Morbo di Alzheimer Rimedi Naturali

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Morbo di Alzheimer: i rimedi naturali in Naturopatia. Leggi i consigli di Simona Vignali Naturopata esperto malattia di Alzheimer

Quali sono i rimedi naturali per il morbo di Alzheimer? Sono Simona Vignali, da circa 30 anni Naturopata esperto in salute naturale e rimedi per malattia di Alzheimer: leggi i miei consigli su Alzheimer e rimedi della Naturopatia, scopri la visione psicosomatica, e leggi la descrizione dei sintomi e cause conosciuti oggi per la malattia. Contattami se desideri una consulenza con un esperto di soluzioni naturali per la salute.

Cos'è il morbo di Alzheimer

Il morbo di Alzheimer-Perusini è una malattia che porta alla distruzione delle cellule nervose dette neuroni provocando grossi problemi neurologici, fino ad arrivare alla demenza e alla morte, perché la malattia indebolisce il sistema immunitario e in generale debilita tutto il corpo, quindi è facile essere più soggetti a infezioni.

Questa patologia porta all'atrofia del cervello e lesioni alla corteccia cerebrale, con conseguenze sulle capacità mentali come memoria, pensiero, parola, orientamento, comportamento imprevedibile, ecc.

Il morbo di Alzheimer si riscontra soprattutto in persone con più di 85 anni, ma non è escluso che si possa essere colpiti dalla malattia prima o dopo i 65 anni e anche in giovane età se è presente un fattore genetico. Inoltre, i danni ai neuroni possono iniziare anche 10-20 anni prima della comparsa dei sintomi.

Nel morbo di Alzheimer la causa principale della morte delle cellule nervose è data dalla formazione, all'esterno dei nuclei, di placche amiloidi, cioè depositi della proteina beta-amiloide. Questo processo deriva dalla scissione anomala di una proteina più grossa chiamata APP che svolge svariate funzioni sia nella forma intera che in quella scissa; si formano placche che diventano tossiche, alterano la comunicazione tra i neuroni e li distruggono.

Un'altra causa di morte delle cellule nervose è dovuta a un'alterazione della proteina tau che viene normalmente prodotta dalle cellule: la proteina alterata si accumula nei neuroni formando degli ammassi di fibre aggrovigliate (ammassi neurofibrillari) che soffocano la cellula neurale facendola morire.

La mancanza di memoria e delle funzioni cognitive è data anche dal fatto che le cellule nervose non hanno la possibilità di trasmettere impulsi e quindi mandare informazioni agli altri neuroni, a causa della scarsa presenza di un neurotrasmettitore (acetilcolina) necessario per la comuncicazione.

Quando cominciano a morire molti neuroni, le zone del cervello colpite cominciano a ritirarsi, portando all'atrofia.

Cause del morbo di Alzheimer

Le cause del morbo di Alzheimer non sono ancora chiare, sembra che in alcuni casi il morbo di Alzheimer sia dovuto a fattori genetici.

I fattori che sembrano invece incidere sulla possibilità di ammalarsi, sono per esempio fattori ambientali che possono giocare un ruolo importante, come i traumi alla testa soprattutto dopo i 50 anni, o il contatto con sostanze tossiche come alluminio e idrocarburi, la carenza di alcune sostanze necessarie, ma sicuramente l'età avanzata aumenta ancora di più il rischio di contrarre la malattia. 

Il morbo di Alzheimer in ogni caso insorge in seguito a una complessa catena di eventi che hanno interferito a lungo termine con la funzionalità del cervello, probabilmente per fattori di ordine genetico, ambientale e legati allo stile di vita. Il corredo genetico e lo stile di vita sono molto personali e per prevenire il morbo o rallentare il processo degenerativo del Alzheimer,  è utile valutare le condizioni delle singole persone. Insomma non esiste una cutra codificata uguale per tutti.

Sintomi del morbo di Alzheimer

Nel morbo di ALzheimer solitamente il paziente comincia ad avere problemi di memoria e di comunicazione, esprimendosi con frasi poco comprensibili senza capire ciò che ascolta.

Manifesta una personalità alterata con cambiamenti improvvisi di umore, e sintomi di insonnia, incontinenza, tendenza a camminare senza unameta precisa, aprassia  ovvero incapacità di compiere movimenti volontari per la mancanza di coordinamento dei gesti, afasia ovvero incapacità di comprendere o produrre il linguaggio, agnosia ovvero incapacità di riconoscere cose già note, come per esempio scambiare un bicchiere per un piatto.

I sintomi poi peggiorano man mano che la malattia progredisce e il paziente diventa sempre meno autosufficiente, fino a diventare completamente dipendente dagli altri.