simona Vignali, con studi scientifici che li dimostrano, da 30 anni Life-style Coach, Naturopata esperta di alimentazione.
Qual’è il rischio di fratture da osteoporosi?
L’osteoporosi è una malattia, non invecchiamento! Non tutti hanno ben capito che l’Osteoporosi è una vera e propria malattia, cronica, creata dalla alterazione della struttura ossea che diventa sempre meno capace di sostenere il carico meccanico del nostro corpo, diventando così causa di fratture di norma al collo del femore.
Durante la giovinezza due grosse cellule gli Osteoclasti e gli Osteoblasti si occupano, i primi, a rimuovere le vecchie cellule ossee esauste, e i secondi a formarne delle nuove.
Con l’età gli Osteoclasti lavorano più velocemente degli Osteoblasti costruttori, creando l’invecchiamento fisiologico e una perdita di tessuto osseo. Se la perdita di massa ossea supera un certo limite, si crea uno stato in cui il riassorbimento osseo è superiore alla formazione di nuove cellule.
Per questo l’Osteoporosi è una vera e propria malattia e non è fisiologica all’invecchiamento.
L’osteoporosi può essere “primitiva” se colpisce donne in Menopausa e anziani e “secondaria” se è collegata ad altre malattie croniche, come quelle endocrine (ipertiroidismo, iperpararitoidismo, ipogonadismo e altre) oppure a malattie autoimmuni, i disturbi dell’intestino che non assorbe i nutrienti (malassorbimento), bronchiti croniche ostruttive, le malattie muscolari che impediscono il movimento. Favoriscono l’osteoporosi anche le terapie ormonali che limitano gli estrogeni o gli androgeni.
L’osteoporosi si rivela ogni anno che passa come uno dei principali problemi che si presentano con l’età che avanza. Infatti sono circa 100.000 le persone che si recano in ospedale ogni anno a causa di una frattura del femore. Sono cifre da epidemia, purtroppo in aumento.
Il 20 di Ottobre in tutto il mondo, italia compresa, si celebra la giornata mondiale dell’Osteoporosi. Sarà una domenica speciale in cui verranno organizzati convegni e varie iniziative in tutte le città italiane. Lo scopo di questi eventi è sensibilizzare il maggior numero di persone possibile al problema dell’Osteoporosi per intervenire in tempo.
Le cifre, come sempre, parlano chiaro, l’incremento annuale è a due cifre, il 20% riguarda le donne e il 30% gli uomini, prima invece quasi non toccati da questa patologia.
Due terzi dei ricoveri riguardano persone di oltre 80 anni e quattro su dieci sono di sesso femminile.
I decessi sono stati 400.000 in 20 anni e 200.000 pazienti hanno subito un’invalidità permanente.
La spesa pubblica
Anche i costi sono notevoli. Sempre nell’arco temporale di 20 anni, 2000/2019, la spesa pubblica è stata di 18 miliardi, coprendo le spese per ricovero, cure e riabilitazione successiva.
L’INPS dichiara che le spese di pensione di invalidità ammontano a circa 2 miliardi di euro.
Altro dato allarmante è che le fratture da osteoporosi, dopo i 70 anni, sono più numerose di quelle per infarto.
Questi dati sono stati rilasciati da Prisco Piscitelli e Umberto Tarantino, dell'Università di Roma Torvergata di Roma.
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Quali sono le cause delle fratture da osteoporosi?
L’età è un fattore decisivo correlato all’osteoporosi che aumenta con l’avanzare dell’età. Le statistiche dichiarano che chi fuma è più esposto alle fratture del femore, a questo si aggiunge la mancanza di esercizio fisico con una vita troppo sedentaria. Sembra inoltre che anche l’ambiente influenzi l’osteoporosi.
Ci si riferisce all’inquinamento ambientale da cui il corpo assorbe metalli pesanti come piombo, nichel, mercurio, cadmio e altri, tutti particolarmente tossici e in alcuni casi mortali. L’assunzione involontaria di questi metalli pericolosi attiva la demineralizzazione delle ossa, accentuando l’osteoporosi già attiva per l’età.
Ma non basta. Ci sono altri veleni industriali che possono essere assorbiti in aspetti della vita che sembrano innocenti. Negli imballaggi degli alimenti sono spesso presenti sostanze chimiche nocive, come in certi tipi di pentolame oppure nei mobili costruiti senza porsi il problema delle esalazioni future o nelle vernici per pareti, creando cosi quello definito “inquinamento indoor” che tutti subiamo senza né vedere, né sapere nulla. Questi inquinanti comunicano con il sistema endocrino ormonale del nostro corpo alterandolo, in particolare nelle donne in menopausa accelerano il processo di osteoporosi riducendo la densità ossea.
Studi scientifici
Risk Factors for Osteoporosis Related to their Outcome: Fractures - Osteoporosis International (D. J. M. van der Voort, P. P. Geusens, G. J. Dinant)13-11-2019