La tiroide e Rimedi Naturali

Secondo la Naturopatia, quali sono i rimedi naturali, le cure naturali e lo stile di vita più sano per la tiroide? Leggi tutte le informazioni raccolte in questa sezione a cura di Simona Vignali, Naturopata, sulla tiroide, e i relativi disturbi come ipotiroidismo, ipertiroidismo, tumore alla tiroide, noduli alla tiroide, tiroide di Hashimoto, tiroide post-partum, morbo di Basedow, morbo di Plummer, e gozzo plurinodale, secondo la visione della Naturopatia.

  • Descrizione
  • Naturopatia
  • Psicosomatica
  • Sintomi
  • Rimedi Naturali
  • Alimenti
  • Approfondimento
  • La tiroide in Naturopatia

    tiroideposizione tiroideAnatomia della tiroide

    La tiroide è un organo impari, situato nella regione anteriore del collo alla base della gola, composta da due lobi. In un adulto sano ciascun lobo misura circa cinque centimetri, mentre la tiroide raggiunge, nel suo insieme, un peso di circa venti grammi.

    La struttura interna

    La tiroide è una ghiandola follicolare cioè costituita da milioni di follicoli o vescicole all'interno delle quali vengono immagazzinati gli ormoni tiroidei. E’ una ghiandola endocrina che comprende due sistemi: uno che produce gli ormoni tiroidei detti T3 e T4, uno che produce la calcitonina.

  • Visione naturopatica della tiroide

    La tiroide rappresenta la “bilancia emotiva” dell’organismo e si squilibra con le emozioni troppo forti, siano esse positive o negative, e con gli eccessi di stress.  La naturopatia consiglia di non agire subito direttamente sulle ghiandole ormonali con rimedi naturali, ma prima sul riequilibrio generale del sistema psico-fisico.

  • Interpretazione psicosomatica della tiroide

    Spesso l’ipertiroidismo nasconde la difficoltà di dimostrare qualcosa a qualcuno, o il desiderio di essere amato. La persona che ne soffre chiede troppo a se stessa e anche agli altri, temendo di non essere abbastanza veloce e di trovarsi impossibilitata a portare a termine i suoi obiettivi. Si sente costretta a organizzare la vita di coloro che ama e non si dà il tempo di capire se stessa prima di agire.  

    Se funziona troppo o se funziona poco

    Invece l’ipotiroidismo colpisce la persona che non riesce a percepire e manifestare la propria volontà e non esprime la sua capacità di  autoaffermarsi sul piano personale. Vive una profonda disistima di se stessa. Atteggiamento benefico: perdonare chi, in passato, ha provocato dolore  e portato a credere di non essere all’altezza di fare da sé.

  • Sintomi dei disturbi della tiroide: ipertirioidismo

    La tiroide può essere iper-attiva o ipo-attiva. Quando la ghiandola produce troppi ormoni, il corpo brucia il cibo più veloce­mente del normale, l'appetito aumenta e il peso diminuisce. Si verifica un'iperattività generale, con irrequietezza, ansia, tensione e tachicardia. Gli occhi diventano sporgenti.  

    Ipotiroidismo

    Quando è ipo attiva il metabolismo rallenta, il ritmo dell'attività corporea si abbassa, si acqui­sta peso, si sperimenta  letargia e apatia con tendenza alla depressione. La pelle diventa secca e spessa.

  •  

    I rimedi naturali per la tiroide

    Brevi cenni sulla tiroide

    La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata nel collo, davanti alla laringe e alla trachea e ha il compito di regolare il metabolismo, producendo gli ormoni tiroidei. Inoltre determina il flusso sanguigno che si dirige verso gli organi del corpo, controlla l’attività cardiaca e interviene nel processo di eccitazione nervosa. La produzione di ormoni tiroidei può essere scarsa o eccessiva, dando luogo a ipo e ipertiroidismo. Questa alterazione produttiva è nota come tiroidismo mentre con tiroidite si intende un’infiammazione della ghiandola tiroidea.

    Gli alleati della tiroide

    Sicuramente lo iodio è l’alleato più conosciuto perché ristabilisce la funzionalità della tiroide. Anche una carenza di selenio incide sul benessere della ghiandola tiroidea. Questi due minerali si trovano in determinati alimenti ma possono essere introdotti attraverso integratori naturali e fitoterapici. Le carenze di vitamine e minerali come la B1, il ferro, il sopracitato selenio, lo zinco e il rame si accompagnano sempre all’ipotiroidismo, quindi è necessaria una corretta integrazione. Per stimolare la tiroide in modo naturale esistono diversi rimedi, alcuni dei quali li descriveremo di seguito.

    Fucus Vesiculosus, per favorire la produzione di ormoni

    Il Fucus Vesiculosus è un’alga marina che viene usata per favorire la produzione di ormoni tiroidei all’interno dei trattamenti fitoterapici. Questa alga contiene polifenoli, vitamine tra cui B1, C ed E, tannini, steroli vegetali e diversi minerali come iodio, potassio, bromo, sodio, magnesio e ferro. Lo iodio presente nel Fucus è assorbito dal mare e viene assimilato facilmente dall’organismo. Va a concentrarsi nella ghiandola tiroidea dove è incorporato nei suoi ormoni ovvero nella tiroxina e nella triiodotironina. Questi stimolano il metabolismo basale, riequilibrando il processo di sintesi dei grassi. Il Fucus risulta, quindi, molto utile in caso di ipotiroidismo.

    L’olio essenziale di Melissa contro l'ipertiroidismo

    L’olio essenziale di Melissa è un ottimo trattamento contro l’ipertiroidismo e per i disturbi conseguenti: sudorazione, tachicardia, ipertensione, insonnia, nervosismo, spasmi muscolari. La Melissa contiene acido rosmarinico che pare abbia un ottimo effetto sull’ormone ipofisario stimolante della tiroide. Invece i flavonoidi e i triterpeni presenti svolgono un’azione antistaminica. La Melissa disintossica e riequilibra il sistema immunitario; inoltre ha un’azione ansiolitica e diminuisce le palpitazioni.

    L'efficacia del Licopo (Lycopus)

    Il Licopo è riconosciuto per la sua efficacia nella cura dell’ipertiroidismo, quando i sintomi includono palpitazioni, tremori e dispnea. Da studi effettuati si è riscontrato che gli acidi rosmarinico, ellagico, clorogenico e altri componenti presenti nella pianta fermano i recettori dell’ormone stimolante la tiroide (TSH) e diminuiscono la conversione periferica dell’ormone T4 in T3. Il Licopo viene utilizzato anche nella tiroidite autoimmune.

    Affidarsi ai consigli di un esperto

    Se hai la necessità di conoscere in modo più approfondito quali possono essere i rimedi naturali più adeguati al tuo caso, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina per una domanda, o una consulenza di naturopatia on-line oppure in studio. Ti risponderò quanto prima.











  • Pine: un Fiore di Bach per aiutare la tiroide

    Il Pino Silvestre o Pine è un Fiore di Bach indicato per le patologie tiroidee. Pine è legato alla dignità personale, al valore che sappiamo di avere nel mondo e alla sicurezza che mostriamo agli altri nel difendere il nostro valore. Quando non c’è armonia siamo alla mercé degli altri; ci si sente poco rispettabili, colpevoli, non accettati, per motivi reconditi che fatichiamo a comprendere. I problemi alla tiroide, nella psicosomatica, indicano la difficoltà a coordinarsi con le altre persone. Infatti la ghiandola tiroidea ha il compito di coordinare il funzionamento di tutte le cellule vitali dell’organismo, le quali non possono sopravvivere senza l’ormone tiroideo.

    I benefici di Pine

    Pine permette di lavorare sull’autocoscienza, sulla consapevolezza del proprio valore. La persona che necessita Pine ha difficoltà a trovare il proprio spazio nel mondo. Questo Fiore di Bach interagisce efficacemente, facendo sì che l’individuo soddisfi innanzitutto i propri bisogni prima di quelli degli altri. Con l’aiuto di Pine, perdona se stesso, accettandosi e ritrovando l’armonia.

simona vignali

Affidarsi ai consigli di un esperto

Se hai la necessità di conoscere in modo più approfondito quali possono essere i rimedi naturali più adeguati al tuo caso, ti invito a contattarmi dal form di questa pagina per una domanda, o una consulenza di naturopatia on-line oppure in studio. Ti risponderò quanto prima.

Disturbi comuni della tiroide

  • Ipotiroidismo
  • Ipertiroidismo
  • Tumore tiroide
  • Noduli alla tiroide
  • Tiroide di Hashimoto
  • Tiroide post-partum
  • Morbo di Basedow
  • Morbo di Plummer
  • Gozzo plurinodale
  • Ipotiroidismo

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'ipotiroidismo

      L'ipotiroidismo si verifica quando la tiroide non produce abbastanza ormoni. Questo disturbo può presentarsi già nella prima infanzia, ma se si presenta in età adulta può essere chiamato anche morbo di Gull o mixedema per il fatto che un particolare sintomo consiste nella pelle secca - dovuta all'ispessimento del tessuto della pelle e di quelli sottocutanei, causato dall'infiltrazione di una sostanza simile al muco (mixoide).

      Collegamenti con altri organi

      La tiroide svolge una funzione fondamentale per il metabolismo corporeo, quindi il suo malfunzionamento causa dei problemi anche in altri organi e apparati del corpo.

    • Cause dell'ipotiroidismo

      L'ipotiroidismo può svere diverse cause. Se compare già nel periodo infantile può essere cusato della mancanza o sviluppo incompleto della tiroide. Nelle fasi successive può essere dovuto a carenza di iodio nella dieta, perchè lo iodio serve alla tiroide per sisntetizzare gli ormoni tiroidei. Un'altra causa di ipotiroidismo può essere un difetto metabolico durante la produzione degli ormoni tiroidei.

      Le infezioni della tiroide incidono

      L'ipotiroidismo dell'età adulta può essere dovuto inoltre a tiroiditi croniche, atrofizzazione della tiroide, lesione dell'ipofisi - che regola l'ipotalamo che a sua volta trasmette gli stimoli alla tiroide. 

      Chirurgia e farmaci

      Ovviamente la riduzione o rimozione rimozione chirurgica della tiroide provoca l'ipotiroidismo, così come le terapie con farmaci che inibiscono la tiroide.

    • Sintomi dell'ipotiroidismo nell'infanzia

      Se l'ipotiroidismo compare nella prima infanzia, si ha un ritardo nello sviluppo corporeo, intellettivo e degli organi sessuali. Il bambino comincia a camminare e a parlare più tardi rispetto al normale e si presentano sintomi come torpore psichico, apatia e indifferenza verso l'ambiente con poche manifestazioni affettive. L'insieme di tutti questi aspetti viene definito come cretinismo.

      Sintomi in età adulta

      Se l'ipotiroidismo compare in età adulta, si ha il rallentamento delle attività fisiche, psichiche e sessuali. Si hanno sintomi come calo della libido sessuale, poca concentrazione e memoria, disturbi del ciclo mestruale, stipsi, diminuzione della frequenza cardiaca, umore variabile, affaticabilità, sonnolenza, temporanea insensibilità dei muscoli con ritardo nei movimenti, pelle secca, caduta dei capelli, unghie fragili.

  • Ipertiroidismo

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è l'ipertiroidismo

      L'ipertiroidismo è un disturbo che insorge quando la tiroide produce ormoni in eccesso. Questo problema provoca l'alterazione di numerosi processi metabolici ed energetici, di conseguenza influisce sul corretto funzionamento di molti organi del corpo. 

      Chi è più colpito

      Le donne tra i 20 e i 50 anni sono i soggetti più colpiti da questo importante squilibrio ghiandolare. 

    • Cause dell'ipertiroidismo

      L'ipertiroidismo può essere causato da diversi fattori, singoli o concomitanti tra loro. Tra i più significativi 

      - un'eccessiva secrezione dell'ormone tireotropo TSH prodotto dall'ipofisi, che stimola la crescita e l'attività della tiroide, che a sua volta viene stimolata dall'ipotalamo, e tutto questo comporta l'aumento di volume della tiroide e delle sue secrezioni ormonali

      - un nodulo formato sulla tiroide, che aumenta il volume di ormoni prodotti 

      - un adenoma ovvero un tumore benigno che produce di per sè gli ormoni tiroidei

      - un cancro alla tiroide che ne altera i parametri di produzione di ormoni

      - tiroiditi autoiimuni e tiroiditi varie

      - eccessiva assunzione di ormoni tiroidei

    • Sintomi dell'ipertiroidismo

      L'ipertiroidismo si può manifestare con sintomi diversi a seconda della causa, ma di solito è presente un evidente accrescimento di volume della tiroide, detto gozzo, dovuto all'aumento del numero di cellule del tessuto ghiandolare.

      Visto che la tiroide influisce sui processi metabolici, energetici e condiziona gli altri apparati, si possono avere sintomi come dimagrimento, diarrea, febbre costante, aumento di intensità e frequenza del battito cardiaco, tachicardia, pressione arteriosa alta, cute pallida e bagnata di sudore, irritabilità, ansia, nervosismo, insonnia, disturbi sessuali, irrequietezza, aumento della sete e a volte anche diabete mellito causato da una instabilità del livello glicemico.

      L'ipertiroidismo si associa all'esoftalmo, cioè agli occhi sporgenti, quando è causato dal morbo di Basedov e normalmente non dal morbo di Plummer, anche se entrambi i morbi fanno parte delle alterazioni tiroidee che causano l'ipertiroidismo.

  • Tumore alla tiroide

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il tumore alla tiroide

      Un tumore in generale è causato dalla formazione di cellule nuove senza che ci sia stata l'eliminazione di quelle vecchie o danneggiate: in questo modo le cellule si accumulano in una massa di tessuto definito nodulo che può essere benigno o maligno (cancro). Nello specifico, il tumore di una ghiandola viene chiamato adenocarcinoma.

      Diversi tipi di tumore 

      Di solito le cellule della tiroide più colpite dal tumore sono quelle follicolari destinate a produrre la maggior parte degli ormoni tiroidei, anche se esistono casi in cui possono venire colpite le cellule parafollicolari che producono un altro ormone e supportano quelle follicolari che stanno fuori dai follicoli. 

      Tumore asintomatico

      Spesso il tumore alla tiroide all'inizio non dà sintomi perché la sua crescita è molto lenta e poco invasiva, ma quando arriva in una fase molto avanzata si potrebbero avere metastasi in cui vengono coinvolti anche i linfonodi del collo, la laringe, l' esofago e la trachea, con conseguenti problemi a deglutire e respirare.

      Aumento dei casi 

      Il tumore alla tiroide inizia ad essere piuttosto diffuso, ha percentuali di sopravvivenza molto elevate, per la maggior parte dei casi è di tipo benigno e colpisce in prevalenza le donne anche in età giovanile. I noduli benigni non invadono i tessuti vicini, perciò non formano metastasi (cioè formazione di nuovi tumori in altre parti del corpo) e di solito non devono essere eliminati chirurgicamente. 

      Metastasi

      I noduli maligni possono creare metastasi e si possono diffondere nel corpo attraverso il sistema linfatico, il sistema sanguigno, o invadendo i tessuti vicini alla tiroide. Di solito le metastasi riguardano i linfonodi, i polmoni e le ossa.  Il tumore alla tiroide più ricorrente è l'adenomacarcinoma papillare che nasce dalle cellule follicolari, mentre altri tumori sono l'adenomacarcinoma follicolare e il carcinoma anaplastico, che hanno origine dalle cellule follicolari. Invece il carcinoma midollare, più aggressivo, è causato dalle cellule parafollicolari. 

    • Cause del tumore alla tiroide

      Il tumore alla tiroide può essere il risultato di una metastasi di un cancro, originato inizialmente in un'altra parte del corpo, o nel sistema linfatico, o nei tessuti vicini alla tiroide.

      Condizioni favorevoli

      Esistono poi condizioni che facilitano la possibilità di insorgenza del tumore alla tiroide, come nel caso del gozzo o di noduli benigni, l'esposizione alle radiazioni, l'ereditarietà, la scarsa o eccessiva assunzione di iodio, l'età che avanza soprattutto dopo i 45, il sesso femminile.

    • Sintomi del tumore alla tiroide

      Nel caso di tumore alla tiroide, di solito, nello stadio iniziale non si hanno sintomi, ma con l'evolversi del tumore si possono avere gonfiore alla gola e ai linfonodi del collo, voce alterata, fatica a deglutire e respirare, mal di gola e di collo che persistono nel tempo.

  • Noduli alla tiroide

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cosa sono i noduli alla tiroide

      I noduli alla tiroide sono rigonfiamenti ben delimitati e localizzati nella ghiandola tiroidea che viene così alterata nella sua forma. Bisogna precisare che un nodulo è diverso da un gozzo che rappresenta una crescita eccessiva di tutta la ghiandola tiroidea (e può comunque contenere dei noduli) e non una protuberanza in una specifica area come lo è un nodulo.

      Come si formano i noduli

      Un nodulo si forma a causa di un'eccessiva crescita del tessuto tiroideo e può essere a contenuto liquido (ciste), solido o misto. All'interno della tiroide può essere presente un solo nodulo o più noduli (in questo caso si parla di gozzo multinodulare) la cui dimensione può variare da pochi millimetri a diversi centimetri e possono portare iper o ipotiroidismo (o addirittura non provocare nessun sintomo).

      Patologia frequente

      I noduli tiroidei sono molto frequenti e il rischio di essere colpiti da questa patologia cresce con l'avanzare dell'età e nelle donne, soprattutto nelle aree dove è presente una carenza di iodio e molto spesso risultano essere noduli benigni (ad esempio un adenoma), mentre l'eventualità di un nodulo maligno (come il carcinoma tiroideo) è più rara.

    • Cause dei noduli alla tiroide

      Solitamente, nella tiroide si formano noduli quando c'è carenza di iodio o per fattori di ereditarietà.

      Radiazioni e fumo

      Inoltre, il rischio di riscontrare un nodulo maligno aumenta se si viene esposti a grandi quantità di radiazioni (o a trattamenti clinici che interessano soprattutto la testa e collo) e se si fuma.

      Forti emozioni

      Non dimentichiamo che la tiroide viene considerata la "bilancia emotiva" dal punto di vista psicosomatico quindi i forti stress emotivi possono essere una concausa di alterazione dell'equilibrio della tiroide.

    • Sintomi dei noduli alla tiroide

      I sintomi caratteristici dei noduli alla tiroide sono:
      • gonfiore, tumefazione al collo;
      • nervosismo, agitazione;
      • tachicardia;
      • raucedine e tosse causate dalla compressione della faringe;
      • difficoltà nella deglutizione;
      • paralisi delle corde vocali;
      • sudorazione.


  • Tiroidite di Hashimoto

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la tiroidite di Hashimoto

      La tiroidite di Hashimoto è una patologia autoimmune che causa un'ifiammazione della tiroide e colpisce prevalentemente le donne tra i 40 e i 60 anni. E' considerata uno tra i problemi più frequenti alla tiroide. Questa malattia è cronica (dura nel tempo), si evolve in modo molto lento e porta a forme di ipotiroidismo (produzione insufficiente di ormini tiroidei) più o meno gravi.

      Collegamenti con altri organi

      Una disfunzione della tiroide si riflette inevitabilmente sugli altri organi per il fatto che la ghiandola tiroidea svolge un'importante funzione per il metabolismo del corpo, il drenaggio dei liquidi, il ricambio cellulare e l'attività del cervello.

    • Cause della tiroidite di Hashimoto

      La tiroidite di Hashimoto è considerata una malattia autoimmune e sembra causata dal sistema immunitario che produce anticorpi contro la tiroide e questo porta progressivamente alla distruzione del tessuto tiroideo.

      Cause complesse

      In realtà le cause di molti diturbi considerati autoimmuni non sono ancora del tutto note. Sembra che la tiroide sia collegata allo stress emotivo, che potrebbe essere una con-causa dei suoi disturbi manifesti.

    • Sintomi della tiroidite di Hashimoto

      Nella Tiroidite di hashimoto nella fase iniziale i sintomi possono anche non comparire. Nel corso della sua evoluzione si possono avere gozzo di dimensioni medio-piccole (aumento del volume della tiroide), febbre bassa, dolori alle articolazioni, stanchezza, poca concentrazione, mestruazioni alterate, debolezza, tendenza a ingrassare, pelle secca, sensibilità al freddo, irritabilità, calo della memoria, caduta dei capelli.

      Il collo è colpito

      Quando la malattia comincia ad evolversi si ha un'attività della tiroide rallentata e fibrosi della ghiandola tiroidea che può causare compressione all'esofago (si ha difficoltà a deglutire) e al nervo ricorrente della laringe (si ha disfonia, cioè un disturbo della voce).

  • Tiroide post-partum

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è la tiroide post-partum

      E’ una forma di tiroidite silente ed è caratterizzata da un periodo di ipertiroidismo seguito da un altro di ipotiroidismo prima di ristabilire il normale funzionamento della tiroide. Generalmente è un episodio passeggero dalla durata variabile. Alcuni ipotizzano origini della tiroide silente di tipo autoimmune mentre altri suppongono vi siano predisposizioni genetiche o che il disturbo sia legato a fattori infettivi.

       

    • Cause della tiroide post-partum

      La tiroide post-partum ad oggi ha cause ancora sconosciute. Si manifesta solitamente nei primi dodici mesi dopo il parto, in soggetti con normali funzioni tiroidee durante il parto. Dopo aver riscontrato il disturbo, in circa il 10% dei soggetti, colpiti rimane permanente l’ipotiroidismo.

      Associazioni con altri disturbi

      Nelle donne affette da diabete mellito di tipo 1 si riscontra talvolta l’associazione con la tiroide post-partum. Il disturbo è anche associato a depressione post-partum.

       

    • Sintomi della tiroide post-partum

      Ipertiroidismo

      La fase ipertiroidea può essere asintomatica in alcuni casi. In altri invece può dare luogo a palpitazioni, intolleranza al caldo, debolezza e agitazione.

      Ipotiroidismo

      Nella fase ipotiroidea spiccano due sintomi più ricorrenti: calo della memoria e della concentrazione.

       

  • Morbo di Basedow

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il morbo di Basedow

      Il morbo di Basedow (o morbo di Graves, o morbo di Flaiani-Basedow) è una malattia che si presenta quando la tiroide si ingrossa e comincia a produrre una quantità eccessiva di ormoni. Questa crescita provoca una intossicazione da ormoni tiroidei. Questa patologia è anche chiamata "gozzo esoftalmico" perché l'ingrossamento della tiroide è spesso associato ad una sporgenza degli occhi.

    • Cause del morbo di Basedow

      La patologia del morbo di Basedow può essere causata da un tumore benigno alla tiroide (adenoma tiroideo) o può essere una conseguenza dell'attività dell'ipofisi che aumenta la secrezione di ormoni che servono a stimolare la tiroide. Nel caso del morbo di Basedov, il malfunzionamento dell'ipofisi è a sua volta dovuto a un'alterazione dei centri nervosi che regolano le funzioni ipofisarie: per questo motivo questa malattia è considerata di tipo neuroghiandolare.

    • Sintomi del morbo di Basedow

      I primi sintomi a comparire possono essere  ansia, irritabilità, disturbi del sonno, tremori o in alcuni casi anche depressione ed affaticamento mentale. Si può riscontrare anche aritmia, tachicardia oppure debolezza.

      Sintomo caratteristico

      Un sintomo ricorrente di questo disturbo è l’esoftalmo ovvero gli occhi che si spingono all’infuori delle orbite diventando sporgenti.

       

  • Morbo di Plummer

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il morbo di Plummer

      Il morbo di Plummer detto anche disfagia sideropenica, è caratterizzato da membrane esofagee. Sottili membrane o creste, dalla superficie squamosa, che si formano lungo l’esofago.

      Come si scopre il morbo

      Una radiografia effettuata in movimento (cineradiografia) mentre un soggetto deglutisce bario è considerata la strategia migliore per diagnosticare il problema. Questo disturbo sembra colpire maggiormente le donne dai 40 ai 70 anni di età. Si sono riscontrati anche casi in infanzie e adolescenza.

       

    • Cause del morbo di Plummer

      La causa del morbo di Plummer è ad oggi ancora sconosciuta. E’ un disturbo raro, ma è stato  riscontrato che il disturbo insorge in seguito ad una grave carenza di ferro. Anche il meccanismo che tramite l’anemia provoca l’insorgere delle membrane esofagee è sconosciuto.

       

    • Sintomi del morbo di Plummer

      Un sintomo che si riscontra abbastanza frequentemente è la difficoltà nel deglutire i cibi solidi. Gli altri sintomi sono simili al morbo di Basedow quindi irritabilità, ansia, tremori difficoltà nell’addormentarsi. L’ unica differenza è che nel morbo di Plummer vi è assenza di esoftalmo (occhi sporgenti).

  • Gozzo tossico plurinodale

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Cos'è il gozzo tossico plurinodale

      Il gozzo (o struma) tiroideo è il problema più diffuso nel mondo ed è caratterizzato dall'aumento (più o meno visibile) di volume della tiroide, soprattutto a causa dell'assunzione carente di iodio che è la componente principale degli ormoni tiroidei.

      Ingrossamento della tiroide

      L'ingrossamento volumetrico della tiroide è dovuto all'ipofisi (controllata a sua volta dall'ipotalamo) che, nel caso di carenza di iodio nel corpo, rilascia grandi quantità di THS (tirotropina), un ormone che stimola la tiroide con lo scopo di captare lo iodio nel sangue per poi produrre gli ormoni tiroidei. Il gozzo può essere esteso in modo uniforme su tutta la tiroide ed avere un aspetto liscio (gozzo diffuso), oppure presentarsi con uno o più bozzi (solitamente dei noduli benigni) localizzati in un'area della ghiandola tiroidea e in questo caso si parla di gozzo pluri o multinodulare, più frequente negli adolescenti, nelle donne e negli anziani. Il gozzo plurinodale si definisce "non tossico" e la tiroide continua a funzionare normalmente, ma si può anche avere ipotiroidismo (scarsa produzione di ormoni).

      Possibile ipertiroidismo

      Se invece con il passare del tempo uno o più noduli diventano autonomi e indipendenti dal processo di controllo della produzione di ormoni tiroidei da parte di ipofisi e ipotalamo, il gozzo multinodulare può produrre ormoni in eccesso (cioè si ha ipertiroidismo) e in questo caso si parla di gozzo tossico pluri o multinodulare.

    • Le cause del gozzo tossico plurinodale

      Le cause che provocano il gozzo multinodulare possono essere di natura genetica, anomalie durante la formazione del gozzo, problemi nel processo di sintesi degli ormoni tiroidei, carenza di iodio nel corpo.

      Sostanze gozzigene

      I fattori che aumentano il rischio di sviluppare un gozzo multinodulare sono fumo, alcol, radiazioni, età e le sostanze gozzigene (aglio, cipolla, cavolo, soia, spinaci, miglio, ecc e alcuni farmaci) nel caso fosse già presente una carenza iodica.  

    • Sintomi del gozzo tossico plurinodale

      In merito ai sintomi del gozzo è multinodulare, se non è tossico, i sintomi possono anche non essere presenti. L'aumento di volume del gozzo potrebbe dare problemi dovuti a compressioni sulle strutture vicine e portare a difficoltà nella respirazione, nella deglutizione, tosse e disturbi alla voce.

      Iper o ipo

      Nel caso ci fasse ipotiroidismo, saranno presenti i sintomi tipicidi questa disfunzione. Invece, nel caso di gozzo plurinodulare tossico si aggiungono anche i sintomi dell'ipertiroidismo.

    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi
    • Definizione
    • Cause
    • Sintomi

 Scritto da