Il midollo osseo e Rimedi Naturali

Secondo la Naturopatia, quali sono i rimedi naturali, le cure naturali e lo stile di vita più sano per il midollo osseo? Leggi tutte le informazioni raccolte in questa sezione a cura di Simona Vignali, Naturopata, sul midollo osseo, e i relativi disturbi come come leucemia, aplasia midollare, mieloma multiplo e compressione midollare, secondo la visione della Naturopatia.

  • Descrizione
  • Naturopatia
  • Psicosomatica
  • Sintomi
  • Rimedi Naturali
  • Alimenti
  • Approfondimento
  • Il midollo e i rimedi nautrali in Naturopatia

    Midollo osseoposizione midollo osseoFisiologia delle ossa

    Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova dentro la parte cava delle ossa. Nell'uomo adulto è la sede principale del processo detto emopoiesi, la formazione  delle cellule del sangue. Il midollo costituisce il 4% del peso corporeo totale, cioè circa 2,6 kg totali negli adulti.

  • Visione naturopatica del midollo osseo

    I disturbi del midollo sono suscettibili a numerosi fattori  di rischio. In particolare lo sviluppo delle leucemie può essere influenzato dall'esposizione a radiazioni ionizzanti, da certe sostanze chimiche come il benzene, la formaldeide, il fumo di sigaretta, da alcuni farmaci utilizzati nella cura di altri tumori.

  • Interpretazione psicosomatica del midollo osseo

    I disturbi del midollo si manifestano in persone tendenzialmente tristi che non amano la vita perché non ne sopportano il peso e la fatica.

  • Sintomi dei disturbi del midollo osseo

    Il disturbo più grave del midollo osseo è la leucemia, un tumore del sangue caratterizzato da una proliferazione incontrollata di globuli bianchi. Le leucemie possono essere acute o croniche. Le leucemie acute, più frequenti in età pediatrica, sono caratterizzate da un rapido aggravamento dei sintomi, mentre in quelle croniche - che si manifestano in genere nell'adulto - le cellule maligne proliferano più lentamente con l'alternarsi di periodi di remissione clinica e periodi di peggioramento.

  • Rimedi naturali per il midollo osseo

    Potenziare il sistema immunitario, tramite l’alimentazione, lo stile di vita e la pulizia dell’intestino, con l’idroterapia del colon. Rimineralizzare l’organismo e metterlo nelle condizioni di assimilare tutti i nutrienti tramite una buona dose di acidi grassi essenziali.

    Anatomia e fisiologia

    Il midollo osseo è un tessuto molle che si trova nella parte cava delle ossa. Produce le cellule del sangue ovvero globuli rossi e globuli bianchi, che sono indispensabili per diverse funzioni vitali. La produzione scarsa di queste cellule è legata a problemi funzionali del midollo osseo. Meglio prevenire questa disfunzione perché è molto grave e richiede un trattamento medico immediato. L’insufficienza produttiva del midollo osseo porta ad anemia e, in casi ancora più gravi, a leucemia o linfoma.

    La prevenzione è un valido aiuto

    La prevenzione è un valido aiuto per evitare le disfunzioni del midollo osseo. Occorre nutrirsi in modo bilanciato, combattere stress e affaticamento, fare una regolare attività fisica e dormire a sufficienza; questo contribuisce a non indebolire il sistema immunitario il cui squilibrio è strettamente legato alla funzionalità del midollo osseo. È indispensabile evitare carenze di vitamina B12, vitamina C, ferro e acido folico, il cui consumo dovrebbe essere quotidiano. Le disfunzioni importanti al midollo osseo vengono curate tempestivamente con trattamenti di chemioterapia, radiazioni, trasfusioni di sangue. A volte si ricorre al trapianto del midollo osseo sano.

    L’anemia: sintomi e cause

    L’anemia, di cui esistono diverse forme, è una malattia del sangue che si caratterizza per la carenza di globuli rossi, indispensabili per il trasporto di ossigeno nei tessuti. Fra i sintomi troviamo pallore, stanchezza, disturbi del sonno, difficoltà respiratorie, nausea, scarsa memoria, estremità fredde, ccc. Le cause sono diverse: carenza di ferro nel sangue, scarso apporto di vitamine o malattie come il cancro. Il naturopata è in grado di prevenire o risolvere questa malattia, consigliando rimedi naturali e fitoterapici, oltre che un’alimentazione ricca di cibi in grado di aiutare a guarire dall’anemia.

    Il fieno greco, fonte di minerali

    Il fieno greco è una fonte di sali minerali tra cui calcio e ferro. Inoltre contiene vitamina A, C e vitamine del gruppo B. Per tale motivo è utile per preservare la funzionalità del midollo osseo e per curare l’anemia da carenza di ferro. Il fieno greco è antisettico, antinfiammatorio, ricostituente, tonico e lenitivo. È ipoglicemizzante e aiuta a mantenere stabili i livelli di colesterolo e trigliceridi. Utilizzato come integratore è un ottimo rimedio per migliorare la vita sotto vari aspetti.

    Addio metalli pesanti grazie alla zeolite

    La zeolite è un minerale, elaborato e attivato in modo da essere innocuo ed efficace una volta introdotto nel corpo umano. Ha la capacità di attrarre tutti i metalli pesanti e le tossine, intrappolandoli nella sua struttura e permettendone l’eliminazione attraverso urina e sudore. La zeolite è una panacea per diversi mali e previene le malattie degenerative. Infatti permette una disintossicazione sistemica. Può essere assunta anche dai soggetti in salute proprio perché priva di controindicazioni al suo uso. Oltre a questo ha una notevole capacità antiossidante. Per questo motivo risulta utile per rinforzare il sistema immunitario e mantenere il sangue pulito, evitando l’insorgenza di gravi patologie.

    L’alga spirulina per i sali minerali e le vitamine

    L’alga spirulina è una ricca fonte di vitamine e sali minerali. Contiene betacarotene, vitamine del gruppo B, vitamina D che, tra l’altro, protegge il sistema immunitario, vitamina E, antiossidante e immunostimolante e la vitamina K. I quantitativi vitaminici equivalgono a quelli presenti in carne e latte. Inoltre è presente il calcio spirulano, noto per l’azione antivirale e anticancro. L’alga spirulina è un valido integratore, utile per rinforzare le difese immunitarie e proteggere il midollo osseo. Ha anche un’azione purificatrice, in grado di eliminare le tossine e ripulire il colon.

    L’ortica, depurativa e dietetica

    L’ortica è una pianta perenne le cui foglie contengono diversi minerali tra cui ferro, selenio, rame, zolfo, calcio, zinco, silicio, magnesio, fosforo. Sono presenti la vitamina A, alcune vitamine del gruppo B, la vitamina C, la J e la K. L’ortica è depurativa e diuretica. Una delle sue principali proprietà è quella antianemica, grazie alla presenza abbondante di ferro e di clorofilla che favoriscono la produzione di globuli rossi.

    Un modo naturale per ossigenare il sangue

    Oltre a questi rimedi, la respirazione base dello yoga può essere d’aiuto per ristabilire i livelli ematici e favorire la produzione delle cellule del sangue. La respirazione profonda e consapevole stimola l’ossigenazione dell’organismo così da prevenire l’insorgenza di malattie degenerative e mantenere un ottimo stato di salute.

    Rivolgersi alla naturopatia

    Se desideri scoprire quali sono i rimedi migliori e più naturali per mantenere in salute il midollo osseo e prevenire disfunzioni, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina, ti risponderò quanto prima.

  • I migliori alimenti per il midollo osseo

    Il midollo osseo è deputato alla produzione dei globuli rossi e dei globuli bianchi, le cellule del sangue. Quando la funzionalità è compromessa, il rischio è quello di incorrere in un’anemia o, nel peggiore dei casi, in una leucemia o un linfoma.

    L’importanza dell’emoglobina

    L’emoglobina è la parte proteica dei globuli rossi e ha il compito di trasportare l’ossigeno nel sangue. Il bisogno di emoglobina è costante. I nuovi globuli rossi vengono ininterrottamente prodotti dal midollo osseo, sostituendo quelli vecchi che sono distrutti da fegato e milza. Però può capitare, per cause diverse, che ci siano dei livelli bassi di emoglobina.

    Le cause dei livelli bassi di emoglobina

    La causa principale dell’abbassamento dei livelli di emoglobina è soprattutto la carenza di ferro nella dieta, perché questo minerale è fondamentale per la sua produzione. Il ferro garantisce, tra l’altro, il buon funzionamento del midollo osseo. A volte l’organismo non riesce totalmente ad assorbire il ferro come nel caso di celiachia o nel morbo di Crohn. In caso di perdita di sangue si abbassa il livello di emoglobina così come in presenza di malattie specifiche come la talassemia o l’anemia falciforme. A volte può essere dovuto alla diminuzione di produzione dei globuli rossi, evento che accade in caso di malfunzionamento del midollo osseo come nella leucemia o per l’uso di farmaci particolari, ad es. i chemioterapici.

    Quali alimenti evitare: caffè, cioccolato...

    È necessario, quindi, nutrirsi con cibi ricchi di ferro, che favoriscano la produzione di emoglobina e la funzionalità del midollo osseo ed evitare quelli che le inibiscono. Innanzitutto sono da escludere tè e caffè perché ostacolano l’assorbimento del ferro, a causa dell’elevato contenuto di tannini presente in queste bevande. Anche il cioccolato e il vino, ricchi di tannini, ne riducono l’assorbimento. Nel cioccolato l’assorbimento viene ostacolato, nonostante il cacao sia ricco di ferro, perché i tannini si legano al minerale escludendolo, prima che possa essere assorbito dall’intestino. Da evitare anche il latte e i latticini perché ostacolano l’assorbimento per via del contenuto importante di calcio.

    Quali alimenti scegliere: verdura, cereali integrali...

    Meglio optare per i cibi derivanti dalla soia, legumi, semi, frutta essiccata e frutta a guscio. Non devono mancare verdura e frutta di stagione, ricche anche di vitamina C e cereali integrali. La vitamina C aiuta l’assorbimento del ferro; invece per quanto riguarda i cereali integrali, l’unico ostacolo potrebbero essere i fitati presenti, che si trovano anche nei legumi e che impediscono l’assorbimento del ferro. Per eliminare i fitati occorre mettere a bagno a lungo questi alimenti, cambiando l’acqua almeno due volte prima di metterli in cottura.

    L’acido folico, dove trovarlo

    L’acido folico o vitamina B9 è necessario per la produzione dei globuli rossi e per evitare l’anemia. Aumenta i livelli di emoglobina e lo si trova nelle verdure a foglia verde, nei legumi, nei semi, nei broccoli, nel germe di grano, nella frutta secca e nei germogli.

    I germogli di fieno greco, ottimi ricostituenti

    I germogli di fieno greco, consumati regolarmente, aiutano a mantenere elevati i livelli di ferro. Il fieno greco è noto sin dall’antichità per le sue proprietà toniche, ricostituenti e rinvigorenti. Dal punto di vista nutrizionale contiene vitamine A, B e C, fibre, proteine, ferro e calcio. Consumare i germogli, in insalata o nelle verdure, assolutamente a crudo, è meglio piuttosto che la pianta matura, perché il germoglio raccoglie più elementi nutritivi rispetto alla pianta adulta. Inoltre i germogli, essendo ricchi di enzimi, se consumati prima del pasto, stimolano i processi digestivi.

    Affidarsi ai consigli di un esperto

    Se hai la necessità di conoscere in modo più approfondito quali possono essere i rimedi naturali più adeguati al tuo caso, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina per una domanda, o una consulenza di naturopatia on-line oppure in studio. Ti risponderò quanto prima.



  • La curcuma e gli Omega 3

    I ricercatori della UCLA hanno trovato che, attraverso una dieta ricca di alimenti contenenti Omega 3 e curcuma, si riusciva a conservare la capacità di camminare nei ratti affetti da lesioni al midollo spinale. La curcuma è una ricca fonte di minerali tra cui potassio, ferro, calcio, sodio, magnesio; inoltre contiene vitamina C, vitamina B6, fibre, proteine. Il principio attivo è la curcumina che le conferisce proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, depurative, coleretiche e antitumorali. Per quanto riguarda gli Omega 3 sono naturalmente presenti nella frutta oleosa.

    Le lenticchie e i globuli rossi

    Le lenticchie favoriscono la produzione di globuli rossi. Sono ricche di ferro, potassio, fosforo magnesio, calcio e altri minerali. Per quanto riguarda le vitamine, nelle lenticchie sono presenti la vitamina A, le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la E, la K e la J. Inoltre contengono folati e beta-carotene. Abbassano il colesterolo e sono ricche di proteine vegetali e rappresentano, così, una valida alternativa agli alimenti di origine animale che, invece, contengono colesterolo.

    La melassa, energia e ferro

    Un altro alimento ricco di ferro è la melassa, un valido integratore naturale che si ottiene dalla lavorazione della canna da zucchero. Ha un colore molto scuro ed è ricca di carboidrati, risultando molto energetica. Contiene sali minerali utilissimi come il magnesio, il potassio, il calcio e il fosforo. La melassa è anche ricca di ferro, tanto da venire spesso consigliata ai soggetti leggermente anemici. Inoltre contiene diverse vitamine, soprattutto quelle del gruppo B. Non è da sottovalutare la capacità di alcalinizzare l’organismo e di sostenere il sistema nervoso.

simona vignali

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Disturbi comuni del midollo osseo

  • Leucemia
  • Aplasia midollare
  • Mieloma multiplo
  • Compressione midollare
  • Laucemia

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la leucemia

      La leucemia è un termine usato comunemente per indicare il tumore del sangue. Con questa definizione si identifica la proliferazione di cellule tumorali nel midollo osseo; la leucemia colpisce le cellule responsabili della produzione di globuli rossi, piastrine e globuli bianchi.

      A seconda della linea del midollo osseo che viene intaccata, ci sono due diversi tipi di leucemia. Se il clone leucemico - la cellula tumorale impiantata nel midollo - si sviluppa nella linea mieloide (globuli rossi, piastrine, globuli bianchi granulociti e monociti) si parla di leucemia mieloblastica.

    • Cause della leucemia


      Le cause della leucemia non sono ancora note. Per molti soggetti si parla di predisposizione genetica o di cause ambientali come le radiazioni ionizzanti, le sostanze tossiche come il benzene e i derivati, alcuni agenti infettivi. In realtà, purtroppo, non ci sono prove definitive ma solo ipotesi. L’esposizione alle radiazioni ionizzanti può avvenire o attraverso la radioterapia o a causa di incidenti atomici. Alcune radiazioni nocive possono essere presenti negli ambienti di lavoro o in casa e l’esposizione prolungata può causare questa grave patologia. Anche il fumo può portare all’insorgenza di alcune forme di leucemia.

      Cause correlate

      Alcuni farmaci, come quelli chemioterapici e alcune malattie come la sindrome di Down o le sindromi da instabilità cromosomica possono indurre all’insorgenza della patologia. In rari casi la causa è familiare. Un soggetto affetto da leucemia può averla ricevuta da un congiunto affetto dalla stessa malattia.

      Leucemia infantile e inquinamento ambientale

      Alcuni ricercatori inglesi sostengono che la causa della leucemia infantile sia dovuta all’inquinamento ambientale dovuto all’uso di pesticidi e altri prodotti chimici.

    • Sintomi della leucemia

      I sintomi della leucemia possono essere differenti e variare in ciascun paziente, in base al tipo e alla quantità di cellule tumorali e alla gravità della patologia. Molti tipi di leucemia sono asintomatici nella fase iniziale e la malattia può essere causata da patologie concomitanti.

      I sintomi specifici

      Quando i sintomi sono presenti si possono riscontrare: anemia con possibili sintomi associati come pallore, affaticamento, astenia; tendenza alla formazione di ematomi; emorragie, soprattutto dal naso e dalle gengive; facilità alle infezioni come mal di gola o polmonite; ingrossamento e dolenzia dei noduli linfatici, soprattutto quelli delle cavità ascellari e del collo; scarso appetito; perdita di peso; tumefazione alla milza con evidente fastidio nella zona al di sotto dell’arcata costale sinistra; ingrossamento del fegato; emicrania; dolori scheletrici; sudorazioni frequenti, soprattutto di notte durante il sonno.

  • Aplasia midollare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'aplasia midollare

      L’aplasia midollare, conosciuta anche come anemia aplastica, è una patologia del midollo osseo che comporta una riduzione numerica delle cellule del sangue, nota come pancitopenia. In presenza di aplasia midollare si evidenzia un calo del numero di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questa patologia è relativamente rara e colpisce sia uomini che donne. La malattia è supportata dalle terapie tradizionali come le trasfusioni e la terapia antibiotica. Nelle forme più gravi, la guarigione è data dal trapianto del midollo osseo.

    • Cause dell'aplasia midollare

      Le cause dell’aplasia midollare sono diverse e comprendono forme sia ereditarie che acquisite. Tra le cause ereditarie si annovera l’anemia di Fanconi e la discheratosi congenita mentre fra le forme acquisite spesso non è facile riscontrare un fattore scatenante ben definito (anemia aplastica idiopatica).

      Droghe e tossine ambientali

      La causa più comune è legata alle droghe e alle tossine ambientali. Una delle principali tossine ambientali causa della patologia è il benzene, noto solvente organico, utilizzato largamente nella manifattura di esplosivi, tinture e altri prodotti chimici, nonostante se ne riconosca la pericolosità. Un altro solvente organico che può causare l’aplasia midollare è il toluene, in forma di colla.

      Altre cause scatenanti

      Fra le altre cause scatenanti questa patologia si ritrovano molti farmaci come i sulfamidici, il cloramfenicolo, i farmaci usati nell’epilessia o idantonici, i sali d’oro. Anche le radiazioni ionizzanti possono causare la malattia e le infezioni come l’epatite virale, l’HIV, ecc.  Inoltre endocrinopatie, connettiviti e malnutrizione possono far insorgere la patologia.






    • Sintomi dell'aplasia midollare

      Fra i sintomi principali si riscontrano emorragie al naso, alle gengive, alla vie digestive e alla cute, dovute al deficit piastrinico; infezioni frequenti, dovute alla mancanza di globuli bianchi e, a causa dell’anemia, pallore e astenia marcata.

  • Mieloma multiplo

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il mieloma multiplo

      Il mieloma multiplo è un tumore maligno del sangue che colpisce alcune cellule del sistema immunitario, le plasmacellule, apportando danni a vari organi e tessuti. Le plasmacellule, che si trovano prevalentemente nel midollo osseo, hanno la funzione di produrre e liberare anticorpi in caso di infezioni. Alcune volte la loro crescita diviene incontrollata e dà origine al tumore.

    • Cause del mieloma multiplo

      Le cause di questa patologia non sono completamente note. Pare che la possibilità di contrarre il mieloma multiplo sia più probabile nei soggetti esposti a radiazioni ionizzanti o a determinate sostanze chimiche come i derivati del petrolio e altri idrocarburi, l’amianto, i pesticidi, i solventi, ecc. Fra le probabili cause anche fattori genetici familiari, agenti virali e stimolazioni da antigeni.

    • Sintomi del mieloma multiplo

      I sintomi caratteristici del mieloma multiplo includono:
      • dolori ossei, localizzati prevalentemente a livello della schiena, delle coste, delle anche e del cranio. Il dolore può essere anche di tipo nervoso e dare origine alla sciatica, per via della pressione dei nervi da parte delle ossa vertebrali;
      • fratture ossee anche in seguito a traumi lievi;
      • anemia, che può portare ad astenia, debolezza, difficoltà respiratorie;
      • ipercalcemia, dovuta all’infiltrazione delle cellule maligne nelle ossa, provoca nausea, sete eccessiva, scarso appetito, confusione mentale e costipazione;
      • insufficienza renale.
      I soggetti affetti da mieloma multiplo manifestano una minore resistenza alle infezioni come la polmonite.

  • Compressione midollare

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la compressione midollare

      Le compressioni del midollo osseo sono diverse e causano deficit segmentari sensitivo-motori, riflessi alterati e disturbi sfinterici. La compressione può essere dovuta a lesioni al di fuori del midollo spinale, dette extramidollari, o da lesioni all’interno del midollo, dette intramidollari. La compressione si distingue in acuta, subacuta o cronica.

    • Cause della compressione midollare

      Cause della compressione acuta

      La compressione acuta è dovuta a un trauma, per esempio un’ernia discale, una frattura vertebrale da schiacciamento, una dislocazione vertebrale, una sublussazione, tumori metastatici, lesioni ossee gravi o lesioni legamentose che siano in grado di causare ematomi. A volte può essere causata da un ascesso. Si sviluppa nel giro di pochi minuti o poche ore. Alla compressione acuta può conseguire una compressione subacuta e cronica, soprattutto se il fattore scatenante è un tumore o un ascesso.

      Cause della compressione subacuta

      La compressione subacuta progredisce nel giro di giorni o di settimane. E’ causata generalmente da un tumore metastatico extramidollare, da un’ernia discale cervicale o, raramente, toracica, da un ascesso o da un ematoma subdurale o epidurale.

      Cause della compressione cronica

      La compressione cronica è in genere causata da protrusioni ossee all’interno del canale cervicale, dorsale e lombare, soprattutto in presenza di stenosi. La compressione può manifestarsi con più gravità se è presente un’ernia del disco e si sviluppa nel giro di mesi o di anni. Altre cause meno frequenti sono dovute a malformazioni arterovenose, a tumori intramidollari e tumori extramidollari a lenta progressione.


    • Sintomi della compressione midollare

      Una compressione acuta o avanzata comporta deficit segmentari, paraparesi o tetraparesi, disfunzione vescicale e intestinale a causa della perdita di tono degli sfinteri, deficit sensitivi, iperreflessia ovvero accentuazione esagerata dei riflessi tendinei. La compressione subacuta o cronica inizia manifestandosi attraverso un dolore locale dorsale, a volte iperreflessia e mancanza di sensibilità. La perdita di sensibilità può cominciare a livello del sacro. La perdita totale delle funzioni può manifestarsi repentinamente, a causa probabilmente di un infarto secondario del midollo spinale.

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
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