Cosa mangiare per la colite, secondo la naturopatia
La colite è un’infiammazione del colon ed è conosciuta anche come “sindrome del colon irritabile”. Può essere acuta o cronica. In ogni caso i sintomi ricorrenti sono: alternanza di stitichezza e diarrea; crampi addominali che diminuiscono con l’evacuazione o con l’espulsione di gas intestinali; gonfiore; meteorismo; emissione di muco con le feci; stati di ansia, nervosismo e depressione.
Cause della colite
La colite può essere dovuta ad uno squilibrio della flora batterica intestinale, conseguente ad intolleranze alimentari o alimentazione scorretta, o essere causata da stress eccessivo. Ci sono anche coliti infettive, coliti ulcerose, coliti da antibiotici.
No ai cibi infiammatori
Un’alimentazione sana che elimini la colite si basa su alimenti che contengono acqua e che siano altamente digeribili. Bisogna eliminare cibi che favoriscano l’infiammazione intestinale e riequilibrare la flora batterica, magari integrando con dei probiotici. Un intestino carico di scorie e di tossine non fa che aggravare il problema. Occorre ridurre il consumo di grassi saturi e di alimenti industriali. I grassi saturi del latte, ad esempio, peggiorano la colite. Da studi apparsi sull’European Journal of Cancer Prevention e sull’International Journal of Cancer si è documentato che i cibi troppo dolci ed eccessivamente calorici comportano un maggior rischio di incorrere in patologie, spesso gravi, del colon.
Sì allo zenzero
Ci sono cibi particolarmente indicati per eliminare la colite. Fra questi lo zenzero, con proprietà antiossidanti. Ha un’efficacia sui disturbi gastrici, sulla flatulenza, sul meteorismo, aiutando ad eliminare i gas intestinali ed è ottimo per combattere nausea e vomito. Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration, lo ha definito “generally recognized as safe” proprio per le innumerevoli proprietà benefiche e perché agisce in modo specifico sui disturbi legati all’apparato digerente. Lo zenzero è uno spasmolitico intestinale, quindi rilassa e calma l’intestino e si dimostra utile in caso di colite.
La carota
Un’altra alleata dell’intestino è la carota. La carota ha proprietà antiossidanti ed è carminativa, quindi elimina i gas in eccesso. Inoltre è diuretica, lenitiva ed idratante. Può essere mangiata cruda o cotta o grattugiata. La carota è fonte di provitamina A. Inoltre ha un’azione digestiva, antianemica, rinfrescante e regolarizza e pulisce l’intestino e calma il colon irritabile.
La mela
La mela è un ottimo alimento che apporta vitamina C, con azione antiossidante. La mela non favorisce la fermentazione intestinale ed è consigliata in caso di diarrea, gastroenteriti e per combattere il diabete. In caso di colite è uno dei frutti più tollerati. Contiene pectina, una fibra idrosolubile, che ha un’azione benefica sul colon irritabile.
Il miso: alleato del colon
Il miso è prodotto dalla fermentazione della soia gialla. Lo si può trovare con aggiunta di riso o di orzo. Lo si utilizza per condire zuppe, minestre e può sostituire il classico dado. Il miso è ricco di vitamine del gruppo B e sali minerali. È ricco di amminoacidi utilizzabili dall’organismo. La famosa “zuppa di miso” è utile per il colon infiammato.
Acqua e limone
Occorre bere molta acqua, soprattutto se si soffre di stitichezza ma anche, come regola, per idratare l’organismo. Un ottimo rimedio è l’assunzione di acqua e limone. Il limone ha diverse proprietà. Ha un’azione antiossidante, disintossica l’organismo e pulisce l’apparato gastrointestinale. Drena il fegato ed ha un’azione alcalinizzante. Inoltre regolarizza l’intestino.
Eliminare lo zucchero bianco
Lo zucchero bianco, sbiancato con processi chimici, ha “calorie vuote”, quindi è privo di sostanze nutritive. Lo zucchero bianco acidifica il ph dell’organismo ed abbassa le difese immunitarie. Si è riscontrato che è responsabile di diverse patologie tra cui ipercolesterolemia ed aumento dei trigliceridi. Inoltre può essere causa dell’insorgenza di malattie dell’apparato gastrointestinale: acidità, malassorbimento, cattiva digestione fino ad arrivare al morbo di Crohn e alla colite ulcerosa.
Evitare la frutta acida e verdure che fermentano
Per i problemi di colite, meglio evitare la frutta acida come uva, cachi, fichi, castagne, perché aumenterebbe la fermentazione intestinale ed evitare verdure “fermentative” come cavoli, broccoli e cavolini di Bruxelles che producono lo stesso effetto.
Attenzione ai grassi saturi e idrogenati
I grassi saturi come carne rossa, panna, lardo, burro, latte intero, formaggi grassi e i grassi idrogenati o trans come la margarina sono nocivi per la salute dell’apparato intestinale e contribuiscono all’insorgenza di malattie cardiovascolari. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago ha pubblicato uno studio sulla rivista “Nature” in cui si constata che i maggiori responsabili della colite sono proprio i grassi saturi, in particolari quelli del latte vaccino. Possono provocare colite e malattie infiammatorie intestinali.
I legumi sono a rischio
Spesso, in caso di colite, l’assunzione di questi alimenti può portare all’insorgenza di gas intestinali perché sono ricchi di fibre. Si potrebbe optare per porzioni più modeste o per il consumo di un piatto di Hummus, un po’ più tollerabile.
Il caffè e l’alcol
Il caffè è noto per non essere altamente tollerato da chi soffre di colite. L’assunzione della caffeina è spesso accompagnata da crampi e diarrea. Anche l’alcol può influenzare l’intestino in modi differenti ma, spesso, in chi soffre di colite, causa forti dolori addominali e diarrea.
Il consiglio della Naturopatia
In ogni caso se desideri approfondire la tua conscenza della Naturopatia per il benessere personale, puoi contattarmi dal form di questa pagina, ti risponderò quanto prima.