Fascioliasi Rimedi Naturali

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Cos'è la fascioliasi

La fascioliasi è una malattia del fegato dovuta a un’infestazione delle vie biliari da parte di un parassita, la Fasciola hepatica (un verme trematoide piatto largo 8-13 mm e lungo 20-40 mm).

La fascioliasi colpisce frequentemente gli erbivori, soprattutto gli ovini, ma può colpire accidentalmente anche altri mammiferi tra cui l’uomo, come ospite definitivo. Nella fascioliasi le uova del parassita, sparse con le feci dell'erbivoro, contaminano le acque dolci e vengono ospitate in un mollusco, la Limnaea truncatula, che funge da ospite intermedio.

Le uova poi vengono liberate dai molluschi, quindi aderiscono sulle alghe o sull'erba, dove rimangono incistate per lunghi periodi, fino a quando non vengono ingerite dagli erbivori o eccezionalmente dall'uomo.

Cause della fascioliasi

Nella fascioliasi le cause sono dovute all’ingestione di alghe o erba, oppure acqua, contaminate dalle uova del parassita (Fasciola hepatica), o ancora per ingestione di pesci oppure ortaggi irrigati con acqua contaminata. Nella fascioliasi, dopo 48 ore dall’ingestione, le forme larvali (dette cercarie)della Fasciola hepatica si localizzano nel fegato e dopo circa due mesi passano nelle vie biliari. La fascioliasi è una parassitosi diffusa in diverse parti del mondo (Africa, America Centrale e Meridionale, Asia, Europa) soprattutto nelle zone di degrado, dove le misure di igiene alimentare sono scarse.

Sintomi della fascioliasi

La fascioliasi si manifesta con sintomi di varia natura: febbre, dolore al fegato e aumento del suo volume, ostruzione delle vie biliari, anemia, nausea e vomito; in casi gravi, fibrosi epatica e ascite causata da ipertensione portale. Le uova del parassita ingerito passano dal duodeno, all’intestino, al fegato fino alle vie biliari dove raggiungono lo stadio adulto.

Nella fascioliasi i parassiti allo stadio adulto posso migrare anche in sedi diverse dalle vie biliari, per esempio nella cute. Nella fascioliasi, le uova del parassita si possono trovare nel succo duodenale oppure nelle feci dell’ospite.