I muscoli e Rimedi Naturali

Secondo la Naturopatia, quali sono i rimedi naturali, le cure naturali e lo stile di vita più sano per i muscoli? Leggi tutte le informazioni raccolte in questa sezione a cura di Simona Vignali, Naturopata, sui muscoli, e i relativi disturbi come come stiramento muscolare, strappo muscolare, contrattura muscolare, distrofia muscolare, infiammazione muscolare, crampo muscolare, emicrania muscolo tensiva, atrofia muscolare, ipertrofia muscolare, secondo la visione della Naturopatia.

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  • I muscoli per il movimento

    I muscoli sono dei tessuti specializzati nel movimento, permettono alle diverse parti del corpo di muoversi, sia le parti esterne come gli arti, sia gli organi interni come il cuore, i polmoni, l’intestino. I muscoli che ricoprono lo scheletro danno forma al corpo e formano l’apparato muscolo-scheletrico o locomotore, adibito al movimento. I muscoli viscerali muovono le parti interne degli organi e li fanno funzionare.

    Diversi tipi di muscoli

    I muscoli hanno la capacità di contrarsi e sono le contrazioni che creano il movimento. Ci sono diversi tipi di muscoli in base ai diversi tipi di movimenti:

    • I Muscoli volontari o scheletrici, collegati alle ossa, sono quelli che permettono i movimenti volontari o scheletrici
    • I Muscoli involontari o viscerali, sono formati da tessuto muscolare liscio e si trovano all’interno degli organi cavi o viscerali, o in altri tessuti
    • Il Muscolo cardiaco invece è un muscolo a sè stante, è involontario e formato da un tessuto specifico chiamato appunto muscolo cardiaco.

    Collegamenti e struttura dei muscoli

    I muscoli in ogni caso sono sempre controllati dal sistema nervoso periferico che invia e trasporta gli impulsi di contrazione e movimento. Normalmente i muscoli sono pari e simmetrici, uno a destra e uno a sinistra. Il diaframma invece è un muscolo unico dedicato alla respirazione e disposto al centro del corpo. I muscoli si inseriscono sulle ossa nei punti delle due estremità: la testa o capo di origine è l'estremità del muscolo che durante il movimento rimane fermo, la coda o capo di inserzione si trova nel punto di attacco sull'osso che viene spostato. La parte carnosa compresa tra i capi di origine e i capi terminali si chiama ventre del muscolo.

    Le "teste" dei muscoli sono determinanti

    I muscoli possono avere più “teste” infatti i quadricipiti si chiamano così perché hanno quattro teste. Alcuni muscoli hanno uno o più capi ma non si inseriscono su un osso, ma negli strati profondi della pelle, come i muscoli pellicciai o mimici, che muovono la pelle e cambiano le espressioni del viso.

  • Intervenire in modo dolce

    La Naturopatia in caso di strappi, contratture e dolori muscolari consiglia di utilizzare terapie manuali dolci per decontrarre la parte in modo morbido e graduale. In particolare la manualità ayurvedica come il massaggio ayurvedico con metodo Ayurvedic Touch è molto efficace in queste situazioni.

  • Il significato della tensione muscolare

    I muscoli in uno stato di fisiologia sana si tendono naturalmente per sostenere pesi o sforzi pesanti. I muscoli nella fisiologia simbolica si tendono quando la persona pretende da se stessa molto più di quanto dovrebbe. La tensione muscolare è una reazione di difesa in situazioni di diffidenza, controllo, disagio emotivo personale o relazionale.

    Blocchi muscolari e blocchi emotivi

    La tensione muscolare si manifesta in blocchi di tessuto contratto, spesso dolorosi, che rappresentano i blocchi nell’espressione delle proprie emozioni magari per la paura di non essere compresi. I blocchi o "nodi" che si sentono sotto la muscolatura tesa, in senso simbolico rappresentano la necessità di fare emergere i conflitti e liberare l'energia inespressa; sono legati agli stati d'ansia e alla tendenza ad anticipare mentalmente le situazioni.

    Tendere significa controllare?

    Chi accumula tensioni muscolari di solito contrae i muscoli per alzare il livello di controllo delle situazioni, per non percepire quel senso di imprigionamento che limita la personale energia emozionale e creativa.

  • Le cause del dolore

    I muscoli che possono fare male sono tanti ma le cause del dolore possono essere dovute a:

    • eccesso di esercizio con accumulo di acido lattico
    • microlesioni dei tessuti muscolari muscolari
    • risposta infiammatoria ai microtraumi
    • eccessive contrazioni e spasmi muscolari
    • accumulo di metaboliti nei muscoli
  • I rimedi naturali per i muscoli 

    Anatomia e fisiologia dei muscoli

    I muscoli, con scheletro e articolazioni, fanno parte dell’apparato locomotore. Sostengono il corpo, riscaldano e proteggono le ossa. I muscoli sono fissati alle ossa attraverso i tendini e il loro lavoro è fondamentale per permettere al corpo umano di muoversi, parlare, stare in posizione eretta, leggere. I muscoli si accorciano durante il lavoro e si rilassano quando sono distesi. C’è sempre un muscolo che si contrappone al movimento dell’altro; il muscolo che porta all’azione è detto protagonista, il muscolo che contrasta antagonista come, ad esempio, il bicipite e il tricipite del braccio. I muscoli, per lavorare, necessitano del glucosio immagazzinato nel fegato.

    I più comuni dolori muscolari

    I muscoli possono essere sottoposti a dolori, detti generalmente “mialgie”, a contratture e a strappi o stiramenti di varia natura. Spesso la causa sono le posture scorrette e reiterate, l’alimentazione priva di principi nutritivi, un movimento errato o forzato e lo stress. Il mal di collo e la lombalgia sono i disturbi più comuni che coinvolgono, di riflesso, anche gli arti. Quando queste contratture sono trascurate, occorre più tempo perché i muscoli ritornino a una normale funzionalità, anche se ci adoperiamo effettuando impacchi caldi o freddi sulla parte dolente o se ci sottoponiamo a benefici massaggi. Occorre, allora, affidarsi all’uso delle erbe naturali per alleviare questi disturbi.

    I benefici dei rimedi naturali

    I rimedi naturali fitoterapici sono altamente benefici per la salute dei muscoli e privi di effetti secondari. Spesso si utilizzano infusi, oli essenziali, estratti che, non solo agiscono sulle contratture e i dolori, ma hanno anche la capacità di allentare le tensioni lavorando su organi come lo stomaco e il cervello. In ogni caso, in natura, i rilassanti muscolari sono molti e molto efficaci. Ci concentreremo solo su alcuni.

    La lavanda, rilassante e calmante

    La lavanda è un fiore che possiede diverse proprietà terapeutiche. L’olio dei fiori di lavanda è considerato uno dei migliori rilassanti muscolari. I benefici derivano dall’olio essenziale presente nei fiori e dai principi attivi: tannini, acido ursolico, flavonoidi e sostanze amare. I fiori di lavanda hanno un’azione sedativa e calmante sul sistema nervoso; infatti vengono utilizzati in caso di ansia, stress e nervosismo. L’olio dei fiori di lavanda allevia i dolori dovuti a strappi muscolari, artrite, cefalea tensiva, spalle contratte. Lo si utilizza, unendolo a un olio vegetale o all’aloe vera, massaggiando l’area dolente con movimenti circolari per aumentare la circolazione sanguigna.

    La melissa, antiinfiammatorio e analgesico naturale

    La melissa è una pianta che rilassa i muscoli ed è utilizzata anche in caso di insonnia, stress, nausea, crampi addominali, indigestione. I principi attivi presenti tra cui flavonoidi, acidi polifenolici, triterpeni, tannini, acido rosmarinico, olio essenziale e molto altro, conferiscono a questa pianta proprietà antinfiammatorie, miorilassanti e analgesiche. La melissa ha la proprietà di distendere i muscoli; infatti è in grado di ridurre la penetrazione di calcio nelle cellule muscolari in modo da limitare la contrazione a favore del loro rilassamento. Risulta utile in caso di crampi, rigidità e tensione muscolare, risentimenti muscolari. La si utilizza sotto forma di tisane, estratto secco, estratto fluido e tintura madre.

    Il ginepro, decontratturante contro i dolori

    Il ginepro è una pianta sempreverde di cui si utilizzano soprattutto le bacche, ricche di principi attivi tra cui un olio essenziale, acido glicolico, antociani, acido ascorbico, acido glicerico, acido malico, resine, juniperina, flavonoidi e proteine. Grazie a questi principi attivi il ginepro risulta essere un rimedio tonificante, antinfiammatorio e decontratturante. L’olio essenziale di ginepro, opportunamente diluito, è utile contro le mialgie di diversa natura. Efficace contro le rigidità muscolari, i crampi, le contratture e gli stiramenti causati da traumi. Viene utilizzato per effettuare massaggi, bagni distensivi o impacchi sulle zone interessate.

    L’argilla verde e gli impacchi contro il dolore

    L’argilla verde è un materiale inorganico in cui sono presenti diversi minerali essenziali, ossidi di ferro e altri materiali vegetali tra cui le alghe. Il colore è verde o grigio-verde ed è utilizzata per risolvere diversi disturbi. Per quanto riguarda i problemi muscolari, si possono fare degli impacchi da applicare sulle zone doloranti. L’impacco si prepara unendo l’argilla verde a un po’ di acqua e mescolando con un cucchiaio che deve assolutamente essere di legno o di un materiale naturale. Il composto va poi spalmato sulla zona interessata e lo si lascia agire, per un certo periodo di tempo, coprendo l’area con un telo o con della pellicola trasparente. Questo è un rimedio antico di indubbia efficacia.

     

    Affidarsi ai consigli di un esperto

    Se hai la necessità di conoscere in modo più approfondito quali possono essere i rimedi naturali più adeguati al tuo caso, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina per una domanda, o una consulenza di naturopatia on-line oppure in studio. Ti risponderò quanto prima.





  • I migliori alimenti per i muscoli

    Come nutrire correttamente i muscoli

    Per nutrire correttamente i muscoli e mantenerli in salute, occorre scegliere gli alimenti più adeguati. Innanzitutto i carboidrati, che rappresentano il carburante dei muscoli. Infatti l’apparato muscolare necessita di glucosio per lavorare. Le proteine sono indispensabili per la costruzione e il mantenimento muscolare e sarebbe meglio fossero di origine vegetale, per non sovraccaricare i reni. Infine è necessario consumare alimenti ricchi di acidi grassi Omega 3, come i semi oleosi, ed evitare quelli con un alto contenuto di grassi saturi e colesterolo. Meglio optare per carboidrati con basso indice glicemico, prediligendo quelli integrali, ricchi di fibre e aggiungendo frutta e verdura di stagione nella propria dieta.

    La quinoa, energizzante e nutriente

    La quinoa non è una graminacea ed è naturalmente priva di glutine. È molto ricca di proteine, carboidrati e fibra alimentare. In essa sono presenti due importanti aminoacidi: lisina e metionina. Quest’ultimo favorisce il metabolismo dell’insulina. Inoltre nella quinoa sono presenti diversi minerali come il magnesio e vitamine tra cui la C e la E. La quinoa è energizzante e molto nutriente; viene consigliata anche a convalescenti, bambini e gestanti. È indispensabile nella dieta dello sportivo perché rappresenta una valida alternativa ai cibi proteici di origine animale. Quindi la quinoa è un alimento sano, naturale, che fornisce il giusto apporto di principi nutritivi e proteine salvaguardando l’organismo.

    Gli spinaci, la forza di muscoli e articolazioni

    Gli spinaci rafforzano soprattutto muscoli e articolazioni. Per quanto riguarda la loro azione sull’apparato muscolare, sembra che ne migliorino le prestazioni, rendendo i muscoli più efficienti e permettendo loro di consumare meno ossigeno durante l’attività fisica. Aumentano le reazioni nervose e quelle muscolari grazie al contenuto di tirosina, un aminoacido coinvolto nella produzione degli ormoni tiroidei e di neurotrasmettitori come dopamina e norepinefrina. La maggior disponibilità di tirosina permette una più veloce trasmissione degli stimoli nervosi.

    Gli spinaci e il falso mito del ferro

    Le proprietà degli spinaci non arrivano tanto dal ferro presente in modeste quantità, così come abbiamo sempre creduto, ma dal nitrato che lavora in sinergia con la vitamina B9. Il consumo di spinaci è quindi decisamente consigliato per beneficiare della loro azione mineralizzante, vitaminizzante e tonificante. Oltre a questo, gli spinaci aumentano la concentrazione, sono depurativi e lassativi. Meglio consumarli crudi e rigorosamente biologici e freschi per ridurre la quantità di nitrati, fertilizzanti che sono usati durante la coltivazione tradizionale e che si accumulano sulle foglie.

    Le noci, ottime per il recupero muscolare

    Le noci sono un’eccellente fonte di energia e contengono minerali, vitamine e antiossidanti che rendono questo alimento indispensabile per la salute. Sono ricche di acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico, l’acido alfa-linoleico e l’acido arachidonico, quindi sono indispensabili per nutrire l’apparato muscolare e per prevenire le malattie cardiovascolari. Nelle noci sono presenti anche zinco, potassio, magnesio, ferro, manganese, selenio, vitamina E, vitamine del gruppo B, fibre e proteine. Dopo un allenamento le noci favoriscono il recupero muscolare. È una buona abitudine consumarle regolarmente ma occorre fare attenzione alle quantità perché le noci sono molto caloriche.

    La mela, contro l'indebolimento muscolare

    La mela è ricca di pectina che aiuta a perdere peso, favorendo il senso di sazietà. Da studi effettuati dall’University of Iowa (USA), alcune sostanze presenti nella buccia della mela contrastano l’indebolimento muscolare negli anziani, prevengono l’atrofia muscolare, quindi la perdita di massa, facilitandone l’incremento. Fra queste sostanze c’è l’acido ursolico, contenuto nella buccia. Le mele, soprattutto quelle rosse, contengono un antiossidante, il piruvato, necessario per la tonificazione muscolare, per ridurre il grasso corporeo e accrescere la massa magra. Inoltre il corpo si ricarica di energia. Mangiare due mele al giorno permette di assorbire meno grassi e di attivare il metabolismo.

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  • I muscoli possono essere sottoposti a stress o sovraccaricati di lavoro, magari per un esagerato sforzo fisico oppure si possono avere problemi in seguito ad un movimento sbagliato. In ogni caso la natura, con i suoi rimedi, può essere d’aiuto al muscolo per decontrarsi, rilassarsi o rinforzarsi.

    Molto diffuso e conosciuto l’uso dell’arnica contro i traumi muscolari, per la sua azione antinfiammatoria. Quindi è utilizzata nei casi di distorsioni, strappi, stiramenti, dolori muscolari.

    La melissa, invece, è un efficace rilassante muscolare.

    Per distendere la muscolatura si può utilizzare l’olio essenziale di ginepro, indicato anche come anabolizzante. Un altro anabolizzante naturale è la spirulina, un’alga che cresce spontaneamente nei laghi salati. Entrambi sono ricchi di aminoacidi, quindi sono consigliati per lo sviluppo della massa muscolare.

    L’equiseto è molto efficace nel risolvere i problemi muscolari. Agendo direttamente sui reni, libera l’organismo dai liquidi in eccesso. Per gli stiramenti muscolari, può essere assunto sotto forma di tintura madre.

    Assumere regolarmente magnesio, calcio, potassio e vitamina C permette ai muscoli di essere meno contratti.

    Curiamo l’alimentazione per nutrire i muscoli

    Tra gli alimenti benefici per la muscolatura c’è sicuramente il pesce, perché ricco di proteine, utili per nutrire la massa muscolare, e ricco di Omega3 così come i semi oleosi.

    La quinoa, tra l’altro priva di glutine, è ricca di proteine vegetali. Assicura un buon apporto di carboidrati ed è ricca di ferro e di potassio, utile per debellare i crampi muscolari,

    Un altro alimento che nutre i muscoli è luovoLe uova contengono la leucina, un aminoacido che aiuta a migliorare la performance sportiva.

    Un valido ed efficace antinfiammatorio è la curcuma. Si può assumere sotto forma di estratto secco.

    Altri validi aiuti da non sottovalutare

    Fra gli aiuti che possiamo dare ai nostri muscoli c’è anche la termoterapia, quindi l’utilizzo del calore per alleviare tensioni o dolori muscolari. Il calore fa da vasodilatatore e aumenta, così, l’afflusso di sangue nella zona interessata, migliorando, nel contempo, l’ossigenazione dei tessuti.

    Un altro valido rimedio per i problemi muscolari è lo Yoga. Attraverso posture specifiche e respirazioni mirate, si giunge naturalmente a sciogliere le tensioni muscolare, ossigenare i tessuti muscolari e rilasciare le contratture. Inoltre, imparando a sviluppare una postura corretta, lo Yoga aiuta a prevenire dolori e tensioni muscolari.

simona vignali

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  • Stiramento muscolare
  • Contrattura muscolare
  • Strappo muscolare
  • Distrofia muscolare
  • Infiammazione muscoli
  • Crampo muscolare
  • Emicrania muscolo tensiva
  • Atrofia muscolare
  • Ipertrofia muscolare
  • Stiramento muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    •  

      Cos'è lo stiramento muscolare

      Lo stiramento muscolare o elongazione muscolare, è una lesione di un muscolo causata dall'eccessivo allungamento delle fibre muscolari.

      Accade anche in caso di sport

      E' un trauma muscolare di media gravità, frequente soprattutto in ambito sportivo. Può verificarsi in tutti i muscoli, ma principalmente come stiramento muscolare della schiena, stiramento muscolare del polpaccio, stiramento muscolare della coscia, stiramento muscolare della spalla.

    • Cause dello stiramento muscolare

      Lo stiramento muscolare è frequente in ambito sportivo e le cause sono diverse:

      • mancanza di riscaldamento generale;
      • preparazione fisica non idonea allo sforzo da compiere;
      • movimenti violenti e bruschi;
      • problemi posturali, articolari e muscolari;
      • recupero insufficiente dopo uno sforzo atletico;
      • condizioni climatiche e ambientali non favorevoli;
      • microtraumi ripetuti;
      • tempi di recupero affrettati dopo un infortunio;
      • abbigliamento e calzature non adeguate.


    • Sintomi dello stiramento muscolare

      I sintomi dello stiramento muscolare sono immediato dolore, che si manifesta in modo acuto e localizzato, seguito da spasmi muscolari. Generalmente il dolore non è molto forte, permettendo di proseguire l'attività. Se non viene trattato prontamente, lo stiramento può diventare uno strappo muscolare, per cui è meglio interrompere il movimento e riposare la parte dolente.

  • Contrattura muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la contrattura muscolare

      La contrattura è un aumento involontario e duraturo del tono muscolare, può durare tra i 3 e i 7 giorni e può prodursi durante o dopo un'attività fisica.

      Frequente ma non da sottovalutare

      Tra gli infortuni che possono colpire un muscolo è quello meno grave e il più semplice da curare, ma non per questo da sottovalutare. A volte, infatti, una contrattura può essere antalgica, essere, cioè, uno di quegli allarmi che il corpo usa per avvertirci di qualcosa che non va; nello specifico la contrattura potrebbe prodursi per proteggere il muscolo da piccole lesioni che lo interessano.

      Muscolo rigido e contratto

      In genere, comunque, nelle contratture le fibre sono sane e ci accorgiamo di averla quando, facendo un allungamento, abbiamo la sensazione che il muscolo si opponga contraendosi. Anche toccando il muscolo possiamo avvertire la presenza della contrattura, poiché sentiamo dolore e notiamo l'ipertonia ( aumento del tono ) delle fibre muscolari.

    • Cause della contrattura muscolare

      Le contratture non sono solo appannaggio degli sportivi. Anche chi non pratica sport ne può soffrire. Spesso le gestanti possono imbattersi in una contrattura lombare o addominale per via del peso del bambino o per colpa di una postura mantenuta scorrettamente. Le contratture insorgono quando il muscolo è affaticato o troppo sollecitato, perché è una forma di difesa.

      Le cause scatenanti la contrattura 

      • Un inadeguato riscaldamento generale;
      • Una scarsa preparazione fisica;
      • Movimenti bruschi e sollecitazioni eccessive;
      • Problemi articolari;
      • Problemi posturali e muscolari;
      • Mancanza di coordinazione;
      • Condizioni climatiche avverse durante l’attività sportiva;
      • A volte, malattie infettive (ad esempio il tetano), intossicazioni, o malattie a carico del sistema nervoso centrale (ad esempio la sclerosi multipla);
      • Artrosi;
      • Diabete.
    • Sintomi della contrattura muscolare

      Il sintomo più comune è il dolore, a volte intenso, ma tollerabile. Il muscolo coinvolto è rigido ed ipertonico e lo si può riscontrare al tatto. Questa condizione non permette di compiere dei movimenti completi. Dinanzi ad una contrattura il soggetto percepisce il dolore ma riesce comunque a proseguire nei movimenti. Infatti le fibre muscolari non sono rotte.

      Attenzione alle ricadute

      Spesso, però, continuando a sollecitare il muscolo, il soggetto rischia di imbattersi in un successivo stiramento o, peggio ancora, in uno strappo. Quindi è consigliabile l’assoluto riposo.

       

  • Strappo muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è lo strappo muscolare

      Lo strappo muscolare è una lesione grave di una parte rilevante delle fibre muscolari ( oltre il 50% del tessuto presenta una rottura).
      Tra gli infortuni che possono colpire un muscolo, lo strappo è sicuramente quello più grave.

      Quali muscoli si strappano

      Tutti i muscoli del corpo possono subire uno strappo, ma alcuni sono più colpiti da questo tipo d'infortunio; nelle persone che fanno attività sportiva, ad esempio, quelli della coscia ( quadricipite, adduttori e flessori ) e della gamba ( tricipite surale ) si strappano più frequentemente, mentre è più raro che si strappino quelli dell'addome e della schiena.

       

    • Cause dello strappo muscolare

      Lo strappo muscolare è generalmente causato da una forte sollecitazione del muscolo ( contrazioni e scatti improvvisi ), per questo gli atleti di discipline nelle quali sono richiesti sforzi muscolari di tipo esplosivo (calcio, rugby, baseball, gare di salto, di sprint e di sollevamento pesi ) lo subiscono spesso.

      Condizioni per subire uno strappo

      Un muscolo ben allenato, comunque, che lavora nelle giuste condizioni, difficilmente subisce uno strappo: un allenamento adeguato ed un adeguato riscaldamento, prima di iniziare qualsiasi attività fisica, sono valide precauzioni per prevenire gli infortuni. Bisogna considerare, inoltre, che anche una temperatura troppo bassa, un elevato tasso di umidità e un muscolo troppo affaticato aumentano il rischio di incorrere in uno strappo.

    • Sintomi dello strappo muscolare

      Il primo sintomo è il dolore più o meno acuto, secondo il numero di fibre muscolari interessate. Se il trauma è grave, il soggetto non riesce a muovere la parte coinvolta e il muscolo si mostra rigido e contratto. Alla palpazione si può avvertire un rigonfiamento.

      Diversi livelli di strappi

      In base all’entità del danno le lesioni sono di I, II o III grado. Nelle lesioni di I grado si avverte un leggero fastidio durante il movimento che non è comunque limitato. Le lesioni di II e III grado sono accompagnate da edema e gonfiore locale; il movimento è limitato e il dolore intenso. Negli strappi lievi il sangue rimane nel muscolo, nelle lesioni più gravi ci può essere la rottura dei capillari e quindi uno stravaso ematico, che comparirà circa 24 ore dopo il trauma. Il sangue va verso la superficie e si manifesta un ematoma al di sotto della zona colpita.

      Di conseguenza, come forma di difesa, può insorgere una contrattura muscolare, come se l’organismo volesse mettere a riposo quella parte per un rapido recupero.

       

  • Distrofia muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la distrofia muscolare

      La distrofia muscolare è una grave malattia genetica che attacca il sistema neuromuscolare ( nervi motori che stimolano il movimento del muscolo ) in maniera degenerativa, provocando una progressiva atrofia della muscolatura scheletrica (continua riduzione della massa del tessuto dei muscoli collegati alle ossa).

      Divrsi tipi di distrofia

      Esiste un gruppo di gravi malattie neuromuscolari raccolto sotto il nome di distrofia muscolare, tra le quali le più diffuse sono quella di Duchenne e quella di Becker; c'è da dire, inoltre, che questo tipo di malattia, nelle sue svariate forme, si sviluppa e decorre in maniera differente da individuo a individuo. In Italia circa l'1% della popolazione è affetta da malattie neuromuscolari.

    • Cause della distrofia muscolare

      La distrofia muscolare è una malattia di origine genetica, che colpisce soprattutto i maschi. È dovuta all’assenza della distrofina, una proteina che serve da collante fra le cellule muscolari, per alterazione di un gene.

      Tipi di distrofia

      La più diffusa è la distrofia di Duchenne che colpisce soprattutto i bambini ed è ereditaria. Un’altra variante è la distrofia di Becker, meno grave della prima perché in questo caso la distrofina è ridotta ma non assente. Inoltre il decorso della malattia è più lento.

      Più rara è la distrofia muscolare che colpisce l’adulto.

    • Sintomi della distrofia muscolare

      In linea generale i sintomi più frequenti sono:

      • Stanchezza continua;
      • Difficoltà di movimento nelle attività quotidiane;
      • Tendenza a protendere la pancia;
      • Andatura vacillante;
      • Rigidità muscolare;
      • Lordosi;
      • Scoliosi, che aumenta con il progredire della malattia e può condurre a difficoltà respiratorie.

      Sintomi specifici nel bambino

      I sintomi presenti nel bambino non sono tanto diversi e comprendono:

      • Perdita di equilibrio e mancanza di coordinamento;
      • Debolezza muscolare con difficoltà di deambulazione;
      • Ritardo nello sviluppo della deambulazione;
      • Frequenti cadute e difficoltà a rialzarsi;
      • Stanchezza;
      • Disturbi cognitivi;
      • Problemi respiratori;
      • Indebolimento del muscolo cardiaco con conseguenti aritmie.

      I bambini affetti da distrofia grave, verso i 10-12 anni sono costretti in sedia a rotelle e la loro prospettiva di vita, a causa dell’insorgenza di altre malattie, dovuto al progressivo indebolimento, non supera i 20 anni.

  • Infiammazione muscoli

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'infiammazione dei muscoli

      L'infiammazione muscolare è una affezione (stato morboso) del muscolo. 

    • Cause dell'infiammazione dei muscoli

      I sintomi che avvertono della sua presenza sono gli stessi tipici dell'influenza come mal di testa, debolezza, febbre, dolori articolari, ecc. Tali sintomi possono presentarsi senza preavviso di buon mattino provocando difficoltà motorie. Ai sintomi seguono i dolori, e lo stato infiammatorio che può determinarsi colpisce particolarmente i muscoli delle ossa lunghe degli arti, ma anche altri muscoli possono essere colpiti.

    • Sintomi dell'infiammazione dei muscoli


      I sintomi più comuni dell’infiammazione dei muscoli sono:
      • mialgia o dolore muscolare;
      • indolenzimento dei muscoli;
      • astenia o debolezza muscolare.
      A questi sintomi comuni se ne associano altri in base al tipo di infiammazione e di muscolo coinvolto. Quindi possono essere presenti:
      • febbre; tosse; mal di gola e arrossamento cutaneo se l’infiammazione muscolare è di origine infettiva;
      • crampi, se è dovuta a farmaci;
      • sclerodermia e rash cutaneo, se interessa la sfera cutanea, ecc



  • Crampo muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il crampo muscolare

      Il crampo è un dolore improvviso e forte causato dalla contrazione involontaria di uno o più muscoli. Clinicamente il crampo viene definito come uno spasmo, una contrazione involontaria, violenta ed improvvisa della muscolatura striata e volontaria.

      Quando si presentano i crampi

      I crampi possono colpire uno o più muscoli delle gambe durante qualunque momento, ma si manifestano più spesso nelle ore notturne, fenomeno questo che può colpire chiunque ma diventa più frequente con l'avanzare dell'età.

    • Cause del crampo muscolare

      Non è perfettamente chiaro perché un muscolo subisca un crampo, o almeno non c'è un'unica causa, ma più fattori predisporrebbero il muscolo alla contrazione involontaria. Tra questi fattori, un' attività fisica intensa e prolungata, svolta in un ambiente caldo umido, favorisce l'insorgere del crampo, ancor di più se il muscolo non è molto allenato e non si è ben acclimatato.

    • Sintomi del crampo muscolare

      Il crampo si manifesta con un dolore più o meno intenso che immobilizza la parte colpita. Si avrà una contrazione improvvisa del muscolo. soprattutto agli arti inferiori. Infatti il crampo colpisce soprattutto il piede, il polpaccio e la coscia. Il muscolo, coinvolto nel crampo, è duro alla palpazione ma non presenta gonfiore o ecchimosi.

      Diversi tipi di crampi

      In alcuni casi, si possono avere crampi alle braccia o ai muscoli addominali (ad esempio durante le mestruazioni). Se il crampo è a livello del petto e delle braccia, si può sospettare un problema cardiaco. Meglio rivolgersi ad un medico.

       

  • Emicrania muscolo tensiva

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'emicrania muscolo tensiva

      L'emicrania o cefalea muscolo tensiva è una forma di disturbo doloroso della testa che può manifestarsi lievemente o anche più fastidiosamente, e interessa l'area che va dalla nuca all'intera testa.

      La maggior parte dei mal di testa sono muscolo-tensivi

      Del 5% delle persone che soffrono quotidianamente di emicrania, comunemente detta mal di testa, quasi il 70% è affetto da cefalea muscolo-tensiva, che può essere occasionale e quindi presentarsi di tanto in tanto, ma anche cronica e quindi continuativa.

    • Cause dell'emicrania muscolo tensiva

      Il processo che fa insorgere questo disturbo, dal punto di vista medico, non è chiaro; si ritiene, comunque, che l'emicrania sia il risultato di più cause: le contrazioni dei muscoli della nuca che attivano i recettori del dolore, le contrazioni dei muscoli della masticazione causate dal bruxismo notturno (far stridere i denti mentre si dorme) ed anche infezioni da febbre e stress.

    • Sintomi dell'emicrania muscolo tensiva

      Da studi condotti è stato dimostrato che questo disturbo colpisce soprattutto le donne.

      Tra i sintomi ricorrenti troviamo:

      • Dolore più o meno intenso (che varia da persona a persona e da un attacco all’altro);
      • Sensazione di pressione sulla fronte oppure sui lati o sul retro della testa;
      • Dolore nelle zone del cuoio capelluto, del collo e dei muscoli delle spalle;
      • Possibili dolori agli occhi;
      • Disturbi visivi;
      • Fotofobia e fonofobia (sensibilità eccessiva alla luce e ai suoni);
      • Nausea;
      • Vomito;
      • Intorpidimento in un lato del corpo;
      • Perdita di appetito;
      • A volte, difficoltà di linguaggio.
  • Atrofia muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'atrofia muscolare

      L'atrofia muscolare è una riduzione della massa del muscolo che provoca una perdita parziale o totale delle capacità di funzionamento dello stesso. In presenza di atrofia muscolare il primo segnale della malattia è la debolezza, in quanto, diminuendo la massa del muscolo, diminuisce la forza che può essere prodotta.

      Conseguenza di altre malattie

      L'atrofia muscolare generalizzata costituisce una possibile complicanza o comorbidità (presenza di due o più disturbi di origine diversa) di diverse patologie, quali i tumori maligni, l'AIDS, lo scompenso cardiaco congestizio (insufficienza cardiaca), la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), l'insufficienza renale cronica in stadio avanzato e le ustioni gravi; in tutti questi casi, essa può rientrare in un quadro di cachessia (condizione di grave deperimento con ipercatabolismo), generalmente associato a prognosi infausta.

    • Cause dell'atrofia muscolare

      La diminuzione del tessuto muscolare può determinarsi in due modi: nel primo caso si parla di atrofia da disuso ( non uso ) che si ha per mancanza di attività fisica ( persone che conducono una vita molto sedentaria o costrette all'inattività da problematiche fisiche ), nel secondo caso, il più grave, si parla di atrofia neurogena ( origine nel sistema nervoso ) che si ha in seguito ad un infortunio o ad una patologia nervosa.

      Come comportarsi

      Nel primo caso, con una dieta adeguata ed un adeguato allenamento fisico, si riesce ad indurre il muscolo ad una ripresa delle funzioni. Nel secondo caso le cose si complicano poiché la causa ha un origine più profonda e sono svariate le malattie che colpiscono i nervi che gestiscono i muscoli; tra queste: la sclerosi laterale amiotrofica ( SLA o Morbo di Lou Gehrig ), la sindrome di Guillain-Barré, la poliomielite.

    • Sintomi dell'atrofia muscolare

      Esistono quattro forme di questa malattia. 

      Nella malattia di tipo I i sintomi si riscontrano già nei primi mesi di vita. I muscoli respiratori sono deboli e il bimbo non riesce a progredire a livello fisico e motorio. Subentrano problemi di deglutizione e di alimentazione.

      Nel tipo II i sintomi appaiono prima dei due anni. Il bimbo può stare seduto ma non riesce a mettersi in questa postura da solo. È supportato da tutori per rimanere in posizione eretta. Si riscontrano anche difficoltà respiratorie.

      Nella malattia di tipo III i sintomi si rilevano fra i 18 mesi e l’adolescenza. Il soggetto sta da solo in posizione eretta, cammina, ma ha difficoltà ad alzarsi se parte da una posizione seduta o piegata.

      Nel tipo IV i sintomi si individuano dopo i 35 anni. La malattia è progressiva e si manifesta con indebolimento muscolare, disfunzioni cardiache, paralisi.

       

  • Ipertrofia muscolare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'ipertrofia muscolare

      L' ipertrofia muscolare è l' aumento del volume delle fibre contrattili e di conseguenza della massa muscolare. Quando il muscolo è sottoposto a grandi sforzi subisce delle micro lesioni del tessuto, in particolare quando esegue contrazioni eccentriche (contrazioni che allungano il muscolo), l'organismo provvede a riparare tali lesioni inviando maggiori quantità di proteine e producendo, quindi, nuove miofibrille (strutture cilindriche della fibra muscolare) con un diametro maggiore e sarcomeri (unità strutturale delle miofibrille, praticamente la parte più piccola di un muscolo).

      Il muscolo si ingrossa

      Avviene, con questo modo di proteggersi, che la sezione trasversale della fibra aumenti, permettendo, così, di distribuire lo sforzo su una superficie più ampia, in questo modo il carico che il muscolo deve sostenere rimane invariato su ogni punto del tessuto muscolare. Inoltre, le riserve di ATP, CP e glicogeno vengono aumentate favorendo sforzi intensi di breve durata ( quelli dell'attività anaerobica ) e la sintesi del DNA viene accelerata, così da produrre nuove cellule del tessuto connettivo di tendini e legamenti, per preparare e difendere il muscolo in caso di sforzi più elevati.

    • Cause dell'ipertrofia muscolare

      L’ipertrofia del muscolo può essere volontariamente ricercata come nel caso di chi fa body building, il cui scopo è l’ingrossamento muscolare. In ogni caso l’ipertrofia si distingue in ipertrofia muscolare transitoria e cronica.

      Nell’ipertrofia muscolare transitoria si avrà un accumulo di fluidi a livello muscolare a causa del deterioramento delle miofibrille e del tessuto connettivo perimuscolare oltre a ritenzione idrica.

      Nell’ipertrofia muscolare cronica si rileverà una ipertrofia, quindi un ingrossamento e un aumento del numero delle cellule muscolari per via dello stimolo ormonale e dell’incremento nell’apporto e ritenzione di ossigeno e nutrienti.

      Le cause sono da imputare a:

      • Allenamento fisico;
      • Maggior apporto di proteine nell’alimentazione;
      • Apporto di integratori;
      • Assunzione di ormoni;
      • Cause genetiche;
      • Età (durante l’adolescenza avviene un notevole sviluppo muscolare mentre dopo i 40 anni la massa muscolare diminuisce).

       

    • Sintomi dell'ipertrofia muscolare

      Nell’ipertrofia muscolare cronica si nota un aumento della massa muscolare e, di conseguenza, della forza muscolare.

      Nell’ipertrofia muscolare transitoria si può rilevare edema e ritenzione idrica.

      Altri sintomi possono essere:

      • Piccoli traumi muscolari;
      • Affaticamento e stress sulle fibre muscolari;
      • Infiammazioni per l’utilizzo di ormoni.
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